Atto Senato n. 452 – L’emendamento 1.0.1 va urgentemente corretto perché in parte gravemente penalizzante per il personale della Polizia di Stato. Lettera al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia e ai Senatori della Repubblica

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Roma, 03 febbraio 2023

AL SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO
Prefetto Matteo PIANTEDOSI
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto GIANNINI
AI SIGG. SENATORI DELLA REPUBBLICA
Massimiliano ROMEO – Daisy PIROVANO – Paolo TOSATO –
Nicoletta SPELGATTI – Claudio BORGHI – Elena TESTOR –
Marco DREOSTO – Giorgio Maria BERGESIO – Mara BIZZOTTO
– Stefano BORGHESI – Gianluca CANTALAMESSA – Maria
Cristina CANTU’ – Gian Marco CENTINAIO – Massimo
GARAVAGLIA – Antonino GERMANA’ – Roberto MARTI – Tilde
MINASI – Elena MURELLI – Andrea PAGANELLA – Manfredi
POTENTI – Stefania PUCCIARELLI – Erika STEFANI

OGGETTO: Atto Senato n. 452 – L’emendamento 1.0.1 va urgentemente corretto perché in parte gravemente penalizzante per il personale della Polizia di Stato.

Preg.mo Signor Ministro,
presso il Senato della Repubblica è in corso di esame in commissione l’Atto Senato n. 452 concernente la conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.

Ebbene, se all’inizio dell’esame di tale provvedimento eravamo stati informati, e ci eravamo compiaciuti, della presentazione di alcuni emendamenti che avrebbero recepito le nostre istanze tese a garantire lo scorrimento di taluni concorsi al fine di potenziare il ruolo direttivo e il ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, oggi gravemente deficitari, adesso che abbiamo la possibilità, dal sito del Senato della Repubblica, di prendere piena contezza del contenuto di citati emendamenti, ci troviamo costretti a chiedere immediate correzioni.

L’emendamento 1.0.1, difatti, a firma dei Senatori «Romeo, Pirovano, Tosato, Spelgatti, Claudio Borghi, Testor, Dreosto, Bergesio, Bizzotto, Borghesi, Cantalamessa, Cantù, Centinaio, Garavaglia, Germanà, Marti, Minasi, Murelli, Paganella, Potenti, Pucciarelli, Stefani», qui pure in indirizzo, se da una parte prevede, in maniera apprezzabile, lo scorrimento della graduatoria del concorso interno per 436 vice commissari della Polizia di Stato, l’ampliamento dei posti disponibili del concorso interno per 1.141 vice ispettori della Polizia di Stato, nonché una opportuna semplificazione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali della Polizia di Stato, d’altra parte vorrebbe penalizzare fortemente circa 2.000 Ispettori Superiori ai quali peraltro oggi, per le note carenze di organico anche nella carriera dei funzionari, è chiesto un impegno ed una abnegazione sovente oltremodo insopportabili.

In particolare, citato emendamento 1.0.1 vorrebbe che:

la qualifica di sostituto commissario del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato è ulteriormente alimentata mediante integrale scorrimento della graduatoria del concorso interno, per titoli, per 1.000 sostituti commissari, indetto ai sensi del medesimo articolo 2, comma 1, lettera r-quater), del citato decreto legislativo n. 95 del 2017, con decreto del Capo della Polizia-Direttore generale della pubblica sicurezza del 31 dicembre 2020, Supplemento straordinario n. 1/56-bis, limitatamente ai dipendenti ancora in servizio alla data del 1° gennaio 2023, con decorrenza giuridica dal 1° gennaio 2023 e accesso alla denominazione di «coordinatore» dopo sei anni di effettivo servizio nella qualifica, salvo rinuncia entro i trenta giorni successivi al 1° gennaio 2023

quando è oggi già previsto che i circa 2.000 Ispettori Superiori che sarebbero interessati da tale emendamento acquisiranno, per scrutinio, la qualifica di Sostituto Commissario con decorrenza giuridica dal 1° gennaio 2023 (quindi alcun guadagno avrebbero) e acquisiranno la denominazione di “coordinatore” dopo quattro anni di effettivo servizio nella qualifica, ovvero il 1° gennaio 2027 … mentre l’emendamento vorrebbe conferire loro detta denominazione dopo sei anni, ovvero due anni dopo di quanto adesso è normativamente statuito.

Insomma, l’approvazione del citato emendamento 1.0.1 senza le necessarie modifiche alla parte sopra esposta causerebbe una grave e inaccettabile penalizzazione al predetto personale.

Il COISP chiede di apportare al citato emendamento le giuste modifiche volte a garantire al personale sopra citato la medesima decorrenza giuridica dei vincitori del concorso per 1.000 sostituti commissari, vale a dire il 1° gennaio 2021, ed a prevedere per tutti l’accesso alla denominazione di “coordinatore” decorsi quattro anni di effettivo servizio da detta decorrenza giuridica.

Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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