Inaccettabile ritardo nella corresponsione delle prestazioni di lavoro straordinario

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Roma, 24 luglio 2025

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Prefetto Vittorio Pisani

OGGETTO: Inaccettabile ritardo nella corresponsione delle prestazioni di lavoro straordinario.

Egregio Signor Capo della Polizia,
non è più tollerabile la mortificazione che da troppo tempo subiscono le donne e gli uomini della Polizia di Stato: prestazioni di lavoro straordinario imposte per centinaia di ore ogni anno, con un compenso che, oltre ad essere irrisorio, viene liquidato anche dopo due anni.
Un’ora di straordinario – prestata da un Agente di Polizia costantemente esposto a rischio fisico e giuridico – viene oggi retribuita con una cifra netta di poco superiore ai 7 euro. Un valore inferiore rispetto a quello riconosciuto nel resto del pubblico impiego e persino in molti settori privati, anche tra i meno strutturati e specializzati. A rendere ancor più grave la situazione è il fatto che tali compensi vengano corrisposti con ritardi inaccettabili, inconcepibili in uno Stato di diritto.
È inammissibile che un Poliziotto non possa rifiutarsi di effettuare ore di straordinario – spesso in condizioni proibitive e con carichi di lavoro sempre più insostenibili – e sia poi costretto ad attendere anche due anni per ricevere quanto gli è dovuto. Parliamo di servitori dello Stato che sacrificano famiglia, salute, riposo e vita privata per garantire ordine pubblico, sicurezza dei cittadini, tutela dei beni e stabilità delle Istituzioni.
Questo sistema che già in passato abbiamo definito “caporalato di Stato”, rappresenta un vero e proprio sfruttamento legalizzato. Una profonda lesione della dignità professionale del personale di Polizia.
Un meccanismo che si regge unicamente sul senso del dovere di chi, nonostante tutto, continua a offrire un servizio essenziale al Paese, anche quando lo Stato stesso lo tradisce sistematicamente.
Non è più sufficiente constatare, con rammarico, i ritardi. Né è accettabile il metodo adottato nelle più recenti erogazioni economiche, che ha previsto il pagamento di 100 e poi di 150 ore di straordinario arretrato indistintamente, senza considerare le reali quantità di ore maturate da ciascun collega. Ciò ha generato una palese disparità di trattamento: alcuni operatori hanno ricevuto l’intero pagamento fino alla fine del 2024, mentre altri – cui sono stati richiesti sacrifici maggiori, impieghi intensivi e lontananza prolungata dagli affetti – hanno percepito solo una minima parte del dovuto.
Non è più tollerabile che l’Amministrazione ignori il maggiore impegno dei colleghi dei Reparti Mobili, che ogni anno subiscono centinaia di feriti, così come quello degli RPC, delle Squadre Mobili, delle DIGOS e di numerosi altri uffici, tutti coinvolti in servizi straordinari, investigativi e di controllo del territorio.
La gestione inadeguata di questo problema, che si protrae da anni, non può più continuare.
Occorre un segnale chiaro, un’assunzione di responsabilità concreta, e soprattutto un intervento urgente ed efficace.
Le chiediamo pertanto che venga disposto, con la massima urgenza, il pagamento integrale di tutte le ore di straordinario già effettuate dai Poliziotti, e che in futuro tali compensi vengano erogati entro termini certi e ragionevolmente ravvicinati rispetto al loro svolgimento.
Un’Amministrazione che pretende il massimo dai propri operatori ha il dovere morale – prima ancora che istituzionale – di trattarli con rispetto. Non può esistere efficienza né sicurezza senza dignità professionale.
Certi del Suo attento interesse, in attesa di cortese urgente riscontro, porgiamo distinti saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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