Roma, 14 Novembre 2019
“Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non può essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesse istituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente. Pronunciamenti come questo mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”.
Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, commenta la decisione della Cassazione rispetto a uno stralcio del processo ai No Tav che parteciparono alla prima manifestazione del 2011 in Valle di Susa. “Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumità: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano lì perché non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico. Ecco perché è intollerabile che si cerchino scusanti e attenuanti per chi ha partecipato alla manifestazione con il volto coperto, lanciando sassi e bombe carta contro le divise. Voler ricercare nel comportamento delle Forze dell’Ordine in presidio al cantiere dei ‘fatti ingiusti’ che giustificherebbero lo ‘stato d’ira’ dei manifestanti violenti significa mettere noi sul banco degli imputati e classificare i facinorosi come vittime. Né è tollerabile che si possa paventare l’attenuante di azioni compiute sulla scia della ‘suggestione di una folla in tumulto’.
A questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto.
È attraverso casi come questo che si è diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione.
E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”, conclude.
Le Agenzie
TAV: COISP, BASTA GIUSTIFICARE VIOLENTI E CONDANNARE POLIZIA
(ANSA) – TORINO, 14 NOV – “Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non puo’ essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesse istituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente.
Pronunciamenti come questo mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”. Cosi’ Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, commenta la decisione della Cassazione sugli scontri No Tav in Valle di Susa del luglio 2011. “Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumita’: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano li’ perche’ non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico”. Per il segretario generale del Coisp, “a questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto. E’ attraverso casi come questo che si e’ diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione. E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”.(ANSA)
TAV: PIANESE (COISP), ‘BASTA CONDANNARE POLIZIA E GIUSTIFICARE VIOLENTI’
Roma, 14 nov. (Adnkronos) – ”Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non può essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesse istituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente.
Pronunciamenti come questo mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia COISP, commenta la decisione della Cassazione rispetto a uno stralcio del processo ai No Tav che parteciparono alla prima manifestazione del 2011 in Valle di Susa. ”Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumità: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano lì perché non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico.
Ecco perché è intollerabile che si cerchino scusanti e attenuanti per chi ha partecipato alla manifestazione con il volto coperto, lanciando sassi e bombe carta contro le divise”. “Voler ricercare nel comportamento delle Forze dell’Ordine in presidio al cantiere dei ‘fatti ingiusti’ che giustificherebbero lo ‘stato d’ira’ dei manifestanti violenti significa mettere noi sul banco degli imputati e classificare i facinorosi come vittime.
Né è tollerabile – continua Pianese – che si possa paventare l’attenuante di azioni compiute sulla scia della ‘suggestione di una folla in tumulto’. A questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto. È attraverso casi come questo che si è diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione. E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”, conclude. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 14-NOV-19 11:52 NNNN
TAV: PIANESE (COISP), BASTA CRIMINALIZZARE POLIZIA E GIUSTIFICARE VIOLENTI
Roma, 14 nov – (Nova) – “Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non puo’ essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesse istituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente.
Pronunciamenti come questo mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”.
Lo afferma Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, commentando la decisione della Cassazione rispetto a uno stralcio del processo agli esponenti No Tav che parteciparono alla prima manifestazione del 2011 in Valle di Susa.
“Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumita’: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano li’ perche’ non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico. Ecco perche’ e’ intollerabile che si cerchino scusanti e attenuanti per chi ha partecipato alla manifestazione con il volto coperto, lanciando sassi e bombe carta contro le divise.
Voler ricercare nel comportamento delle Forze dell’Ordine in presidio al cantiere dei ‘fatti ingiusti’ che giustificherebbero lo ‘stato d’ira’ dei manifestanti violenti significa mettere noi sul banco degli imputati e classificare i facinorosi come vittime.
Ne’ e’ tollerabile che si possa paventare l’attenuante di azioni compiute sulla scia della ‘suggestione di una folla in tumulto’. A questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto. E’ attraverso casi come questo che si e’ diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione. E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”, conclude. (Com) NNNN
TAV, PIANESE (COISP): BASTA CRIMINALIZZARE POLIZIA
(9Colonne) Roma, 14 nov – “Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non può essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesse istituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente. Pronunciamenti come questo mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”.
Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia COISP, commenta la decisione della Cassazione rispetto a uno stralcio del processo ai No Tav che parteciparono alla prima manifestazione del 2011 in Valle di Susa.
“Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumità: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano lì perché non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico. Ecco perché è intollerabile che si cerchino scusanti e attenuanti per chi ha partecipato alla manifestazione con il volto coperto, lanciando sassi e bombe carta contro le divise. Voler ricercare nel comportamento delle Forze dell’Ordine in presidio al cantiere dei ‘fatti ingiusti’ che giustificherebbero lo ‘stato d’ira’ dei manifestanti violenti significa mettere noi sul banco degli imputati e classificare i facinorosi come vittime. Né è tollerabile che si possa paventare l’attenuante di azioni compiute sulla scia della ‘suggestione di una folla in tumulto’. A questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto. È attraverso casi come questo che si è diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione. E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”, conclude. (red)
Tav: Pianese (Coisp), Basta Criminalizzare Polizia E Giustificare Violenti
(AGENPARL) – gio 14 novembre “Siamo davvero stanchi e indignati: il nostro lavoro non può essere costantemente squalificato e addirittura criminalizzato da quelle stesseistituzioni per le quali ci impegniamo quotidianamente. Pronunciamenti comequesto mettono sul banco degli imputati i poliziotti che fanno il proprio dovere mentre giustificano i violenti”. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, commenta la decisione della Cassazione rispetto a uno stralcio del processo ai No Tav che parteciparono alla prima manifestazione del 2011 in Valle di Susa. “Le attenuati che vengono prospettate per i soggetti imputati – prosegue – sono una vera e propria offesa ai tantissimi colleghi che, in quella manifestazione, hanno dovuto fronteggiare situazioni complesse e difficili mettendo a rischio la propria incolumità: 200 di loro sono stati feriti. Vale la pena ricordare a tutti che quegli agenti non erano lì perché non avevano altro da fare, ma erano stati schierati a tutela di un sito e dell’ordine pubblico. Ecco perché è intollerabile che si cerchino scusanti e attenuanti per chi ha partecipato alla manifestazione con il volto coperto, lanciando sassi e bombe carta contro le divise. Voler ricercare nel comportamento delle Forze dell’Ordine in presidio al cantiere dei ‘fatti ingiusti’ che giustificherebbero lo ‘stato d’ira’ dei manifestanti violenti significa mettere noi sul banco degli imputati e classificare i facinorosi come vittime. Né è tollerabile che si possa paventare l’attenuante di azioni compiute sulla scia della ‘suggestione di una folla in tumulto’. A questo punto tanto vale mettere nero su bianco che chi scende in piazza e attacca gli agenti ha sempre ragione mentre la Polizia ha sempre torto. È attraverso casi come questo che si è diffusa l’idea che assalire uomini e donne in divisa non comporti alcuna ripercussione. E le conseguenze sono, drammaticamente, sotto gli occhi di tutti”, conclude.