Sistema S.P.A.I.D. in blocco, assolutamente necessario rianimarlo

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Roma, 09 maggio 2022

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI DELLA POLIZIA DI STATO

OGGETTO: Sistema S.P.A.I.D. in blocco – È assolutamente necessario rianimarlo.

Il progetto A.F.I.S. (Automatic Fingerprint Identification System), varato nell’ambito dei sistemi biometrici dattiloscopici, permette il riconoscimento delle minuzie presenti nelle impronte digitali, acquisisce e registra i cartellini decadattiloscopici di tutti i soggetti fermati per accertamenti o crimini.
Ora, a seguito dell’entrata in vigore della legge Bossi-Fini e la gestione delle richieste di asilo politico, che prevedono rispettivamente il fotosegnalamento per chi richiede il rilascio del permesso di soggiorno e l’inserimento in Eurotac per l’asilo politico, il numero di ricerche e inserimenti nel sistema A.F.I.S. è andato continuamente aumentando superando largamente 1.500.000 transazioni all’anno.
All’interno di questo sistema attraverso lo S.P.A.I.D. ed il suo software (Sistema Periferico di Acquisizione delle Impronte Digitali per il Ministero dell’Interno) rende possibile interagire con la Banca Dati A.F.I.S., così garantendo una identificazione dattiloscopica certa degli individui attraverso l’acquisizione e il riconoscimento della loro impronta digitale a mezzo di solo due dita che vanno in match con il best set precedentemente acquisito sul cartellino decadattiloscopico.
La portabilità e versatilità dello S.P.A.I.D. (è sufficiente un Pc e un piccolo scanner) ne permette l’utilizzo in qualsiasi luogo dove sia necessario identificare soggetti, acquisendo a livello locale le impronte digitali, la foto, i segni particolari e i dati anagrafici. Poi, tramite opportuni algoritmi, si ha l’estrazione delle caratteristiche dell’impronta, la compressione dei dati e il loro invio criptato al sistema centrale A.F.I.S.. Il procedimento di identificazione restituisce infine il Codice Unico di Identificazione (C.U.I.) della persona posta a controllo e la lista dei precedenti dattiloscopici nel caso in cui la ricerca abbia esito positivo.
Ora, il citato sistema software di acquisizione, ricerca e identificazione, ha permesso in questi anni di procedere a migliaia di identificazioni, riducendo i tempi di attesa dei vari soggetti sottoposti ai controlli di polizia e permettendo una capillarizzazione dei controlli su tutto il territorio nazionale senza costringere le varie Forze di polizia a procedere all’intero procedimento del fotosegnalamento presso i Gabinetti Provinciali di Fotosegnalamento. In breve lo S.P.A.I.D. ed il software di acquisizione permettono la ricerca e identificazione di soggetti già segnalati.
Ebbene, nelle ultime settimane il sistema S.P.A.I.D. pare non essere più funzionante in tutto il territorio nazionale per motivi non ufficialmente noti. Ciò costringe gli operatori di Polizia, in particolare quelli impiegati nel controllo del territorio, a recarsi presso i Gabinetti Provinciali di Polizia Scientifica o nei vari posti di Fotosegnalamento (se presenti nel loro territorio di competenza) per procedere alla identificazione dattiloscopica certa dei soggetti fermati.
Appare evidente la sconveniente di un eventuale abbandono di tale strumento di identificazione, anche in considerazione del numero sempre più ridotto di personale incardinato nei vari Gabinetti Provinciali di Polizia Scientifica.
Si chiede quindi di porre rimedio quanto prima alla suddetta problematica, informando altresì questa O.S. circa i motivi che hanno portato al blocco del sistema S.P.A.I.D..
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

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