COMUNICATO STAMPA DEL 16 NOVEMBRE 2012
Oggetto: Scontri a Palermo, ancora un Poliziotto ferito, il Coisp: “Colleghi sfiancati da un impegno colossale ed anomalo. Bisogna tirare il fiato e cambiare registro.”
“Non è più possibile andare avanti così. La tensione è troppo alta, le proteste troppo diffuse, i colleghi troppo pochi, troppo stanchi, troppo esasperati. In questo stato di cose l’errore è dietro l’angolo e la tragedia anche. C’è bisogno di poter tirare il fiato, e c’è bisogno di cambiare registro e correre ai ripari, prima che il Paese ‘salti per aria’”.
E’ il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo l’ennesima giornata di violenza, di scontri e, immancabilmente, di Poliziotti feriti. A Palermo, infatti, si sono registrati nuovi incidenti, dopo quelli che in questi giorni hanno funestato molte città italiane. E durante gli scontri tra studenti, ragazzi dei centri sociali e Forze dell’Ordine davanti alla presidenza della Regione Siciliana un Agente è rimasto ferito, riportando un grave taglio alla mano dopo essere stato colpito da una grossa pietra.
“Non si parla d’altro ormai che di queste deliranti giornate trascorse a fronteggiare un impegno colossale, anomalo per la sua durata e la sua diffusione, specie considerato che si aggiunge a tutti gli altri compiti di normale competenza dalle Forze dell’Ordine, nonché alle altre emergenze che dobbiamo affrontare in ogni parte del Paese.
Ma la verità è che tutto questo non serve neppure a nulla… perché scatena solo furiose polemiche e dibattiti infiniti sull’andamento e sulla gestione delle manifestazioni, ma praticamente nessuno parla degli argomenti e delle ragioni che i manifestanti vorrebbero far valere. Tutto questo sta facendo molto male e noi Tutori dell’Ordine, e ai cittadini che pacificamente vorrebbero esprimere le proprie idee e proteste. Gli unici che ci sguazzano sono i delinquenti votati alla violenza che avvelenano i cortei, condizionandone lo svolgimento e l’esito, ed esasperano gli animi di tutti. Ma a quanto pare gongolano anche i soliti esperti del giorno dopo, che amano alla follia praticare la caccia al capro espiatorio, e non fanno altro che alimentare gli equivoci che comportano pericolose divergenze tra cittadini e Forze dell’Ordine”.
“E’ necessario ritrovare calma e lucidità – conclude Maccari -. E’ necessario che i cittadini e gli Operatori della Sicurezza si uniscano saldamente dalla stessa parte, lasciando al di là del muro gli ignobili strumentalizzatori di ogni tipo”.
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