Questura di Pisa, persiste la volontà del Questore di violare le norme contrattuali pur di favorire un sindacato.

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Roma, 12 febbraio 2020

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: Questura di Pisa – Persiste la volontà del Questore di violare le norme contrattuali pur di favorire un sindacato.

Preg.mo Direttore,
la presente fa seguito a precorsa corrispondenza tra cui le note del 19.10.2018 e 15.4.2019 indirizzate alla S.V..
Questi, ancora una volta, i fatti:
Il 19 marzo scorso il Questore di Pisa comunicava a tutte le organizzazioni sindacali della provincia che SIULP e CONSAP avevano “avanzato istanza ex art. 6 comma 1 ANQ per avviare le specifiche trattative per la definizione di modifiche o integrazioni all’accordo precedentemente sottoscritto”.
Quindi convocava una riunione per il 29 marzo con il seguente ordine del giorno:
– Art. 3 – Commissioni provinciali;
– Art. 4 – tempi e modalità per l’aggiornamento professionale;
– Art. 5 – commissione mensa e spacci;
– Art. 10 – cambi turno.
COISP, FSP Polizia di Stato-ES-LS, SILP Cgil, SAP e SIAP chiedevano che le trattative venissero svolte a tavoli separati da SIULP e CONSAP. Quando però si sono trovate all’incontro con il Questore, il 29 marzo, dopo che il predetto aveva già incontrato le OO.SS. che avevano chiesto le modifiche dell’accordo, si è verificato qualcosa di assolutamente avvilente per un’Amministrazione che si definisce corretta e imparziale.
Detto Questore, che chiaramente nella riunione con SIULP e CONSAP (o forse anche prima?) aveva appreso quali modifiche all’accordo decentrato venivano chieste e – si scoprirà dopo – le aveva addirittura già condivise espressamente (“vi è convergenza ed intesa”) così impedendosi qualsivoglia possibilità di aderire ad eventuali istanze di senso opposto che avrebbero potuto esprimere il COISP e le altre OO.SS. nella successiva riunione a tavoli separati che le riguardava, si è ben guardato dal rappresentare, nel dettaglio, le parti esatte dell’accordo decentrato di cui era chiesta una modifica ..
limitandosi a chiedere ai rappresentanti di COISP, FSP Polizia di Stato-ES-LS, SILP Cgil, SAP e, SIAP, come se questi fossero dei veggenti e quindi potessero conoscere le modifiche che Questore e SIULP volevano fare agli accordi decentrati, se avessero qualcosa da dire riguardo i generici argomenti posti all’ordine del giorno.
La riunione del 29 marzo u.s., la prima, a tavoli separati, che riguardava il COISP e le altre OO.SS., avrebbe dovuto avere un seguito in altra data, non avendo essa comportato alcuna discussione sui seppur generici punti posti all’ordine del giorno, stante il fatto che i Sindacati avevano immediatamente posto una pregiudiziale riguardo la quale il Questore aveva assicurato un doveroso approfondimento.
Di fatto, però, il seguito alla riunione del 29 marzo non c’è mai stata. Già il giorno stesso il Questore di Pisa fissava l’incontro a tavolo unitario per il lunedì 1° aprile.
Doverosa, a questo punto, la decisione di COISP, FSP Polizia di Stato-ES-LS, SILP Cgil, SAP e SIAP di non partecipare ad una riunione che vedeva l’Amministrazione già chiaramente schierata dalla parte di chi al 31.12.2017 rappresentava il 52% dei Poliziotti pisani ma che al 31.12.2018 ne rappresenta il 40% (la rappresentatività nazionale a tale data veniva certificata il 17.7.2019).
Doverosa la decisione dei predetti Sindacati di non partecipare ad una riunione nell’ambito di relazioni sindacali che già vedevano l’Amministrazione porre in essere un’attività del tutto scorretta e lesiva delle prerogative di gran parte delle OO.SS. cui peraltro l’imminente certificazione della rappresentatività per il 2019 avrebbe assegnato un bel 60% a livello provinciale.
Vergognosa, di contro, la pretesa del Questore di Pisa, certificata nel verbale di modifica dell’accordo decentrato pianificato con il SIULP e la CONSAP, di escludere il COISP, FSP Polizia di Stato-ES-LS, SILP Cgil, SAP e SIAP dai momenti statuiti dagli artt. 5 e 6 dell’ANQ per il fatto che essi non avevano sottoscritto e approvato la predetta modifica.
Vergognosa, detta pretesa, quanto illegittima visto che l’art. 6, comma 4, dell’ANQ statuisce che “La mancata sottoscrizione delle modifiche o integrazioni non incide sulla validità degli accordi sottoscritti ai sensi dell’articolo 4 del presente Accordo”, con ciò significando che il Questore di Pisa non poteva permettersi di statuire, come ha fatto con nota a margine del citato verbale di modifica degli accordi decentrati concordata con SIULP e CONSAP, che “le OO.SS. non firmatarie non avranno in seguito legittimazione a partecipare alle previste verifiche semestrale di cui all’art. 5 dell’ANQ, se non come uditori, e non avranno titolo a proporre eventuali modifiche e integrazioni ai sensi dell’art. 6
dell’ANQ”.
Una assoluta sconoscenza delle norme o forse, cosa più probabile, la volontà di prevaricare i diritti di quei Sindacati che rappresentano la stragrande maggioranza dei Poliziotti della provincia di Pisa per favorirne uno.

Alla S.V., in particolare con la nostra nota del 15.4.2019, era stato rivolto l’invito di censurare tale disdicevole condotta del massimo rappresentante dell’Amministrazione a Pisa e di rammentare con forza la valenza del menzionato art. 6, comma 4, dell’ANQ.

Ebbene, Preg.mo Direttore, a seguito di quanto sopra, le Segreterie Provinciali di Pisa del COISP, SAP, SIAP, FSP Polizia di Stato-ES-LS e SILP CGIL hanno immediatamente e formalmente interrotto le relazioni sindacali con il menzionato Questore (al riguardo al Suo Ufficio sono state inviate più note) e tale decisione è stata finanche estesa alle partecipazioni alla Commissione Consultiva ed al Consiglio Provinciale di Disciplina.

Da allora, quanto segue è stato l’evolversi della controversia:

Con nota del 24.6.2019 il Suo Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento ha rappresentato al Questore di Pisa che la mancata sottoscrizione di alcune modifiche all’accordo decentrato NON preclude alle OO.SS. dissenzienti di partecipare alle successive forme di partecipazione previste in materia (ovvero tali Sindacati hanno diritto sia a partecipare attivamente alla verifica degli accordi che a eventuali ulteriori modifiche che pure ovviamente possono proporre), precisando che “Indicazioni in tal senso sono state, peraltro, fornite in passato, in risposta ad analogo quesito posto da altro Ufficio”.
In data 1.10.2019 il Questore di Pisa ha comunicato al COISP, SAP, FSP e SILP CGIL di Pisa quanto rappresentatogli dal Dipartimento con la predetta nota del 24.06.2019, specificando che: “… codeste OO.SS. hanno piena legittimazione a partecipare ai tavoli semestrali di verifica previsti dall’art. 5 ANQ, ai quali saranno pertanto regolarmente invitate, come ai tavoli semestrali di confronto previsti dal successivo art. 19, e hanno parimenti piena legittimazione a proporre eventuali modifiche dell’accordo decentrato vigente, in applicazione dell’art. 6 ANQ.
Ogni diversa opinione, come quella già espressa dallo scrivente in sede di verbale di riunione sindacale del 1 aprile 2019, in occasione della sottoscrizione dell’accordo modificativo sopra richiamato, non può pertanto che considerarsi frutto di una interpretazione delle vigenti disposizioni non suffragata dai competenti Organi dipartimentali”. In buona sostanza il Questore si rimangiava tutto. La sua volontà di estromettere COISP, SAP, FSP e SILP CGIL dalle previsioni di cui agli artt. 5 e 6 dell’ANQ era stata platealmente smentita dal Dipartimento.
Il successivo mese di novembre, a seguito di richiesta di modifica della contrattazione decentrata da parte di COISP, SAP, FSP e SILP CGIL (rappresentative del 60% dei Poliziotti della provincia), il Questore di Pisa convocava le OO.SS. tutte per il 25.11.2019, spostando poi tale data al giorno successivo per sopraggiunti impegni di alcune OO.SS..
Il SIULP, con nota del 19.11.2019, si opponeva allo svolgimento di tale riunione, verosimilmente insistendo con l’affermare che COISP e le altre OO.SS. non erano legittimati a chiedere modifiche o partecipare alla verifica della contrattazione decentrata …. ed il Questore decideva di differire ulteriormente al 5.12.2019 la data della riunione “in attesa delle determinazioni” dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento.
Con nota del 4.12.2019 il Questore di Pisa rinviava “a data che sarà quanto prima fissata” la riunione per le modifiche dell’accordo decentrato chiesta da COISP, SAP, FSP e SILP CGIL, e lo fa sia per la contrapposizione del SIULP ma “anche in ottemperanza a quanto indicato per le vie brevi dai superiori organi dipartimentali”.
Per tutto lo scorso mese il Questore di Pisa ha più volte ribadito per le vie brevi a COISP e le altre OO.SS. che “la questione troverà risoluzione entro gennaio a Roma attraverso lo strumento del tavolo delle controversie”.

Tutto ciò premesso, Le chiediamo, Preg.mo Direttore, di volerci rappresentare la valenza della nota del Suo Ufficio del 24.6.2019 con la quale è stato rappresentato al Questore di Pisa che la mancata sottoscrizione di alcune modifiche all’accordo decentrato NON preclude alle OO.SS. dissenzienti di partecipare alle successive forme di partecipazione previste in materia (ovvero tali Sindacati hanno diritto sia a partecipare attivamente alla verifica degli accordi che a eventuali ulteriori modifiche che pure ovviamente possono proporre), con la precisazione che “Indicazioni in tal senso sono state, peraltro, fornite in passato, in risposta ad analogo quesito posto da altro Ufficio”.

Vorrà altresì comunicarci se corrisponde al vero che i “superiori organi dipartimentali” (che non può essere altro che il Suo Ufficio) hanno successivamente smentito “per le vie brevi” quanto precedentemente rappresentato nella citata nota del 24.6.2019, sostenendo così il Questore di Pisa ed la Segreteria Provinciale SIULP nella loro spudorata e chiaramente illegittima pretesa di escludere chi rappresenta largamente i Poliziotti dai momenti statuiti dai ridetti artt. 5 e 6 dell’ANQ..

Vorrà infine trasmetterci tutta la documentazione, presente agli atti del Suo Ufficio, relativa alla controversia in parola, con ciò significando che tale richiesta, avanzata ai sensi degli artt. 22 e ss L. 241/90 e art. 13 DPR 184/06, potrà essere soddisfatta, comunicando il responsabile del procedimento e la documentazione tramite inoltro all’indirizzo PEC: coisp@pec.it.

In attesa di cortese urgentissimo riscontro, si inviano Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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