Problematiche su concorsi interni e stato matricolare. Lettera del COISP al Capo della Polizia

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Roma, 15 gennaio 2021

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli

OGGETTO: Concorsi interni e stato matricolare – Problematiche che danneggiano il personale e che perdurano da anni seppur sono di facile risoluzione.

Preg.mo Signor Capo della Polizia,
da anni il COISP si ritrova continuamente a segnalare all’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento la negazione, posta da taluni Uffici periferici, di riconoscere al personale quei “titoli” (incarichi, mansioni, etc…) di cui gli stessi sono in possesso e che le Commissioni esaminatrici dei vari concorsi interni individuano di volta in volta quali meritori di punteggio ai fini della determinazione della graduatoria e quindi dei vincitori.

Entrando nel particolare, ogni concorso, anche gli ultimi che la S.V. ha emanato lo scorso 31 dicembre per l’accesso al ruolo degli Ispettori (2.262 posti con valutazione dei soli titoli e 1.141 posti con valutazione dei titoli ed esami), ha sempre previsto tra le «Categorie di titoli ammessi a valutazione» gli «incarichi e servizi di particolare rilevanza … annotati nello stato matricolare».

Ora, far valere «incarichi e servizi di particolare rilevanza» svolti è un’impresa per non pochi colleghi ed il merito è tutto del Dipartimento, … di una sua incomprensibile incuranza.
Non è difatti sufficiente, Gent.mo Signor Capo della Polizia, che il personale sia stato comandato ad adempiere i citati «incarichi e servizi» nel corso della sua vita lavorativa, ma è vincolante il fatto che gli stessi siano stati «annotati nello stato matricolare».

La tenuta dello stato matricolare del personale appartenente ai ruoli della Polizia di Stato è disciplinata dalla circolare n. 333-A/9806.D.1 del 18 novembre 2008. Gli uffici preposti alle
trascrizioni, in quanto enti matricolari, dovrebbero semplicemente attenersi alle disposizioni impartite dalla suddetta ministeriale. A ciò si somma, da parte degli Uffici periferici, la sovente violazione della stessa anche per quei punti più lapalissiani.

La predetta circolare, dopo aver richiamato l’art. 55 del DPR n. 3 del 1957, il quale dispone che «nello stato matricolare devono essere inoltre annotati tutti gli atti del fascicolo personale che possono formare oggetto di valutazione per le promozioni» precisa che «dovranno essere annotati nello stato matricolare … gli incarichi di servizio (principali ed aggiuntivi), … gli incarichi e i servizi di particolare rilevanza … quelli espressamente richiamati nei criteri di massima predisposti dalla Commissione per la progressione in carriera ovvero dalle Commissioni per il personale non direttivo ed approvati dal Consiglio di Amministrazione … gli incarichi conferiti ai sensi dell’art. 67 del DPR 686/1957, con provvedimento dell’Amministrazione di appartenenza» e statuisce che «l’incarico … per il personale non direttivo … può essere conferito anche dal Capo dell’Ufficio, Reparto o Istituto presso il quale il dipendente presta servizio» e che «in tutti questi casi, peraltro, l’incarico non deve rientrare nelle normali mansioni di ufficio, deve determinate un rilevante aggravio di lavoro, o presupporre una particolare competenza giuridica, amministrativa, economica o tecnica, o l’assunzione di particolari responsabilità», per cui, oltre agli «incarichi di servizio (principali ed aggiuntivi)» per stabilire se vi siano «incarichi di particolare rilevanza» atti ad essere trascritti nel foglio matricolare, si deve valutare se gli incarichi:
– possano formare oggetto di valutazione delle promozioni;
– siano richiamati nei criteri di massima predisposti dalla Commissione per la progressione in carriera ovvero dalle Commissioni per il personale non direttivo ed approvati dal Consiglio di Amministrazione;
– siano conferiti dall’Amministrazione di appartenenza;
– non rientrino nelle normali mansioni d’Ufficio;
– determinino un rilevante aggravio di lavoro;
– presuppongano una particolare competenza giuridica, amministrativa, economica o tecnica o l’assunzione di particolare responsabilità.

Dunque, dall’esame delle succitate norme e circolari di riferimento si evince chiaramente che determinati «incarichi e servizi» quali ad esempio la responsabilità di unità minori, di sezioni, settori o squadre di p.g., l’attività di preposto alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 81/2008, l’attività di membro di comitati, gruppi di lavoro, commissione di esami, commissioni paritetiche, l’incarico di trattamento di dati sensibili, etc. etc., debbano necessariamente essere annotati nello stato matricolare del personale ed è preciso diritto di questo che l’Amministrazione effettui tale annotazione.

Beh, nella realtà, innumerevoli enti matricolari non ci pensano affatto a provvedere ad effettuare tali trascrizioni e la motivazione dei dinieghi è sempre la medesima, ovvero che l’incarico o il servizio svolto rientrerebbe tra le responsabilità comprese nelle normali mansioni d’ufficio.

Un consolidato atteggiamento ostruzionistico che è causa di grave nocumento nei confronti del personale nel momento in cui – come sempre accade – le Commissioni esaminatrici dei vari concorsi deliberano tra i titoli valutabili proprio quegli incarichi e servizi (a condizione che siano trascritti nel foglio matricolare) della cui trascrizione nel foglio matricolare era stato opposto un diniego da parte dell’ente matricolare.

Signor Capo della Polizia, abbiamo da una parte un’Amministrazione che nega al personale il riconoscimento di alcuni diritti … e dall’altra parte la stessa Amministrazione che premia il personale al quale ha riconosciuto quei diritti.

A farne le spese sono le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato che subiscono una inaccettabile disparità di trattamento e sono obbligati ad avviare contenziosi costosi le cui spese sono chiaramente a loro carico anche quando ottengono giustizia delle loro ragioni.
In relazione ai concorsi interni per Vice Ispettore dalla S.V. emanati lo scorso 31 dicembre, già si rileva la mancata trascrizione nel foglio matricolare di incarichi e mansioni presso le Questure di Salerno e Pavia (e la negazione di effettuare dette trascrizioni) ma è certo, viste le precedenti procedure concorsuali, che innumerevoli altri Uffici e Reparti della Polizia di Stato rientreranno nella speciale classifica di coloro che interpretano a proprio modo la circolare ministeriale del 18 novembre 2008, ritenendo che qualsivoglia mansione svolta dal personale rientri tra quelle normali d’ufficio.

Allorquando le Commissioni esaminatrici delibereranno in merito ai criteri per la valutazione dei titoli provvedendo ad elencare gli «incarichi e servizi di particolare rilevanza» che verranno presi in considerazione, nonché i relativi punteggi, è certo che saremo costretti nuovamente ad avviare ulteriori vertenze perché centinaia, saranno i colleghi che ritroveranno indicate mansioni da loro svolte ma che la loro Amministrazione non ha inteso trascrivere nel loro foglio matricolare … così che, a parità di attività svolta ci sarà chi ne avrà un beneficio e chi invece no.

Il 10 luglio 2018 l’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento, con nota n. 555/RS/01/67/2/2261, rappresentava al COISP, in risposta a molteplici lettere di questa O.S., che «la Direzione Centrale per le Risorse Umane ha fatto presente che sono al vaglio ulteriori approfondimenti, al fine di attualizzare la circolare n. 333-A/9806.D.1 del 18.11.2008 concernete le “Annotazioni matricolari”, per uniformare la gestione dei dati matricolari».

Alcuni giorni dopo, il 27 luglio, il medesimo Ufficio inoltrava al COISP e anche alle altre OO.SS. ulteriore nota (n. 555/RS/01/67/2/3327) ove rappresentava che «la Direzione Centrale per le Risorse Umane ha comunicato che, in materia di annotazioni matricolari e conseguenti riflessi in ambito concorsuale, sono al vaglio approfondimenti, al fine di attualizzare la circolare n. 333-A/9806.D.1 del 18.11.2008 concernete le “Annotazioni matricolari”, per consentire agli enti preposti una uniforme gestione dei dati».

Tali note confermano la piena consapevolezza da parte del Dipartimento che la gestione delle annotazioni matricolari non è affatto uniforme nel territorio … ma sono trascorsi quasi tre anni da tali lettere e gli «approfondimenti» che si affermava di voler svolgere non hanno portato a nulla. È rimasto il fatto che ciascun Ufficio può fare come gli pare ed il personale potrà eventualmente agire in via giudiziaria al fine di vedere corrisposto il loro diritto ad una giusta imparzialità da parte dell’Amministrazione in una procedura concorsuale di notevole importanza per il percorso professionale e nondimeno per un miglioramento economico del rapporto di lavoro.

Beh, non è questa l’Amministrazione che i Poliziotti vogliono. Auspichiamo pertanto, Preg.mo Signor Capo della Polizia un Suo cortese intervento finalizzato: – a garantire che a tutto il personale interessato dalle attuali procedure concorsuali per l’accesso al ruolo degli Ispettori vengano fatti valere i propri «incarichi e servizi» ancorché colpevolmente non trascritti nel foglio matricolare dagli enti preposti e quindi di impedire che una determinata mansione venga valutata ad alcuni concorrenti e non ad altri (a tal riguardo dovranno essere valutate favorevolmente le istanze che i partecipanti ai predetti concorsi riterranno di dover indirizzare al Dipartimento al fine di far valere, al momento che le Commissioni esaminatrici avranno determinato i «criteri per la valutazione dei titoli», tutti quegli «incarichi e servizi» degni di punteggio ma che non si è potuto indicare nelle domande di partecipazione ai concorsi a causa di tutto quanto sopra denunciato);

– al fine dell’emanazione di un’ulteriore circolare in luogo di quella n. 333-A/9806.D.1 del 18 novembre 2008, con la quale dovrà essere disciplinata la tenuta dello stato matricolare del personale appartenente ai ruoli della Polizia di Stato in maniera circostanziata ed intellegibile a tutti, anche riportando l’elencazione di tutte le tipologie di titoli che costantemente sono prese in considerazione dalle Commissioni esaminatrici dei vari concorsi interni sinora svolti, così da risolvere a monte le continue legittime contestazioni dei colleghi che ambiscono ad accedere ad un ruolo superiore e che si vedono negata tale possibilità per colpa della stessa Amministrazione e non di certo per la professionalità ed i titoli posseduti.

Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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