La metà dei Poliziotti pronti a lasciare la Polizia Stradale della Valle d’Aosta a causa di una gestione del personale autoritaria e lontana dai loro diritti

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Roma, 16 settembre 2020

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: La metà dei Poliziotti pronti a lasciare la Polizia Stradale della Valle d’Aosta a causa di una gestione del personale autoritaria e lontana dai loro diritti.
Richiesta di intervento immediato.

Preg.mo Direttore,
il 29 aprile dello scorso anno (All.1) questa Segreteria Nazionale fu costretta a porre alla Sua attenzione la gravità del fatto che il dirigente della Sezione Polizia Stradale di Aosta, Dr. Andrea Concas, avesse ritenuto di avere la potestà di ignorare una circolare a firma del Capo della Polizia (n.557/RS/CM.10/0734 del 18.3.2009) con cui erano state date precise disposizioni volte a garantire al personale della Polizia di Stato la conoscenza, per tempo (almeno 15 giorni prima), con riferimento al periodo estivo e alle principali festività, tra cui la Santa Pasqua, dell’eventuale diniego opposto alle richieste di congedo ordinario.
Lo scorso 16 giugno (All.2), la nostra Segreteria della Valle d’Aosta rappresentava al menzionato dirigente della Sezione Polizia Stradale di Aosta, e per conoscenza a quello del Compartimento Polizia Stradale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, di aver appreso che alcuni Agenti in prova, recentemente assegnati a quella Sezione Polstrada, veniva impiegati di servizio come unico operatore presso la Sala Operativa della Polizia Stradale, in violazione delle disposizioni ministeriali che statuivano, riguardo detto personale, lo svolgimento di un periodo di “applicazione pratica”, durante i quali dovevano essere
affiancati da personale esperto … oltre al fatto che l’attività presso la Sala Operativa richiedeva tutta una serie di professionalità che un Agente in prova, con poche settimane di servizio, in un territorio che sconosce, non poteva certo possedere (adeguata conoscenza del territorio, capacità di coordinare gli interventi delle pattuglie eventualmente anche con altre Forze di Polizia, conoscenza degli Enti o i Responsabili da informare in particolari situazioni, saper effettuare interrogazioni alle varie Banche Dati delle FF.OO. con le responsabilità che ne conseguono ecc. ecc..).
Al predetto dirigente il COISP Valle d’Aosta chiedeva inoltre delucidazioni circa il suo diniego
di legittime di richieste di congedi/recuperi riposi adducendo a motivazione di non poter sostituire il collega assente con personale di “altri turni” ai fini del contenimento della pandemia, quando poi invece venivano disposti, per esempio ma non solo, equipaggi composti da colleghi di varie squadre per recarsi al poligono o in aggiornamento professionale sullo stesso mezzo … e se corrispondeva al vero il fatto che, in più di un’occasione, egli avesse preteso di visionare prescrizioni mediche di personale che aveva chiesto periodi di congedi “fuori Valle” andando addirittura a cavillare su diagnosi e tempi di prognosi minacciando in caso contrario il diniego dell’istanza, nonché le motivazioni di tale condotta.
La risposta del Dr. Concas non si faceva attendere (All.3). Il 19 giugno lo stesso, con riguardo all’impiego degli Agenti in prova precisava che gli stessi «hanno svolto un ciclo di addestramento professionale teorico/pratico di almeno 7 giorni” e che «al termine del tirocinio applicativo in questione e dopo aver svolto diversi turni di servizio in qualità di osservatori presso la Sala operativa della Sezione, n. 2 Agenti in Prova hanno prestato servizio, per alcuni turni, in qualità di operatori radio della Sala Operativa di questa Sezione». Il funzionario, «circa le ulteriori richieste di chiarimento» si limitava
a precisare che «si conferma che le misure di prevenzione del contagio da COVID-19 in passato adottate e in parte ancora vigenti, vengono attuate tenendo conto, tra l’altro, delle indicazioni fornite dalla Direzione Centrale Sanità … e, per quanto concerne i congedi “fuori Valle”, tenendo conto delle Ordinanze Regionali …»

Il successivo 22 giugno (All.4) la nostra struttura territoriale della Valle d’Aosta interessava
delle questioni direttamente il dirigente del Compartimento Dr.ssa Maria Dolores Rucci, chiedendogli di intervenire al riguardo e di fornire quei chiarimenti che il dirigente della Sezione non era riuscito di dare.

Al predetto dirigente compartimentale il COISP Valle d’Aosta ricordava inoltre, «ancora una
volta, l’ennesima nel vero senso della parola, il profondo stato di malessere di tutto il personale della Polizia Stradale della Valle d’Aosta a causa di una gestione affatto corretta da parte di chi ne ha la guida», che «la quasi totalità di tali colleghi, in queste settimane, ha avanzato domanda di trasferimento ad altri Uffici di Polizia». Lo interrogava inoltre se «ciò non dovrebbe condurla ad intervenire per porre fine ad un modo di gestire il personale che oggi pare esclusivamente finalizzato ad esprimere autorità disinteressandosi dell’autorevolezza che è ben più importante» e dopo aver auspicato che non fosse «nelle
sue intenzioni restare a guardare», ha rimarcato la gravità della situazione: «Innumerevoli colleghi, con un bagaglio di esperienza professionale ragguardevole, si trovano costretti a chiedere di abbandonare quella Specialità che è stata la loro seconda famiglia ed alla quale hanno dato tantissimo: non è giusto e non potrà finire così!»

Il giorno seguente, il 23 giugno, il COISP scriveva nuovamente al dirigente della Polizia Stradale di Aosta (All.5), sottolineando che la fuga dalla Polizia Stradale di Aosta di così tanti colleghi era da ricondurre ad una sua gestione del personale fatta di cambi turno e variazioni di turnazioni (da non continuativi a continuativi) non necessari ed effettuati solo per vessare il collega “non allineato”, delle sue reprimende nei corridoi a chi osava mettere in dubbio il suo “verbo”, delle numerose contestazioni disciplinari (IL CONTROLLO NOTTURNO con macchina con colori di serie rappresenta forse un vero e proprio unicum nell’ambito della Polizia Stradale), ai trasferimenti interni o di squadra “punitivi” etc. etc., ed ha puntualizzato che il COISP sarebbe stato fermamente al fianco dei colleghi,
ritenendo inaccettabile che la Polizia Stradale dovesse perdere professionalità, capacità ed esperienze enormi e pluriennali a causa di una conduzione lontana dai diritti e dai bisogni del personale.

Il COISP Valle d’Aosta ha anche chiarito al ridetto funzionario della Polstrada di Aosta di aver sperato in un suo “cambio di rotta” ma in luogo dell’auspicato rinnovato e positivo atteggiamento ha dovuto prendere atto di un tentativo di incolpare della situazione i comandanti dei Reparti (che non hanno invero alcuna responsabilità!) ma anche di aver appreso di possibili imminenti colloqui privati con i colleghi intenzionati ad essere trasferiti, alla presenza del dirigente del Compartimento, con il fine di indurli (chissà come…) a ritirare la domanda di mobilità.
Ebbene, il 24 giugno scorso, e forse anche successivamente, il dirigente del Compartimento
Polizia Stradale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Dr.ssa Maria Dolores Rucci, si è presentata presso la Sezione di Aosta dove, unitamente ad altro funzionario del Compartimento, si è intrattenuta con alcuni dei dipendenti che avevano formulato istanza di trasferimento dalla Polizia Stradale.
In tale circostanza, si richiesta dello stesso dirigente, si è svolto un incontro informale tra lo stesso ed il nostro Segretario della Valle d’Aosta. La conversazione si è chiaramente svolta con il massimo della correttezza e cordialità di entrambe le parti. La dr.ssa Rucci ha comunicato l’intenzione di aprire un’indagine amministrativa volta ad accertare se a determinare le domande di trasferimento di larga parte dei Poliziotti della Stradale della Valle d’Aosta siano state o meno una oggettiva gestione non meritevole da parte del dirigente della Sezione o se il tutto sia riconducibile a questioni personali o comunque
marginali o all’applicazione di norme dovute seppur non gradite al personale; il nostro Segretario ha ribadito la mancanza di serenità che oramai si vive all’interno della Polstrada della Valle.

Il giorno successivo, il 25 giugno, il dirigente del Compartimento rispondeva formalmente (All.6), nella maniera che segue, alla lettera della nostra struttura territoriale del precedente giorno 22:
IMPIEGO AGENTI IN PROVA
Il dirigente del Compartimento ha «convenuto di non proseguire l’impiego degli Agenti in prova (da soli) presso la Sala Operativa della Sezione Polizia Stradale» con ciò dando ragione al COISP che aveva denunciato l’illegittimità de citato impiego, …. ma, nei fatti, ha poi continuato a tollerare tale utilizzo anche oltre la data della sua missiva (per completare il turno di servizio iniziato, ha poi detto per le vie brevi) ed ha sorvolato sull’ulteriore richiesta di chiarimenti di questa O.S. relativamente al «ciclo di addestramento professionale teorico/pratico della durata di almeno 7 giorni» che il dirigente della Stradale della Valle d’Aosta aveva affermato di aver fatto svolgere a detti Agenti in prova, limitandosi a puntualizzare il rispetto della «circolare avente prot. 0009636 del 27.4.2020, pervenuta dalla Direzione Centrale degli Istituti di Istruzione» per poi sottolineare che «il periodo di addestramento previsto» da tale circolare «viene svolto secondo le modalità e con le cadenze in essa previste, senza obbligo di comunicazione alle OO.SS. che, in sede di verifica degli accordi decentrati ex art. 5 ANQ, possono accedere ai relativi atti e discuterne con la dirigenza».

DINIEGO OPPOSTO ALLE RICHIESTE DI CONGEDI E RECUPERI RIPOSO
Il dirigente del Compartimento ha sottolineato che tale diniego «è legittimo in presenza di giustificate esigenze di servizio» (cosa che peraltro era ben chiaro a tutti in presenza di giustificate esigenze di servizio…), ed ha puntualizzato che «Nel caso specifico si è trattato di un periodo particolare in quanto, a causa dell’emergenza Covid-19 e la conseguente predisposizione di due squadre, il diniego è stato dato per evitare promiscuità determinate dalla sostituzione del personale assente in una squadra con altro disponibile ma facente parte dell’altra».

LA FUGA DALLA POLIZIA STRADALE A GUIDA COMMISSARIO CAPO ANDREA CONCAS
Infine, in ordine al denunciato “profondo stato di malessere di tutto il personale della Polizia Stradale di Aosta a causa di una gestione affatto corretta da parte di chi ne ha la guida”, al fatto che “la quasi totalità di tali colleghi ha avanzato domanda di trasferimento ad altri Uffici di Polizia”, alla richiesta avanzataLe di “intervenire per porre fine ad un modo di gestire il personale che oggi pare esclusivamente finalizzato ad esprimere autorità disinteressandosi dell’autorevolezza che è ben più importante”, il dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Piemonte e la Valle d’Aosta comunicava, sia con la sua menzionata risposta del 25 u.s. ma anche durante l’incontro del giorno precedente con il nostro Segretario Generale Provinciale, che «ha avviato un’inchiesta amministrativa,
le cui risultanze saranno prontamente riferite al Superiore Ministero, al fine di verificare se nell’ambito della Sezione Polizia Stradale di Aosta siano presenti criticità tali da determinare il malcontento generale esposto» da questa O.S..
Preg.mo Direttore, questo lo stato dei fatti …

La questione della negazione dei congedi/riposi al personale deve essere stato ben compreso, quantomeno dal dirigente compartimentale: non è stato legittimo né corretto negare tali diritti ai Poliziotti con la finalità, a causa dell’emergenza Covid-19, di evitare promiscuità determinate dalla sostituzione del personale assente in una squadra con altro disponibile ma facente parte dell’altra … quando poi detto personale veniva impiegato promiscuamente in altre attività.

Rimane tuttavia, ed è su questa situazione che è chiesto il Suo cortese urgente intervento, il fatto che prima dell’arrivo del dott. Concas alla guida della Sezione Polstrada di Aosta (nei venti anni precedenti e forse anche più) non vi era mai stata una lamentela da parte degli appartenenti alla Sezione Polstrada della Valle d’Aosta mentre adesso (lo dimostrano i nostri continui interventi formali e non … e quelli anche di altre OO.SS.) le problematiche sono continue.
Di fatto è una situazione più unica che rara (quindi assolutamente inverosimile) che in breve tempo su poco più di 100 Poliziotti circa 50 di loro abbiano improvvisamente trovato il bisogno di provare nuove esperienze di lavoro (la quasi totalità della Sottosezione di Courmayeur, responsabile compreso, la quasi metà dei colleghi della Sezione di Aosta e della Sottosezione di Pont St. Martin) più altri che se ne sono aggiunti ultimamente … perché anche dopo l’intervento del dirigente del Compartimento nulla è cambiato.
Auspichiamo che il dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, effettui una puntuale analisi sull’operato del dirigente della Polizia Stradale della Valle d’Aosta, relativamente a cambi turno, sanzioni disciplinari, tempi di programmazione dei periodi di ferie, organizzazione del lavoro, impiego del personale, etc. etc. etc. …. perché tale analisi, con ogni probabilità, avrebbe consentito di apprendere le fondamenta di quel malessere generalizzato.

Tutto ciò premesso, La preghiamo, Gent.mo Direttore, di voler rappresentare la gravità della suesposta situazione al vertice del Dipartimento e di porre in essere giuste azioni volte a restituire ai Poliziotti in questione quella serenità e quei diritti che da troppo tempo sono loro negati.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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