IV Reparto Mobile di Napoli – COVID-19, una situazione allarmante che non pare sia adeguatamente affrontata dall’Amministrazione

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Roma, 26 ottobre 2020

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: IV Reparto Mobile di Napoli – COVID-19, una situazione allarmante che non pare sia adeguatamente affrontata dall’Amministrazione. Richiesta di intervento urgente.

L’involuzione della situazione epidemiologica nel Paese, seppur nella stragrande maggioranza dei casi decorre in modo asintomatica, deve obbligare tutti a porre in essere comportamenti idonei al contenimento della stessa, anche, in alcune circostanze, con misure straordinarie. Tale necessità rileva peraltro nei vari provvedimenti che il Governo e talune Regioni hanno posto in essere nel recente periodo, nonché nelle circolari che il Dipartimento della P.S. ha emanato al fine
di tutelare la salute delle Donne e degli Uomini della Polizia di Stato e nel contempo salvaguardare la funzionalità dell’Amministrazione.
Fatte tali premesse, Preg.mo Direttore, si rappresenta la grave situazione in atto presso il IV Reparto Mobile di Napoli ove oltre 15 colleghi pare siano positivi al COVID-19 e dove si rileva una particolarissima, incomprensibile, valutazione del c.d. “contatto stretto” ai fini della sottoposizione a quarantena di altro personale.

Il Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, con circolare dello scorso 29 maggio, ha definito il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso COVID-19, probabile o confermato, come:
1) una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
2) una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
3) una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
4) una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
5) una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
6) un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
7) una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

Ebbene, come sottolineato dalla nostra struttura territoriale di Napoli al Dirigente del IV Reparto Mobile e al Dirigente dell’Ufficio Sanitario del medesimo Reparto con la nota qui allegata, è da considerarsi ovvio che il “contatto stretto” fra i dipendenti dei Reparti Mobili possa agevolmente concretizzarsi per le circostanze di cui ai summenzionati punti 2), 4), 5) e 7) ed è “superflua e potenzialmente pericolosa per i ritardi di applicazione dei protocolli che ne potrebbero derivare, la richiesta avanzata da personale dell’Ufficio Sanitario ai dipendenti interessati da contatto stretto di produrre una relazione da sottoporre al Dirigente Medico per la valutazione del da farsi”.
Cos’è accaduto in altre parole? È accaduto che al fine di accertare l’eventuale “contatto stretto” tra i colleghi risultati positivi al COVID-19 ed il rimanente personale, l’Amministrazione anziché verificare con particolare urgenza i propri atti d’ufficio che avrebbero fatto emergere le circostanze in cui potrebbe essersi verificato il “contatto stretto” (servizi effettuati congiuntamente, spostamenti sullo stesso mezzo, etc..), pare abbia inteso perdere tempo a chiedere ai diretti interessati di formalizzare per iscritto se avevano avuto quel “contatto stretto”.
Una sorta di autocertificazione, in luogo della dovuta e di certo più idonea e veloce diretta verifica.
A quanto sopra si aggiunge una incomprensibile mancata risposta, quantomeno nei fatti, alle richieste del COISP di Napoli (vedasi ulteriori allegati), avanzate al menzionato Dirigente del Reparto Mobile, di provvedere a sottoporre il personale a test sierologici rapidi, di garantire che il personale aggregato venga alloggiato in stanze singole in luogo di quelle ove sovente veniva invece collocato (letti distanti solo pochi centimetri e servizi igienici condivisi), di disporre lo spostamento del personale a bordo di più veicoli così da garantire un effettivo distanziamento, etc.. etc..
In estrema sintesi, Preg.mo Direttore, la situazione presso il IV Reparto Mobile di Napoli sembra preoccupante ma non pare riceva adeguata attenzione da parte dell’Amministrazione, che invece sembra impegnarsi nello scongiurare l’assenza del personale dal servizio, ancorché effettivo “contatto stretto” di casi COVID-19 probabili o confermati.
Tutto ciò premesso, La preghiamo, Preg.mo Direttore, di porre in essere un urgente intervento volto a chiarire quanto sopra e a garantire effettiva tutela della salute dei nostri colleghi e, di riflesso, delle loro famiglie.
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico PIANESE

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