Prot. 585/2021 S.N. Roma, 27 ottobre 2021
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario Draghi
Signor Presidente del Consiglio,
da alcuni mesi sono in corso, con frequenza altalenante, le trattative per il rinnovo del Contratto di Lavoro dei Poliziotti e del personale tutto del Comparto Sicurezza e Difesa, concernente il triennio 2019-2021.
Per l’ennesima volta ci ritroviamo, con notevolissimo ritardo, a dover discutere di incrementi stipendiali uguali, in percentuale, al restante pubblico impiego … seppur a noi è anche chiesto di sacrificare anche la nostra vita per salvaguardare quella degli altri.
Con ogni probabilità, inoltre, ci vedremo nuovamente negato il giusto compenso per il lavoro straordinario che siamo obbligati a fare, oggi corrisposto ai Poliziotti in misura addirittura inferiore al valore di un’ora lavorativa ordinaria … ma vi è anche grande possibilità che ci verranno negati i giusti incrementi di quelle indennità attinenti ai servizi operativi di polizia i cui emolumenti sono fermi al 2002, in alcuni casi anche prima. Nondimeno è verosimile che si proseguirà a non fare nulla per rimediare ad
una previdenza complementare che da sempre ci è stata negata, per garantirci una giusta tutela legale, assistenza sanitaria, e molto altro ancora.
Si dovrebbe anche rimediare ad una grave disparità di trattamento interna allo stesso Comparto Sicurezza e Difesa, che, a causa di una distorta applicazione dell’art. 54 del DPR 1092/73, vede i “militari” beneficiare di un calcolo della quota retributiva della pensione di gran lunga maggiormente favorevole rispetto ai Poliziotti … ma anche questo è incerto che si realizzi.
Fatti difatti salvi quei pochi incrementi sullo stipendio uguali a tutti gli altri dipendenti pubblici, la dignità dei Poliziotti e del restante personale del Comparto è appesa ad un “pacchetto specificità” che i vari Ministri interessati dalle trattative per i menzionati rinnovi contrattuali si sono impegnati a realizzare prevedendo al suo interno adeguate risorse.
A Lei chiediamo, Preg.mo Signor Presidente del Consiglio, di fare in modo che non si prosegua a non considerare adeguatamente il nostro lavoro, la nostra professionalità e la nostra abnegazione.
Le chiediamo di intervenire affinché l’imminente legge di bilancio per il 2022 statuisca le risorse economiche di cui pare abbisogni il citato “pacchetto specificità” e affinché si ponga termine alle gravi disparità interne al medesimo Comparto Sicurezza e Difesa, sia per ciò che concerne l’aspetto previdenziale che economico e in merito alle progressioni in carriera.
Con sincera e profonda stima,
Il Segretario Generale
Domenico Pianese