Droga: Pianese (Coisp) bene Lamorgese, no a porte girevoli per spacciatori – Comunicato stampa e Agenzie

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Droga: Pianese (Coisp) bene Lamorgese, no a porte girevoli per spacciatori

Roma, 20 Febbraio 2020
“Ci auguriamo che i distinguo politici che stanno emergendo sulle misure di contrasto allo spaccio  di droga annunciate dal ministro Lamorgese non portino a retrocedere da un intervento giusto e doveroso.
Intere zone delle città italiane sono state di fatto ‘sequestrate’ dai piccoli spacciatori che ‘vendono’ la morte ai giovani. Il lavoro delle Forze di Polizia in favore della sicurezza è stato e continua a essere incessante, ma senza l’aiuto  delle istituzioni non possiamo risolvere il problema”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Sappiamo bene che i cosiddetti piccoli spacciatori sono i terminali di un sistema ben più ampio e complesso, ma è altrettanto vero che rimetterli in circolazione dopo nemmeno qualche ora dal loro fermo significa vanificare ogni nostro sforzo.
Per questi soggetti il carcere non può avere porte girevoli: una volta messi dentro è necessario che ci restino”, conclude.

 


Droga: Coisp; bene Lamorgese, no a porte girevoli per pusher
(ANSA) – ROMA, 20 FEB – “Ci auguriamo che i distinguo politici che stanno emergendo sulle misure di contrasto allo spaccio di droga annunciate dal ministro Lamorgese non portino a retrocedere da un intervento giusto e doveroso. Intere zone delle citta’ italiane sono state di fatto ‘sequestrate’ dai piccoli spacciatori che ‘vendono’ la morte ai giovani”. Lo dice Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Il lavoro delle forze di polizia in favore della sicurezza – ricorda Pianese – e’ stato e continua a essere incessante, ma senza l’aiuto delle istituzioni non possiamo risolvere il problema. Sappiamo bene – sottolinea – che i cosiddetti piccoli spacciatori sono i terminali di un sistema ben piu’ ampio e complesso, ma e’ altrettanto vero che rimetterli in circolazione dopo nemmeno qualche ora dal loro fermo significa vanificare ogni nostro sforzo. Per questi soggetti il carcere non puo’ avere porte girevoli: una volta messi dentro e’ necessario che cirestino”. (ANSA).

 


DROGA: PIANESE (COISP), ‘BENE LAMORGESE, NO A PORTE GIREVOLI PER SPACCIATORI’ =
Roma, 20 feb. (Adnkronos) – “Ci auguriamo che i distinguo politici che stanno emergendo sulle misure di contrasto allo spaccio di droga annunciate dal ministro Lamorgese non portino a retrocedere da un  intervento giusto e doveroso. Intere zone delle città italiane sono state di fatto ‘sequestrate’ dai piccoli spacciatori che ‘vendono’ la morte ai giovani. Il lavoro delle Forze di Polizia in favore della sicurezza è stato e continua a essere incessante, ma senza l’aiuto delle istituzioni non possiamo risolvere il problema”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Sappiamo bene che i cosiddetti piccoli spacciatori sono i terminali di un sistema ben più ampio e complesso, ma è altrettanto vero che rimetterli in circolazione dopo nemmeno qualche ora dal loro fermo significa vanificare ogni nostro sforzo. Per questi soggetti il carcere non può avere porte girevoli: una volta messi dentro è necessario che ci restino”, conclude.

 


Pianese (Coisp): bene Lamorgese, no a porte girevoli per spacciatori. Non retrocedere da intervento giusto e doveroso
Roma, 20 feb. (askanews) – “Ci auguriamo che i distinguo politici che stanno emergendo sulle misure di contrasto allo spaccio di droga annunciate dal ministro Lamorgese non portino a retrocedere da un intervento giusto e doveroso. Intere zone delle città italiane sono state di fatto ‘sequestrate’ dai piccoli spacciatori che ‘vendono’ la morte ai giovani. Il lavoro delle Forze di Polizia in favore della sicurezza è stato e continua a essere incessante, ma senza l’aiuto delle istituzioni non possiamo risolvere il problema”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Sappiamo bene che i cosiddetti piccoli spacciatori sono i terminali di un sistema ben più ampio e complesso, ma è altrettanto vero che rimetterli in circolazione dopo nemmeno qualche ora dal loro fermo significa vanificare ogni nostro sforzo. Per questi soggetti il carcere non può avere porte girevoli: una volta messi dentro è necessario che ci restino”, conclude.

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