Dichiarazione del Segretario Generale del COISP Franco Maccari
Il personale della Polizia di Stato viene ignorato da anni da tutti i Governi che si sono susseguiti. Il blocco del contratto, ma soprattutto il blocco che attiene agli avanzamenti di carriera ed alla maturazione delle classi e degli scatti di stipendio sta comportando una perdita mensile media di qualche centinaia di euro per decine di migliaia di poliziotti.
Non è difatti tanto del blocco del contratto che i poliziotti si lamentano ma del fatto che a loro, diversamente che al restante pubblico impiego, durante questi anni, e adesso si vorrebbe continuare anche nel 2015, è stata anche negata la retribuzione relativa alle nuove qualifiche acquisite per concorso o per anzianità, nonché gli emolumenti relativi agli assegni di funzione, il tutto creando una gravissima disparità di trattamento tra il personale e causando una disaffezione dal proprio lavoro che inizierà a farsi sentire pesantemente qualora il Governo continuasse a non avere intenzione di riconoscere, nei fatti, quella “specificità” di una professione che non ha pari in altri settori.
Il Presidente del Consiglio – puntualizza il Segretario Generale del COISP Franco Maccari – non deve cedere ad alcun ricatto (termine che lo stesso ha utilizzato in queste ore) perché non è nostra intenzione ricattare alcuno ma solo ottenere, per i poliziotti, quel rispetto che si sono sempre guadagnati in ogni momento della loro vita lavorativa.