COMUNICATO STAMPA DEL 29 APRILE 2013
Oggetto: Poliziotti aggrediti a sprangate da un senza tetto finiscono in ospedale con fratture, feritee trauma cranico, il Coisp: “Fine settimana tra morti e feriti, episodi clamorosi ma anche ordinaria amministrazione. Quando avremo strumenti semplici ed economici per ridurre i rischi per tutti?”
“Quanto dovremo ancora attendere perché ci vengano forniti semplici ed economici strumenti per salvaguardare la salute della gente? Quanto perché ogni quotidiano intervento cui siamo costretti nell’adempimento del nostro dovere non si concluda puntualmente con qualcuno che finisce all’ospedale o all’obitorio? In queste ore drammatiche, in cui le vittime tra le Forze dell’Ordine fanno notizia per eventi tragici e clamorosi, continuiamo comunque a contare altri e costanti episodi di ordinaria amministrazione che, questa volta, hanno portato in ospedale tre poliziotti aggrediti a sprangate da un senza tetto. Certi rimedi, purtroppo, non possono fermare le pallottole sparate da chi decide di sfogare ogni frustrazione contro gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine, ma un semplice taser o un ancor più banale spray urticante avrebbero sicuramente evitato le fratture e le ferite riportate dai colleghi a Palermo”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene così dopo un drammatico fine settimana che, con due distinti episodi di violenza, ha portato al tragico bilancio di un Carabiniere ucciso e tre feriti, di cui uno lotta ancora fra la vita e la morte, ma che in tutta Italia ha visto anche numerosi Appartenenti alla Polizia di Stato impegnati in consueti rischiosi interventi, uno dei quali avvenuto a Palermo, dove alcuni poliziotti sono arrivati per un controllo in un cantiere delle Ferrovie dello Stato, dove erano stati segnalati dei ladri in azione, e sono stai aggrediti da un barbone armato di una spranga. Un poliziotto ha riportato una profonda ferita alla testa, un altro la frattura a un polso e il terzo contusioni in varie parti del corpo. I poliziotti, con l’aiuto di altri due colleghi, sono riusciti infine a bloccare il barbone.
“Forse – insiste Maccari – non tutti sanno cosa voglia dire affrontare una persona fuori di sé che aggredisce chiunque si trovi di fronte, e per questo non immaginano neppure che per fermare quell’unica persona possano servire gli interi equipaggi di due pattuglie. Allo stesso modo, non tutti ragionano che grazie alla professionalità di tutti gli Appartenenti alla Polizia e, non ultima, alla fortuna, questo episodio come tanti altri non si sia concluso con una peggiore tragedia, ma ‘solo’ con le gravi ferite riportate dai poliziotti stessi. Ma invece su questo è bene riflettere, ed anche molto profondamente. Proprio come è bene riflettere che sull’asfalto di fronte a Palazzo Chigi sia rimasto solo il sangue dei militari colpiti e non dell’attentatore armato, che per sua fortuna era in Italia e non in un altro qualsiasi Paese”.
“Le Forze dell’Ordine italiane – conclude il Segretario del Coisp – sono un esempio di correttezza, coraggio e umanità, e questo pensiero non dovrebbe mai abbandonare l’opinione pubblica che li crocifigge sempre troppo frettolosamente, e non dovrebbe mai abbandonare chi li guida e li deve tutelare e garantire, chi non dovrebbe più riuscire a prendere sonno prima di sapere di avergli finalmente dato non certo una bacchetta magica, ma almeno mezzi, strumenti e procedure che riducano al minimo i rischi enormi con cui si confrontano quotidianamente”.
Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale – Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria, Piero Affatigato