COISP: MANGANELLI TUTELI I SUOI UOMINI O VADA A CASA

969

COMUNICATO STAMPA DEL 23 NOVEMBRE 2012

Oggetto: IL COISP: MANGANELLI TUTELI I SUOI UOMINI O VADA A CASA. PRIMA DI QUALSIASI DISCUSSIONE SULLA NUMERAZIONE IDENTIFICATIVA, SI IMPEDISCA AI MANIFESTANTI DI SCENDERE IN PIAZZA CON IL VOLTO COPERTO

“Inutile che il Capo della Polizia si faccia forte di sindacati lacché per tentare di nascondere il forte malumore dei suoi uomini: è fortissima la delusione tra tutto il personale della Polizia di Stato che, nel bel mezzo di un assedio politico e mediatico, si sono visti voltare le spalle da chi, più di tutti, dovrebbe tutelarlo. Per questo abbiamo chiesto e ribadiamo che, seManganelli non se la sente di fare il proprio lavoro, è meglio che vada a casa, perché certe superficialità, certe disattenzioni, certe dichiarazioni delegittimanti, sono più pericolose delle violenze dei manifestanti per l’incolumità dei poliziotti”. E’ quanto afferma il Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia, Franco Maccari.

“Non temiamo di dire che quanto evidenziato dal Coisp rappresenta esattamente i sentimenti vissuti dal personale della Polizia di Stato, nonostante qualche sindacato ‘governativo’ voglia far credere il contrario. I Poliziotti sono stanchi di ricevere botte e insulti durante le manifestazioni, per poi essere processati da una certa stampa e da una certa politica mentre a fare da sponda sono lo stesso governo e, addirittura, il Capo della Polizia. Chi è entrato in Polizia, guadagnando una miseria al mese, non l’ha fatto per fare il sacco da sfogo di manifestanti violenti, non l’ha fatto per proteggere la politica dal dissenso. Prima di accettare qualunque confronto sulla possibilità di essere numerati come criminali, pretendiamo che si impedisca che durante le manifestazioni pubbliche vengano commessi reati, e in particolare che i manifestanti scendano in piazza con il volto coperto e con armi improprie in pugno.

Se si vuole tutelare il diritto di esprimere il dissenso, si deve prima tutelare il sacrosanto diritto che hanno gli uomini e le donne della Polizia di Stato di tornare, dopo il lavoro, sani e salvi a casa dalle loro famiglie. Non vogliamo, ogni giorno, partecipare ad una guerriglia: indossiamo la divisa per garantire la legalità nel territorio e la sicurezza dei cittadini.

Ma queste sono cose che dovrebbe sostenere con forza non solo il Sindacato, ma anche e soprattutto il Capo della Polizia.”.

Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale – Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria, Piero Affatigato

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here