Ciao Capo
Amo le biografie, ma disprezzo la retorica.
Parlare di un uomo come Antonio Manganelli mi fa correre il rischio di diventare scontato, ma è un rischio che devo correre, glielo devo.
In tutti questi anni ho avuto moltissime occasioni di incontro, personale e pubblico, con il Capo della Polizia, ma ricordo invece con grande piacere i colloqui con Antonio Manganelli, chiusi nel suo ufficio.
Mi trovavo a parlare con un uomo depositario di una saggezza unita ad un carisma che me ne hanno fatto sentire ancora più la mancanza allorquando il Capo della Polizia ha assunto un ruolo, dal Coisp fortemente criticato, di giudizio quasi aprioristico nei confronti dell'operato dei suoi uomini.
Antonio Manganelli, un Capo sensibile come pochi alle tematiche delle Vittime del Dovere, ha partecipato, con evidente commozione, alle giornate dei "Memory Day" del Coisp, incontrando i familiari ed molte delle vittime stesse, con la stessa capacità ed assenza di retorica di chi ha vissuto il dolore della scomparsa di molti colleghi ed amici.
La sua presenza, dinanzi alle generazioni di giovani che, di anno in anno, gremivano i teatri e le strade di queste indimenticabili giornate del Memory, riusciva a trasmettere proprio il valore della memoria quale pietra miliare del presente ed elemento indispensabile di ogni possibile futuro positivo della società e dello Stato.
La nostra famiglia, quella dei poliziotti che stanno soffrendo e lavorando per ilbene di questo Paese, ha perso un Capo che proveniva dalle loro medesime strade, da sofferenze uguali e condivisioni di fallimenti e successi, ma soprattutto di silenziosa misconosciuta operatività.
Le parole di Antonio Manganelli, del Capo che la Polizia amava, erano spesso poco diplomatiche quando parlava di "avere ancora il vizio di fare il tifo per le vittime e non per gli autori dei reati", interrotto dai lunghi e sinceri applausi che il popolo del Coisp gli tributava ascoltandolo nel Convegno che, pochi mesi orsono, celebrava il ventennale della fondazione del nostro Sindacato.
Quando i rapporti sono leali e sinceri, come quelli che abbiamo sempre intrattenuto con il Capo, si dichiarano anche le divergenze di opinione, si litiga e si discute, ma questo aumenta la qualità di un legame fondato su un terreno comune di condivisione di valori etici e morali.
Per questo ci mancherà Antonio Manganelli, per questo oggi piangiamo il nostro Capo, ma ne raccogliamo il testimone e continueremo, in silenzio, ad onorare la Memoria degli uomini di valore. Anche la Sua.
Alla prossima, Capo.
Il Segretario Generale del Coisp
Franco Maccari