Albania, Centri per immigrati. Esito incontro

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Si è svolta oggi, presso il Dipartimento della P.S., la prevista riunione in merito all’impiego del personale della Polizia di Stato, presso il Centro di identificazione
per immigrati clandestini e il Centro di permanenza per i rimpatri, realizzati in Albania.
L’incontro è stato presieduto dal Capo della Segreteria del Dipartimento Prefetto Sergio Bracco, coadiuvato dal
Direttore dell’Ufficio Ordine Pubblico Dott.ssa Sara Amato, dal Direttore Centrale per i Servizi di Ragioneria Dott. Zottola, dal Direttore del Servizio Reparti Speciali Dott. Fabio Abis, dal Direttore degli Affari Generali della DAGEP Dott. Massimo Castelli, dal Direttore del Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti Dott. Massimo Ucci e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Dott.ssa Maria De Bartolomeis.
In premessa l’Amministrazione ha rappresentato che il progetto di realizzazione dei due Centri ha subìto una rapida accelerazione perché la struttura destinata a Hot Spot, situata nell’area portuale di Shengjin, verrà consegnata alla Polizia di Stato il prossimo 3 giugno. Ha quindi puntualizzato che vi è pertanto la necessità di iniziare con le attività di vigilanza e che per tali compiti saranno inizialmente impiegati 20 operatori suddivisi in turnazione h24 c.d. in quarta, individuati a rotazione fra il personale dei Reparti Mobili.
L’Amministrazione ha poi aggiunto che l’area in questione, come pure quella del CPR in costruzione a Gjader, costituisce territorio italiano e pertanto sottoposto alla giurisdizione del nostro Paese, mentre la vigilanza esterna ai Centri sarà di competenza delle autorità albanesi.
In merito alle modalità di effettuazione delle attività operative ed ai vincoli giuridici correlati alle varie fasi del servizio, sono in fase di predisposizione appositi accordi bilaterali e l’indennità attribuita al personale di Polizia inviato per i predetti servizi è la missione internazionale pari a 100€ al giorno con vitto e alloggio a carico dell’Amministrazione. La durata di ogni aggregazione sarà di circa 30 giorni.
Dal prossimo 7 luglio, ha concluso l’Amministrazione, dovrebbe essere consegnato alla Polizia di Stato anche il sito di Gjader dove sta sorgendo il CPR e quindi gli operatori impegnati saranno circa 300 di cui 176 della Polizia di Stato (70 dei Reparti Mobili e gli altri degli Uffici Immigrazione, Polizia Scientifica, DAC e P.G.).
La Federazione COISP MOSAP ha rappresentato la necessità di garantire una adeguata formazione al personale inviato in missione, al quale dovranno anche essere dettagliate le modalità e le possibilità d’intervento operativo in considerazione del particolare contesto in cui saranno chiamati a svolgere il servizio, nonché ha chiesto che siano disposte le massime tutele per i nostri Colleghi.
La Federazione COISP MOSAP ha inoltre richiesto di valutare durate delle missioni non siano superiori a 20 giorni in modo da rendere meno pesante il particolare impegno operativo richiesto ai colleghi impegnati nei citati servizi.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione ha assicurato che ci saranno ulteriori incontri con le OO.SS. per chiarire meglio i vari aspetti, soprattutto dopo che sono stati sottoscritti gli accordi bilaterali con il Governo Albanese.

Roma, 27 maggio 2024

La Segreteria Nazionale della Federazione COISP MOSAP

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