Roma, 03 maggio 2022
SPETT.LE COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI c.a. Signor Presidente, Senatore Alberto BARACHINI
Gent.mo Presidente,
il programma televisivo “Ore 14”, che va in onda su Rai 2 alle ore 14:00, è tra quelli maggiormente seguiti in questo Paese, anche per le tematiche affrontate.
Quanto tuttavia agli ospiti, a coloro che dovrebbero contribuire ad elevare la discussione, è di tutta evidenza che andrebbe fatta una maggiore attenzione.
Ci riferiamo specificatamente alla puntata andata in onda nella giornata di ieri 2 maggio, durante la quale si è discusso anche ed in particolare dell’uccisione della povera Alice Scagni ad opera del fratello e che ha visto tra gli ospiti il signor Angelo Maria Perrino, direttore di affaritaliani.it.
Ora, se da una parte, comprensibilmente, i vari ospiti non hanno mancato di interrogarsi su come sia potuto accadere che l’omicida non avesse ricevuto giuste attenzioni da parte delle Autorità in considerazione di asserite pregresse denunce e fatti, della cui esistenza di certo si farà chiarezza, d’altra parte il signor Angelo Maria Perrino se n’è uscito con frasi altamente offensive nei confronti di tutti coloro che indossano una divisa (nello specifico Poliziotti e Carabinieri) e che ogni giorno si adoperano per la Sicurezza di tutti, con assoluta abnegazione e professionalità.
Riportiamo testualmente le affermazioni del predetto il quale ad un certo punto della trasmissione, che ancora lo aveva visto ospite silenzioso, ha inteso fare “una osservazione procedurale … e cioè, sul tavolo del magistrato arriva il rapporto perché il magistrato si muove su una notizia criminis. Questi rapporti arrivano dai carabinieri e dalla polizia. Bene, voi pensate che un carabiniere o un poliziotto siano abbiamo la cultura sufficiente per ben interpretare una vicenda come questa e ben trascriverla su un foglio di carta e mandarla al magistrato il quale possa poi decidere sulla base di un quadro articolato e complesso? Assolutamente no. Chiunque ha fatto una denuncia sa che i poliziotti e i carabinieri scrivono ancora con un dito”
Ebbene, la gratuità di queste affermazioni farneticanti, dal contenuto infondato e altamente lesivo dell’immagine di ogni singolo Poliziotto e Carabiniere e delle rispettive Amministrazioni, non rende onore al servizio pubblico televisivo.
Chiediamo quindi la Preg.ma S.V., Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, di valutare opportune iniziative affinché nei programmi messi in onda dal servizio pubblico televisivo siano offesi e denigrati gli Uomini e le Donne della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia che servono i Cittadini e le Istituzioni del nostro amato Paese.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese