COISP, dispositivi di protezione individuale da utilizzare negli impieghi di Ordine Pubblico. Richiesta intervento

1343

Prot. 1451/12 S.N.

Roma, 17 dicembre 2012

MINISTERO DELL'INTERNO

UFFICIO AMMINISTRAZIONE GENERALE

DIPARTIMENTO DELLA P.S.

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

00184 ROMA

OGGETTO: Personale della Polizia di Stato – Dispositivi di protezione individuale da utilizzare negli impieghi di Ordine Pubblico. Richiesta chiarimenti ed intervento.

Durante lo svolgimento di servizi di ordine pubblico il personale della Polizia di Stato impiegato si trova ad operare nelle medesime condizioni, sia esso appartenente alla forza territoriale che ai Reparti Mobili: solo questi ultimi Operatori però, sono qualificati e minimamente equipaggiati per fronteggiare le sempre più frequenti situazioni di grave criticità che ormai si ripetono quotidianamente in ogni angolo del Paese.

Da tempo si constata che il numero dei feriti in conseguenza di incidenti durante le manifestazioni aumenta in modo esponenziale a causa della mancanza di equipaggiamento adeguato (protezioni al corpo e spesso anche per la mancanza di caschi e maschere antigas) oltre che di un addestramento sistematico volto a diminuire i rischi per l'incolumità fisica degli Operatori.

Durante la recente audizione dinanzi la Prima Commissione Affari Costituzionali nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure da adottare per prevenire e contrastare tali fenomeni., il rappresentante del Cocer dei Carabinieri ha avuto modo di sottolineare positivamente le scelte operate dal Comando Generale dell'Arma su questo fronte, adducendo proprio l'ammodernamento dei sistemi di protezione individuale quale causa del minore numero di feriti e l'attenuazione dell'intensità dei traumi riportati dal personale. Di converso, durante la medesima audizione, le rappresentanze sindacali della Polizia di Stato, hanno sottolineato proprio il numero crescente dei feriti tra i sempre più numerosi colleghi impiegati nei servizi di ordine pubblico.

Le (non) scelte operate dal Dipartimento, obbligano a dover rappresentare non solo l'assenza di ammodernamento dei mezzi necessari all'espletamento dei servizi di ordine pubblico, ma anche la semplice sostituzione del materiale da O.P. ormai tanto usurato da risultare pericoloso per gli Operatori stessi.

Il più banale degli esempi risulta essere l'antigienicità dell'utilizzo promiscuo di caschi Ubot per i quali non viene in alcun modo prevista in sede di fornitura degli stessi la possibilità della semplice sostituzione della calottina interna, allorquando la stessa si deteriori fino allo sfaldamento completo.

Altro esempio è l'uso di scudi da O.P., i cui materiali di composizione sono giunti alla cristallizzazione tanto da rendere quasi certa la rottura degli stessi al contatto con lancio di pietre e/o l’espulsione di schegge e frammenti che vanno a incidere sulla sicurezza dell’Operatore. Tutto ciò, a dire dei tecnici dell’Amministrazione già nell'ottobre del 2011, sarebbe dovuto all’usura del tempo per cui tutti gli scudi sarebbero da sostituire.

Queste situazioni sono ancora più scandalose perché fanno trasparire l'assenza di una qualsivoglia responsabilità finale di chi non si adopera nemmeno per fornire anche una semplice calottina da inserire nel casco Ubot, esponendo gli Operatori stessi ad inutili rischi sul fronte igienico sanitario.

Il Coisp non intende accettare passivamente questo atteggiamento di assoluto menefreghismo nei confronti dei poliziotti italiani, soprattutto perché appare ancora più evidente che le altre Forze di Polizia ordinarie non soffrono di uguale atteggiamento, pur rispondendo a medesime esigenze operative e con risorse economiche che soffrono di altrettanti tagli allerisorse economiche.

La scelta che appare obbligata, dinanzi alla pericolosità degli strumenti lavorativi posti a disposizione, è quella del non utilizzo e la conseguente assunzione di responsabilità dei Dirigenti i servizi di ordine pubblico che ne impongano l'uso.

Il Coisp chiede con estrema fermezza a codesto Ufficio per le Relazioni Sindacali che vengano rese note a questa O.S. quale sia lo stato dei materiali da O.P. in dotazione di reparto, attualmente utilizzati o giacenti presso le Questure e gli Uffici territoriali, chiedendo l'immediato ritiro di tutto quel materiale ritenuto non più utilizzabile in quanto usurato o pericoloso.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here