Trieste – Buoni pasto non consegnati perché la Prefettura ha chiesto indicazioni al Dipartimento … sebbene c’è una circolare del Capo della Polizia che è ben più che chiara sull’argomento

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Buoni pasto
Buoni pasto

Roma, 4 ottobre 2019

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

OGGETTO: Trieste – Buoni pasto non consegnati perché la Prefettura ha chiesto indicazioni al Dipartimento … sebbene c’è una circolare del Capo della Polizia che è ben più che chiara
sull’argomento.

In questi ultimi due anni, grazie alle costanti sollecitazioni di questa O.S. COISP, si è finalmente giunti all’emanazione di alcune circolari che hanno fatto chiarezza su non poche questioni attinenti alle mense obbligatorie di servizio ed al servizio sostitutivo di mensa, vale a dire le convenzioni con esercizi privati di ristorazione e l’attribuzione del buono pasto.
La circolare del Capo della Polizia del 16 gennaio scorso, in particolare, è stata come una scure che ha messo fine a qualche decennio di incertezze e disparità di trattamento.
La stessa, per quanto qui riguarda, così come continuamente chiesto dal COISP, ha dettato legge sul fatto
– che deve essere «assicurata al personale l’erogazione del “buono pasto giornaliero” (ticket), ai sensi della vigente normativa, quale forma sostitutiva di vettovagliamento alternativa al pasto erogato attraverso le convenzioni già stipulate con esercizi privati di ristorazione, qualora sia stato verificato che le stesse non consentano la fruizione di un pasto completo»,
– che «analoga possibilità di erogazione del buono pasto (ticket) sussiste anche qualora nella sede di servizio sia presente una struttura di mensa alla quale non risulti oggettivamente possibile accedere per i richiamati motivi logistici o di servizio, e non risulti possibile stipulare convenzioni con esercizi privati di ristorazione»,
– che «Il predetto buono pasto (ticket) può essere, altresì, erogato nel caso in cui gli orari di chiusura della mensa non consentono al personale, in relazione all’orario di servizio svolto di fruire della mensa medesima, compreso il caso in cui il dipendente potrebbe fruire del “sacchetto viveri”, a meno che il dipendente stesso non lo richieda espressamente».

Ebbene, a distanza di otto mesi dalla data di applicazione della predetta circolare (1.2.2019), è assolutamente inaccettabile ciò che accade presso gli Uffici di Polizia della provincia di Trieste, ove innumerevoli colleghi, che per ragioni di servizio non hanno potuto fruire delle mense di servizio ivi presenti, si vedono negata la giusta consegna dei buoni pasto (ticket) a causa del fatto che – lo dichiara la Questura di Trieste in risposta ad intervento della Segreteria Provinciale del COISP (note allegate) – «la locale Prefettura è in attesa di ricevere dalla Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria alcune indicazioni in merito».
Otto mesi di inosservanza di una circolare del Signor Capo della Polizia … otto mesi che hanno portato i Poliziotti di Trieste ad accumulare un notevole credito nei confronti dell’Amministrazione, in alcuni casi anche superiore a 500 euro di buoni pasto.
Ora, se da una parte rimettiamo a codesto Ufficio la valutazione se sia il caso di far sapere al Signor Capo della Polizia il fatto che una sua direttiva, che ha emanato perché ha voluto garantire il benessere ed i diritti dei suoi uomini, sia stata così pesantemente ignorata, dall’altra richiediamo con forza a codesto stesso Ufficio un
deciso intervento volto a far cessare la suesposta condotta, assicurando ai Poliziotti della provincia di Trieste l’immediata consegna dei buoni pasto di cui hanno avuto diritto in questo otto mesi e di quelli di cui, per ragioni di servizio, avranno diritto in futuro.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

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