Reparti Mobili di Torino e Padova. I diritti, la dignità, l’incolumità dei Poliziotti devono essere tutelati e salvaguardati in primis dall’Amministrazione

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Roma, 18 febbraio 2019

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: Reparti Mobili di Torino e Padova. I diritti, la dignità, l’incolumità dei Poliziotti devono essere tutelati e salvaguardati in primis dall’Amministrazione – I diritti e le prerogative sindacali non possono essere calpestati

Preg.mo Direttore,
il vigente ANQ, al fine di impedire il reiterarsi delle stravaganti interpretazioni che pretendevano di escludere i servizi di ordine pubblico da qualsivoglia regolamentazione circa gli orari di lavoro e gli obblighi nei confronti del Sindacato, ha chiarito in modo intellegibile a chiunque, che “Per i servizi di ordine e sicurezza pubblica … si applicano i turni stabiliti dagli articoli 8 e 9 del presente Accordo, con la possibilità, nel caso sia necessario assicurare particolari situazioni di servizio, di anticipare o posticipare di un’ora l’inizio dei predetti turni” (art. 7, co. 5, ANQ).
Beh, è di tutta evidenza l’intenzione di molti di continuare ad infischiarsene delle norme e ancor più della salute del personale che presta servizio presso i Reparti Mobili, convinti che tali Poliziotti possano essere bistrattati oltremodo e la loro stessa incolumità messa pacificamente a rischio … anche solo per garantire all’Amministrazione il risparmio di pochi euro.
Siamo a Torino, presso il V Reparto Mobile.
Lo scorso 7 febbraio personale di tale Reparto è stato impiegato in servizio di ordine pubblico con turno 04:30/10:30 e adunata alle ore 03:20; il 13 febbraio è stato disposto un servizio di ordine pubblico con turno 12.00/18.00 e adunata alle ore 10:30; il 14 febbraio è stato disposto un servizio di ordine pubblico con turno 12.00/18.00 e adunata alle ore 10:30.
Essendo che tali orari NON rientrano né tra quelli previsti dai menzionati art.. 8 e 9 dell’ANQ né tra quelli “in deroga” concordati con le OO.SS., l’Amministrazione avrebbe dovuto assicurarsi ulteriori “previe intese” con il Sindacato ai sensi dell’art. 7, co. 6, dell’ANQ, oppure informare preventivamente le OO.SS. ai sensi dell’art.7, co. 7, del ridetto Accordo … ma nulla di ciò veniva fatto, evidenziandosi in tal modo una chiara ed inaccettabile volontà di negare il ruolo e le prerogative del Sindacato.
Per i servizi del 13 e 14 febbraio, inoltre, l’Amministrazione NULLA prevedeva in ordine alla
consumazione dei pasti da parte del personale interessato, con ciò dimostrando un assoluto disinteresse verso i loro diritti e la loro salute.
Siamo poi a Padova, presso il II Reparto Mobile.
Lo scorso 16 febbraio personale di tale Reparto è stato impiegato in servizio di ordine pubblico a Bergamo (200 km di viaggio) per l’incontro di calcio Atalanta-Milan. Il servizio, iniziato alle ore 13:00 si è concluso, com’era ampiamente prevedibile, visto anche che la partita aveva inizio alle 20:30, con il rientro a Padova alle ore 02.00 del successivo giorno 17.
Il medesimo giorno 17 la quasi totalità dei colleghi già impiegati a Bergamo, per 13 ore
continuative e fino alle 2 di notte, è stata comandata in altri servizi di ordine pubblico a Milano (300 km di viaggio), con adunata alle ore 11:00, e a Piacenza (200 km di viaggio), con adunata alle ore 12:00.
Poiché tali ultimi servizi non si sono certo resi necessari dopo le 02:00 di tale giorno,
un’Amministrazione vicina ai diritti e attenta all’incolumità del proprio personale avrebbe pianificato che al termine del servizio a Bergamo il predetto personale del Reparto Mobile di Padova rimanesse presso detta città a dormire … ma ovviamente così non è stato.
Si è preferito far affrontare un viaggio di 200 km per tornare a Padova, nel cuore della notte, dopo 11 ore di servizio, senza tenere in minimo conto il rischio per gli autisti di un colpo di sonno o anche di un semplice ritardo nei riflessi causato dalla stanchezza.
Si è preferito fare tornare indietro i colleghi per poi farli ripartire da Padova il giorno successivo, ripercorrendo quella medesima tratta di strada fino a Bergamo e poi altri 100 km per Milano o altri 80 km per Piacenza.
Il tutto per risparmiare pochi euro? Questo è il valore della vita dei Poliziotti??
Preg.mo Direttore, La prego di intervenire con fermezza su tali situazioni. Se qualcuno pensa di poter trattare i Poliziotti come carne da macello sta sbagliando di grosso. I diritti, la dignità, l’incolumità dei Poliziotti devono essere tutelati e salvaguardati in primis dall’Amministrazione.
Le allego gli interventi posti in essere dalle nostre Segreterie Provinciali di Padova e Torino
sulle questioni sopra descritte. Vorrà anche sollecitare un’immediata risposta da parte dei dirigenti del II e V Reparto Mobile cui sono indirizzati.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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