XII Reparto Mobile di Reggio Calabria È necessario un urgentissimo intervento

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Roma, 4 giugno 2020

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE PER LA POLIZIA STRADALE, FERROVIARIA,
DELLE COMUNICAZIONI E PER I REPARTI SPECIALI DELLA POLIZIA DI STATO
c.a. Signor Direttore Centrale, Dirigente Generale P.S. Armando Forgione

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: XII Reparto Mobile di Reggio Calabria – È necessario un urgentissimo intervento

Preg.mo Signor Direttore Centrale,
in questi ultimi due anni il COISP è stato costretto ad intervenire più volte, sia a livello locale che presso l’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento, al fine di riuscire a ricondurre l’attività posta in essere dalla dirigenza del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria verso una maggiore
attenzione dei diritti e delle funzioni del personale in servizio presso detto Reparto nonché delle norme vigenti che regolano il rapporto di lavoro dei Poliziotti.
Per esemplificare:
– abbiamo denunciato un impiego del personale appartenente al ruolo dei sovrintendenti che era dequalificante rispetto alle funzioni di tale ruolo dettate dall’art. 24-ter del DPR 335/1982 in quanto venivano comandati a svolgere mansioni di mero operatore dell’unità operativa di base del Reparto, la squadra, quando tale compito avrebbe dovuto essere assolto in via esclusiva da personale del ruolo degli agenti ed assistenti salvo eventuale volontarietà da parte di qualche sovrintendente;
– abbiamo denunciato la pretesa di affidare la direzione di una squadra a personale del ruolo degli ispettori (addirittura delle qualifiche apicali), puntualizzando che tale evenienza poteva essere consentita a quelle sole situazioni emergenziali che vedevano l’indisponibilità di personale del ruolo dei sovrintendenti o per evitare un eccessivo carico di lavoro nei riguardi di questi ultimi;
– abbiamo denunciato il fatto che i servizi di ordine pubblico fuori sede “di lunga durata” (quelli maggiormente gratificanti sotto l’aspetto economico) erano divenuti appannaggio di soli 10 colleghi dei 90 normalmente impiegati nei servizi c.d. gestionali;
– abbiamo denunciato l’impiego di un solo autista in servizi fuori sede che avevano necessitato anche di 13 ore continuative di guida, l’aver obbligato autisti ad una sosta notturna di sole 4 ore su 24 ore di servizio oppure 16 ore continuative tra servizio e guida del veicolo;
– abbiamo denunciato l’utilizzo di taluni veicoli, destinati al trasporto delle squadre e dei contingenti del Reparto, i cui portelloni laterali erano bloccati oppure si aprivano durante il viaggio, l’aria condizionata non funzionava, vi entrava acqua quando pioveva, i lampeggianti non funzionavano,
etc. etc.;
abbiamo denunciato l’impiego, in servizio fuori sede, con orario 08:00-14:00, di personale che la sera prima era comandato in servizi il cui termine era stato “previsto” per le ore 02:00, così quindi disponendo appena 6 ore di pausa tra un servizio e quello successivo … e anche di altro servizio disposto appena 5 ore dal termine di quello precedente … mentre circa 130 colleghi erano comandati di riposo settimanale…
… e innumerevoli altre situazioni, che testimoniavano, tutte quante, quella che è, chiaramente,
una inadeguata capacità gestionale che ha portato alla negazione finanche del più basilare diritto alla
salute.
Il risultato? Se da una parte il dirigente del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria, Primo Dirigente Antonio De Pascale, non ha mai inteso riscontrare le missive e le sollecitazioni della nostra Segreteria Provinciale, l’Ufficio per le Relazioni Sindacali ha risposto agli interventi di questa Segreteria Nazionale in maniera assolutamente poco confacente al ruolo che detto Ufficio dovrebbe avere, limitandosi a riportare le osservazioni che in ordine alle nostre denunce aveva chiesto al citato Reparto, il quale, chiaramente, ha negato l’evidenza dei fatti o le ha riportate a situazioni accidentali quando già nelle nostre missive la mancanza di qualsivoglia contingenza era stata provata in maniera
circostanziata.
La nostra richiesta di una maggiore attenzione nei confronti della stessa incolumità dei Poliziotti del Reparto Mobile di Reggio Calabria, oltre che del rispetto dei loro diritti statuiti dalle norme contrattuali e delle funzioni del ruolo di appartenenza, si è scontrata con l’indifferenza del dirigente
del citato Reparto.
Ebbene, la situazione adesso è divenuta inaccettabile.
I dirigenti sindacali del COISP, come di certo anche quelli delle altre OO.SS., sono pienamente coscienti del fatto che la loro attività, se davvero espletata in maniera corrispondente alle finalità del Sindacato (quello con la “S” maiuscola), può trovare come effetto anche reazioni inappropriate dalla controparte naturale, ovvero l’Amministrazione, quando la stessa è guidata da soggetti che nei fatti sono realmente poco adeguati al ruolo che rivestono.
Ora, tra i soggetti di cui sopra non rientrerà di certo il dirigente del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria, Primo Dirigente Antonio De Pascale, ma il suo persistente tentativo di punire un dipendente, componente della Segreteria Provinciale del COISP e responsabile di questo Sindacato nel citato Reparto ove si registra un costante incremento di adesioni a discapito di qualche altro sindacato, qualche dubbio ce lo fa venire, anche più d’uno, e comunque inizia ad irretirci … e ciò non è cosa buona nemmeno per l’Amministrazione.
Il 30 gennaio 2019, con “riservata amministrativa” recante Prot. E3/9 nr.0001055, il dirigente De Pascale indirizzava una lettera di contestazione di addebiti al nostro collega, dirigente sindacale COISP, addebitandogli una condotta “sussumibile a quanto previsto dall’art. 3, co. 1 nr. 3 e 6 del DPR 737/1981, per il disordine della divisa poiché non ha indossato capi di vestiario facenti parte della stessa e per aver assunto un contegno comunque scorretto verso un superiore gerarchico”.
Il nostro, nelle sue “giustificazioni”, provava che da parte sua non vi era stata alcuna condotta contraria ai suoi obblighi di ufficio, deontologici e quant’altro … ed evidenziava, in buona sostanza, che i fatti così come realmente accaduti avrebbero semmai dovuto portare a rivolgere eventuali attenzioni
disciplinari proprio nei riguardi del “superiore gerarchico” in argomento (quadro sindacale di spicco
di altra O.S.).
Il dott. De Pascale, immaginiamo a gran malincuore, ben tre mesi dopo, il 28 maggio 2020, era obbligato ad archiviare il procedimento disciplinare.
Lo stesso giorno, tuttavia, indirizzava al medesimo dipendente una “riservata personale” con la quale richiamava il predetto a “mantenere per il futuro un comportamento improntato ai canoni di lealtà e correttezza”, avendo rilevato, proprio in quei fatti per i quali l’aveva sottoposto al prima ricordato procedimento disciplinare che aveva dovuto archiviare, una “condotta che non denota un comportamento improntato alla massima correttezza, al senso di responsabilità ed al rispetto verso i diretti Superiori che ogni appartenente alla Polizia di Stato è tenuto a tenere”.
Preg.mo Direttore Centrale, non ci sono due Antonio De Pascale ma è sempre lo stesso soggetto che assolve un dipendente dalle accuse che egli stesso gli aveva fatto … e tre minuti dopo lo richiama a non porre in essere più quelle condotte da cui l’aveva assolto e che quindi erano inesistenti. Già questo dovrebbe palesare quanto ci sia da preoccuparsi.
Ma andiamo avanti.
Non riuscito il primo tentativo di procurare un ingiusto danno al nostro dirigente sindacale, o forse riuscito (la grave quanto assurda incongruenza di cui sopra, oltre a destare preoccupazione, meriterebbe chiarimenti anche nell’interesse dello stato di servizio del nostro collega … e non solo), lo scorso 22 maggio il dirigente del XII Reparto Mobile è tornato alla carica.
Altro procedimento disciplinare a carico del nostro sindacalista e altra paradossale contestazione di addebiti.
Per farla corta, in questo caso, il collega è incolpato di aver posto in essere una condotta, in data 6 maggio u.s., che avrebbe messo “a repentaglio l’incolumità della salute” di altro poliziotto, avendo disposto a questo di effettuare una perquisizione senza gli adeguati dispositivi di protezione individuale… ma il nostro dirigente sindacale è anche incolpato di avere anche “minacciato” che il giorno successivo, nell’ipotesi di una persistente mancanza dei D.P.I., avrebbe avuto difficoltà a fare svolgere
eventuale analoga attività.
Ti punisco per aver messo a rischio la salute del personale e ti punisco perché hai “minacciato” che in futuro non farai più correre tale rischio.
Non è uno scherzo ma è proprio il contenuto della contestazione di addebiti disciplinari redatta dal Primo Dirigente Antonio De Pascale nei confronti del nostro quadro sindacale … al quale pure, a pochi giorni dal termine utile per produrre le giustificazioni, si è ben guardato dal consegnare gli atti del procedimento, sebbene gli erano stati prontamente richiesti.
Ora, Signor Direttore Centrale, il nostro dirigente sindacale avrà modo di giustificare la propria condotta e salvaguardarsi anche da tale procedimento disciplinare, come anche da altro che – corre voce
– il dirigente del Reparto Mobile di Reggio Calabria avrebbe già pronto da fargli notificare.
Le rappresentiamo però, in maniera assolutamente rispettosa come è sempre stato improntato il nostro agire nei Suoi riguardi, che questo modo di gestire l’Amministrazione, individuando un “nemico” e cercando di continuo di coglierlo in fallo, ci ha bell’è stancato.
Riteniamo che il dott. De Pascale debba rispondere ai comunicati di denuncia fatti dal COISP nei riguardi della sua gestione del XII Reparto Mobile, conformando la sua azione al rispetto delle norme e dei diritti dei Poliziotti. La Sua azione vendicativa contro il nostro massimo rappresentante sindacale nel Reparto è indecorosa, come anche le sue reprimente verbali a taluni funzionari che ha visto colloquiare con il citato nostro sindacalista.
Ci rimettiamo comunque a Lei, certi che saprà dare il giusto peso a quanto sopra rappresentato e porvi fine nel primario interesse della stessa Amministrazione.

In attesa di cortese urgente riscontro, si inviano i più cordiali saluti.
Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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