VIMINALE: SFOGO MANGANELLI, ‘NON SONO UN IMBROGLIONE’ (ANSA)

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ANSA/ VIMINALE: SFOGO MANGANELLI, 'NON SONO UN IMBROGLIONE' 'PER CERCARE CORVO GUARDARE AD AZIENDE CHE HANNO PERSO APPALTI' (ANSA) – ROMA, 6 NOV – ''Non sono un imbroglione''. Il capo della polizia, Antonio Manganelli, da giorni nel mirino dopo il dossier anonimo sui presunti appalti illeciti al Viminale, si sfoga e – incassata ieri la fiducia del ministro Cancellieri – si toglie qualche sassolino dalla scarpa: per smascherare il 'corvo', suggerisce, bisogna guardare verso le aziende rimaste fuori dalle ricche gare per gli acquisti tecnologici del ministero. Da sabato scorso ad oggi, e' sempre l'hotel di Roma che ospita l'81/a Assemblea generale dell'Interpol, il palcoscenico per le esternazioni sui veleni propalati dall'anonimo che stanno mettendo sotto pressione i vertici della polizia italiana. ''Forse – attacca Manganelli – ci sara' un capo della Polizia piu' bravo di me, piu' adatto di me, ma nessuno potra' dire che io sono un imbroglione: da 38 anni faccio questo lavoro e non ho mai sentito cose del genere e di questo sono contento. Fin da ragazzo – ricorda – avevo una sola fissazione nella vita, quella di fare l'investigatore, il mio obiettivo l'ho raggiunto e sono felice, ma noi non siamo formati per essere esperti manager nel campo della contabilita', io quando andavo a scuola non ero bravo in matematica, siamo modesti artigiani in questo campo, mentre siamo bravi in altro''. I poliziotti, e' dunque la tesi del prefetto, eccellono nelle indagini e nella cattura dei criminali, ma quando hanno a che fare con appalti e fondi da assegnare possono sorgere dei problemi. Questo non significa che il suo vicario Nicola Izzo – indicato dal corvo come il 'puparo' che indirizzava gli appalti verso 4 aziende 'amiche' – abbia commesso atti illeciti o sia un vice dimezzato dopo aver rassegnato le dimissioni, poi respinte dal ministro. Anzi, su tutti gli atti ''e' stato chiesto a suo tempo il parere dell'Avvocatura generale dello Stato e degli organi giudiziari preposti: nessuna sceltae' stata fatta senza il conforto del pronunciamento di tutti gli organi che dovevano pronunciarsi''. Forse il problema e' che in un mondo come quello delle aziende tecnologiche che si fanno concorrenza spietata per conquistare gli appalti milionari del ministero, Izzo, sottolinea Manganelli, ''non e' molto amato. Se ci sono in campo 20 aziende e solo una viene accontentata, 19 sono deluse e siccome parliamo di soldi consistenti e' facile che ci siano reazioni negative''. Come quella di mettere in circolazione un dossier velenoso. Comunque, il capo della polizia esclude che ci siano lotte interne al Dipartimento di Pubblica sicurezza ed invita alla compattezza quella che chiama ''la mia squadra'', i cui uomini sono stati scelti ''proprio per le loro qualita' umane prima che professionali. Tutti devono rimanere sereni e fare quello che facevano, meglio di prima. Se poi la strada conduce non al rafforzamento della vecchia squadra, ma ad un suo dimezzamento, si prenderanno altre decisioni. Per ora parliamo di una lettera anonima''. Gia tre mesi e mezzo fa, ricorda Manganelli, ''abbiamo avviato un'indagine interna sulle presunte irregolarita' negli appalti, i fatti sono sotto la lente d'ingrandimento''. Sabato scorso il prefetto aveva invece negato che ci fosse un'inchiesta interna, poi ammessa dal ministro Cancellieri ieri. Ci sono nello stesso tempo le procure di Napoli e Roma che indagano. Ieri nella Capitale e' stato sentito Izzo. La squadra mobile romana e' stata incaricata dalla Procura di fare luce sul corvo e verificare se, prendendo spunto dallo scritto (il quale non costituisce 'notitia criminis'), sia possibile individuare una notizia di reato. Il procuratore Giuseppe Pignatone, l'aggiunto Francesco Caporale ed il sostituto Roberto Felici hanno intanto preso contatti con i colleghi di Napoli titolari di un'indagine sulla regolarita' dell'appalto per la realizzazione di un sistema di sicurezza elettronico. Prossimamente potrebbe essere sentito anche Giuseppe Maddalena, ex responsabile dell'Ufficio Logistico del Dipartimento di pubblica sicurezza ed indicato come 'complice' di Izzo dall'anonimo. (ANSA). NE 06-NOV-12 18:57 NNN

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