Unità Operative di Primo Intervento – Il Dipartimento della P.S. deve rispettare gli impegni assunti

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Roma, 22 marzo 2019

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: Unità Operative di Primo Intervento – Il Dipartimento della P.S. deve rispettare
gli impegni assunti nei confronti del personale impiegato in un settore strategico nella lotta al terrorismo ed alle attività criminali di particolare rilevanza.

Preg.mo Direttore,
il 29 maggio dello scorso anno, a seguito di richiesta dal COISP, si è tenuta presso il Dipartimento una riunione volta a discutere dei contenuti della scheda informativa, trasmessa dall’Amministrazione alle OO.SS. con nota del 4.5.2018, relativa alla Istituzione delle Unità Operative di Primo Intervento (UOPI), ovvero alla volontà dell’Amministrazione di collocare le UOPI allora presenti presso gli U.P.G. e S.P. delle Questure delle principali città italiane, nell’ambito dei Reparti Prevenzione Crimine e Unità distaccate ed alle dirette dipendenze della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nonché di collocare le UOPI presenti negli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino nell’ambito degli Uffici di Polizia di Frontiera, operando in questo caso alle dipendenze della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere.

Detta riunione fu presieduta dal Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie, Prefetto Luigi
Savina, coadiuvato dall’allora Direttore Centrale Anticrimine, Prefetto Vittorio Rizzi, dal Direttore Centrale per l’Immigrazione, Prefetto Massimo Bontempi, dal Direttore del Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti della Direzione Centrale per le Risorse Umane, Dr.ssa Tiziana Terribile e dalla S.V. Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali.

Il COISP, nel proprio intervento, rimarcò le proprie perplessità, già formalmente espresse
in precedenza, circa detta pretesa di far dipendere parte delle UOPI dalla Direzione Centrale
Anticrimine e altre dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere,
ritenendo che ciò potrebbe essere causa di difformi modalità gestionali e formative tra le due Direzioni in caso di intervento operativo, invece di una rapida e sinergica unità di intenti sin dal primo momento … e auspicò una dipendenza delle predette UOPI da una unica Direzione Centrale.

Pretese comunque, tra le molteplici richieste avanzate a tutela dei diritti dei Poliziotti
delle UOPI, che il passaggio delle predette Unità Operative nell’ambito dei Reparti Prevenzione Crimine non comportasse alcuna interruzione degli istituti di cui il personale fruiva (straordinario programmato, reperibilità, etc..) e che nulla venisse modificato nella gestione funzionale ed amministrativa nonché in merito alle modalità di addestramento.

Al riguardo riceveva ampie assicurazioni.

Ebbene, già in data 6.11.2018 (nota recante prot. 1111/18 S.N.) questa O.S. si trovava costretta a denunciare al Suo Ufficio che, nei fatti, le garanzie fornite nel corso della riunione in argomento non si erano trasformate in atti concreti, visto che al personale delle UOPI, ormai transitate alle dipendenze dei Reparti Prevenzione Crimine, era di fatto negata la possibilità di effettuare straordinario programmato, di aderire all’istituto della reperibilità e la possibilità di addestrarsi con le medesime modalità attuate in precedenza, ovvero nell’ambito dell’orario lavorativo, al fine di garantire la dovuta preparazione, anche atletica, necessaria all’adempimento dei particolari compiti affidati.

Detta denuncia veniva rimarcata in data 3.12.2018 (nota recante prot. 1238/18 S.N.), con la quale pure venivano evidenziate ulteriori problematiche emerse a seguito della citata immissione delle UOPI nei RPC, quali anche il mancato riconoscimento dell’indennità prevista a compensare i cambi turno.

Beh, ci saremmo aspettati un pronto intervento, vista anche la delicatezza dei compiti svolti
dalle UOPI e dell’importanza che le stesse rivestono nella prevenzione e contrasto al terrorismo e alle attività criminali di particolare rilevanza ma purtroppo non è stato cosi ed il personale impiegato nelle predette Unità è ancora costretto a subire questa approssimativa gestione.

Il COISP non può accettare che ciò accada.

In considerazione di quanto evidenziato, è improcrastinabile un Suo urgente intervento presso le competenti articolazioni del Dipartimento, al fine di porre immediato rimedio alle negazioni dei diritti sopra esposti, peraltro indispensabili per la piena efficienza delle menzionate UOPI.

In attesa di cortese urgentissimo riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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