Scuola Allievi Agenti di Trieste, una gestione che si distingue per mancanza di equilibrio ed equidistanza

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Roma, 15 febbraio 2022

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto Giannini

OGGETTO: Scuola Allievi Agenti di Trieste, una gestione che si distingue per mancanza di
equilibrio ed equidistanza.

Preg.mo Signor Capo della Polizia,
è ancora in atto la “fase residenziale” del 215° corso di formazione per Allievi Agenti presso varie Scuole e Istituti della Polizia di Stato, tra cui quella per Allievi Agenti di Trieste con 248 frequentatori.

A partire dal 28 di febbraio avrà inizio la “fase residenziale” del 216° corso e la predetta Scuola pare non verrà impegnata. Lo sarà comunque di certo nei corsi successivi … ma la modalità di gestione della stessa deve profondamente cambiare da subito, atteso che sinora è stata caratterizzata da vessazioni ed un inaccettabile disinteresse gestionale.
I disagi sofferti dagli Allievi Agenti sono stati difatti molteplici e di assoluta gravità.

Numerosi locali riservati agli Allievi versano in uno stato di incuria e abbandono. Si registra il cedimento di alcuni pannelli del controsoffitto dei bagni con conseguente caduta dei detriti all’interno dei piatti doccia e pareti ricoperte da muffa. Ancora all’interno dei bagni vi sono infissi rotti e sistemati in maniera posticcia con delle viti che ne impediscono l’apertura per l’aerazione dei locali, nonché la fuoriuscita costante e ininterrotta di acqua dagli scarichi dei sanitari. Vi sono pure perdite dai tubi dell’impianto di riscaldamento con infiltrazioni d’acqua che determinano il distacco della pittura dai muri.

Si potrebbe continuare così per ore, ma quello che lascia maggiormente basiti è che si continui incessantemente a scaricare tutto ciò sulle spalle di ragazzi, i giovani corsisti, che anche mentre si sono trovati in quarantena nei propri alloggi sono stati costretti il più delle volte a consumare dei pasti freddi su una sedia in quanto sprovvisti di ulteriore appoggio.
Per non parlare di lenzuola e asciugamani, … cambiati ogni 15 giorni e spesso restituiti stropicciati, strappati, sporchi e di cattivo odore.
Insomma, una gestione che fa davvero acqua da tutte le parti.

Ma non solo …
Nonostante gli Allievi Agenti sono stati e sono costretti a sopportare tutto quanto sopra specificato, testimonianza di una noncuranza inaccettabile, la gestione della Scuola Allievi Agenti di Trieste si è caratterizzata anche per l’aver instaurato un clima punitivo, figlio di una antiquata militarità post riforma, tossico per certi aspetti. Un approccio poco attento a rendere i futuri Poliziotti più pronti alle responsabilità che dovranno affrontare, con sanzioni disciplinari spesso connesse al susseguirsi di disposizioni contraddittorie ed illogiche, oltre ad essere anacronistiche e fuori luogo, affatto conciliante con tutte le criticità sopra esposte e indifferente delle costanti dimostrazioni, date dagli Allievi, di una capacità empatica di relazione e di solidarietà evidenziatasi anche nella disponibilità a portare e servire i pasti, nelle stanze, ai soggetti in quarantena, … sensibilità che non è stata affatto considerata.

A tutto questo aggiungiamo un’altra questione che qualora riscontrata meriterebbe approfondimenti in ben altre sedi. Ci riferiamo a numerose segnalazioni che riguardano lo svolgimento delle tre prove teoriche di esame ed i cui contenuti, stante a quanto appreso, sembrerebbe siano stati divulgati nei giorni immediatamente precedenti alle date in cui poi sono state sostenute le prove, con un chiaro vantaggio per qualcuno.

Quanto accaduto presso la S.A.A. di Trieste merita, a parere del COISP, un approfondito accertamento della verità, come altrettanto merita di essere segnalato il ruolo dell’Ispettorato Scuole che appare preda di una confusione gestionale mai vista prima, frutto di un pervicace timore di assumersi le dovute responsabilità nel fornire indicazioni e direttive affinché i fatti stigmatizzati ed altri ancora che rappresenteremo in successive segnalazioni non debbano avvenire.

Tutto ciò premesso, consapevoli della Sua indiscussa attenzione verso il benessere del personale, Le chiediamo di valutare ogni possibile intervento affinché siano affrontate e risolte le citate innumerevoli problematiche.
Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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