RIORDINO DELLE CARRIERE. COISP: NELLA LEGGE-DELEGA NON C’È NULLA CHE POSSA FAR ENTUSIASMARE!

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RIORDINO DELLE CARRIERE

NELLA LEGGE-DELEGA PREDISPOSTA DALL’AMMINISTRAZIONE NON C’È NULLA CHE POSSA FAR ENTUSIASMARE!

 

Nella mattinata dello scorso 23 novembre si è tenuta, presso il Dipartimento della P.S.,una quarta riunione del Tavolo di Lavoro che è stato chiamato a predisporre una proposta di riordino dei ruoli del personale della Polizia di Stato.

Alla riunione, questa volta, ha preso parte il Vice Capo Vicario della Polizia di Stato, Prefetto Marangoni. Presenti il Direttore dell'Ufficio per l'Amministrazione Generale Prefetto Tomao, il Direttore dell'Ufficio Relazioni Sindacali dott. De Rosa, il Direttore del Servizio Personale Tecnico Scientifico e Professionale dott. Ianniccari ed il dott. Caliendo delle Risorse Umane.

Due giorni prima di tale incontro l’Amministrazione aveva trasmesso al COISP ed alle altre OO.SS. una nuova bozza di legge-delega che la stessa aveva predisposto – come precisato in apertura della riunione dallo stesso Vice Capo Vicario – dopo aver valutato le osservazioni dei sindacati e sentite anche le Amministrazioni delle altre Forze di polizia e Forze armate.

In realtà, per quanto ci riguarda, ben poco di quanto eccepito e preteso da questa O.S. è stato valutato positivamente dall’Amministrazione che ha invero proseguito con la volontà di ottenere un riordino delle carriere favorevole solo ad alcuni.

Per ciò che concerne il “nuovo ruolo degli agenti, assistenti e sovrintendenti”, possiamo difatti vedere, nella nuova bozza (che si allega), che tale nuovo ruolo dovrà prevedere un numero di qualifiche “non superiore a cinque” (ed è quello che noi abbiamo sempre chiesto) e “un corso di formazione con verifica finale per l’accesso alla qualifica che comporta l’attribuzione della qualità di ufficiale di polizia giudiziaria” (tale pretesa dell’Amministrazione è comprensibile e condivisibile).

Verrebbe introdotto, finalmente, come dal COISP fortemente voluto, il requisito del possesso del diploma di scuola media superiore per l’accesso al citato nuovo ruolo, ma l’Amministrazione vorrebbe provvedervi a far data dal 1° gennaio 2021, negando per ulteriori 9 anni ancora quel doveroso riconoscimento della professionalità dei poliziotti.

Nella fase transitoria sono però previste

                – “procedure semplificate riservate agli assistenti capo, per la copertura degli eventuali posti residuali previsto per ciascuna annualità per l’accesso al ruolo dei sovrintendenti” con ciòtestimoniando l’intenzione dell’Amministrazione di non dare seguito ai concorsi arretrati pervice sovrintendente ma di coprire le carenze nel ruolo favorendo i soli Assistenti Capo(ovviamente i più anziani);

                – “eventuale istituzione di un ruolo ad esaurimento dei sovrintendenti, ovvero di posizioni soprannumerarie, con una consistenza coerente con le contingenti esigenze di funzionalità degli uffici, cui possono accedere gli assistenti capo con una anzianità nella qualifica non inferiore a dieci anni, previo superamento di un apposito corso di formazione”.

Ebbene, il riordino delle carriere che vuole l’Amministrazione e che altri, durante la riunione di cui sopra, ma anche nei propri documenti, hanno giudicato “esaltante”, “un treno da prendere al volo”, non prevede alcuna miglioria economica per gli appartenenti agli attuali ruoli degli Agenti ed Assistenti e dei Sovrintendenti. Gli avanzamenti previsti nella fase transitoria avrebbero luogo con le risorse già previste per coprire le migliaia di posti disponibili nel ruolo dei Sovrintendenti (i concorsi non ancora fatti) e riguarderebbero solo gli Assistenti Capo (ovviamente non tutti); anche il “ruolo ad esaurimento” verrebbe coperto da chi, gli Assistenti Capo con almeno 10 anni nella qualifica, già percepisce uno stipendio tabellare base superiore a quello del Vice Sovrintendente (anche questo avanzamento, pertanto, non costerebbe nulla!).

Per ciò che concerne il “ruolo degli ispettori”, possiamo vedere che lo stesso dovrà prevedere un numero di qualifiche “non inferiore a quattro” (potrebbero quindi anche essere 5, 8, 10), la “trasformazione in qualifica apicale della denominazione di sostituto commissario” (a riprova della volontà di aumentare il numero di qualifiche dalle attuali 4 almeno a 5 se non di più!) ed una fase transitoria analoga a quella prevista per il precedente ruolo … nonché coerente con la volontà di non spendere soldi nemmeno per questo ruolo.

Nella fase transitoria sono difatti previste

                – “procedure semplificate riservate al personale del ruolo dei sovrintendenti, per la copertura dei posti disponibili…”;

                – “eventuale istituzione di un ruolo ad esaurimento degli ispettori, ovvero di posizioni soprannumerarie, con una consistenza coerente con le contingenti esigenze di funzionalità degli uffici, cui possono accedere i sovrintendenti capo, con una anzianità nella qualifica non inferiore a cinque anni”.

Ebbene, anche in questo caso i riconoscimenti al personale, attuabili nella fase transitoria, sono davvero irrisori, sempre che ve ne saranno, e limitati a pochissimi colleghi.

Non è dato sapere, difatti, quanti saranno i “posti disponibili” (di certo non possiamo pensare alle attuali carenze di organico nel ruolo, visto che le dotazioni organiche verranno tutte riviste) ed i sovrintendenti capo, con una anzianità nella qualifica non inferiore a cinque anni sono oggi davvero pochissimi … sono quei colleghi che erano Assistenti Capo prima del riordino del 1995 e coloro che sono stati promossi per merito straordinario. Per tutti gli altri questa “esaltante” bozza di riordino predisposta dall’Amministrazione, questo “treno” che per alcuni “non va perso”, non prevede alcunché.

Per ciò che concerne il “nuovo ruolo direttivo”, possiamo vedere che tale nuovo ruolo dovrà prevedere un numero di qualifiche “non superiore a quattro”, una procedura di accesso alla qualifica iniziale che – a parere nostro – dovrebbe prevedere una maggiore percentuale per ciò che riguarda il concorso interno rispetto al previsto 50 percento, nonché norme transitorie che vi garantiscono l’immissione ad un numero limitato di Ispettori, comunque solo quelli che oggi rivestono la qualifica di Ispettore Superiore.

Per ciò che concerne il “nuovo ruolo dirigenziale”, come già previsto nella precedenza bozza, vi transiteranno tutti gli attuali appartenente al ruolo dei Commissari. L’Amministrazione insiste inoltre con una “contrattualizzazione attraverso l’istituzione di una autonoma area di contrattazione relativa alle (sole) disposizioni normative ed ai (soli) trattamenti accessori, ferma restando (invece) la disciplina vigente per quanto attiene ai meccanismi di determinazione dei trattamenti fissi e continuativi”, con ciò volendo limitare l’azione del Sindacato e spaccare in due la Polizia di Stato, ancora più di quanto lo sembri adesso: da una parte quelli che per una buona parte dell’Amministrazione sono “operai” … e dall’altra i “manager”!

Ciò premesso, il COISP, nel proprio intervento, ha ribadito le pretese già formulate nei precedenti incontri e formalizzate per iscritto.

Abbiamo sottolineato come in questa bozza di legge-delega di riordino delle carriere non si riescano a cogliere gli obiettivi dell’Amministrazione, oltre a quelli di gratificare i soli attuali Commissari (incentivi su cui concordiamo ma che – abbiamo precisato – non possono limitarsi solo a tale personale ignorando tutti coloro che appartengono agli attuali ruoli degli Agenti ed Assistenti, dei Sovrintendenti e degli Ispettori).

Il COISP ha puntualizzato che non si intravedono in questa bozza di legge-delega quelle spinte motivazionali che dovrebbero caratterizzare un riordino delle carriere del personale della Polizia di Stato, di quegli uomini che prendono 1.400 euro al mese, soldi che – come ha detto finalmente lo stesso Capo della Polizia – “non valgono le pietre della Val di Susa, le gratuite aggressioni allo stadio o i sacrifici che fanno famiglie intere”.

Eppure l’Amministrazione, supportata dall’entusiasmo di alcuni sindacati, sta insistendo con una proposta di riordino che non dà nulla a quei poliziotti che più di tutti sono chiamati a rischiare la pelle nelle varie situazioni di servizio: gli Agenti, gli Assistenti, i Sovrintendenti, gli Ispettori!!!

Si pretende di fare un riordino delle carriere senza soldi (4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013; 119 milioni di euro a decorrere dal 2014)! Un riordino che interesserà il personale di tutte le Forze di polizia e armate …. i cui “nuovi ruoli dirigenziali” assorbiranno senza dubbio quasi tutti quei 119 milioni mentre per gli altri ruoli non ci sarà nulla, se non, e comunque per pochissimi, una qualifica superiore a costo zero ma con responsabilità maggiori!

Ebbene, questa che l’Amministrazione sta portando avanti non è una legge-delega che esalta, non è un treno da non perdere. È l’ennesima fregatura che si vuole propinare ai poliziotti.

La “cornice” disegnata dalla legge-delega non potrà garantire quelle magnificenze che qualche sindacato cerca oggi di vendervi come possibili con i decreti attuativi.

La bozza di legge-delega – quest’ultima bozza ancora più delle precedenti!! – puntualizza la “previsione che l’attuazione dei decreti legislativi avvenga … senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato”, con ciò rendendo lapalissiano a chiunque che non c’è alcun motivo per esaltarsi e per affermareche questo riordino è un “treno da non perdere”!

Un riordino a costo zero non può essere un buon affare!!

Beh, noi il treno vogliamo prenderlo, ma ne vogliamo uno che arrivi alla destinazione che ci interessa: la definizione di un nuovo e più funzionale apparato della nostra Amministrazione, una riorganizzazione che garantisca, anche economicamente e nella fase transitoria, il riconoscimento della professionalità dei poliziotti, la valorizzazione del loro lavoro, il diritto ad una carriera aperta dalla base.

Una bozza di legge-delega che non garantisca quanto sopra non può trovare l’approvazione del COISP!

A conclusione della riunione il COISP ha chiesto all’Amministrazione di fornire la quantificazione dei costi della bozza di riordino dalla stessa predisposta, una quantificazione che vogliamo suddivisa per le Forze di polizia e le Forze armate interessate, nonché per ruoli.

L’Amministrazione non ha risposto …. gli è andato incontro, però, uno dei sindacati “entusiasti”, un sindacato i cui rappresentanti presenti alla riunione sono già saliti sul “treno da non perdere”, e lo ha fatto affermando che non era necessaria alcuna informazione aggiuntiva perché la bozza di legge-delega è già così perfetta e soddisfa appieno tuti i poliziotti.

Appena otterremo la quantificazioni dei costi che abbiamo chiesto (pretenderemo questo dato con una formale nota che invieremo oggi stesso all’Amministrazione), avrete modo tutti di verificare dove verranno spesi i soldi stanziati per il riordino delle carriere del personale “non direttivo” delle Forze di Polizia e delle Forze armate.

Capirete inoltre come non sarà possibile, con i decreti attuativi, ottenere le magnificenze che taluni vogliono vendervi, né – purtroppo – i giusti riconoscimenti che noi pretendiamo ma che – anche da soli – proseguiremo a chiedere!!

 

Roma, 25 novembre 2012

La Segreteria Nazionale del COISP

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