Questura di Napoli, gravissima discriminazione di ruolo e di genere

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Roma, 03 febbraio 2021

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
COMITATO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
C.A. Signor Presidente, Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie, Prefetto Maria Luisa Pellizzari

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
C..A. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: Questura di Napoli – Gravissima discriminazione di ruolo e di genere

Preg.ma Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie e Direttore dell’Ufficio per le relazioni
sindacali, sembra assurdo, nel nostro Paese, civile e democratico, dover ancora parlare di discriminazione di genere visto che la parità tra i sessi, intesa come parità di opportunità e di eguale trattamento nelle condizioni di impiego e di lavoro, nella formazione professionale nonché nelle progressioni di carriera, è stata riconosciuta da tante fonti nazionali ed europee.

Ancor più assurdo è doverne parlare nell’ambito della nostra Polizia di Stato dove, dopo periodi in cui, certamente anche per la matrice militarista, prevalevano le incrostazioni maschilistiche, si è arrivati da anni oramai ad una condizione in cui assolutamente non conta più l’essere uomo o donna ma vale la professionalità, l’impegno e la bravura, … qualità che hanno oggi portato ben due donne ai vertici della nostra Amministrazione, due Vice Capo della Polizia di cui una, la Gent.ma S.V. Prefetto Maria Luisa Pellizzari, Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie.

Ebbene, l’eccezione, inaccettabile, a quella che oggi dovrebbe essere la nostra storia di grande esempio per tutti, la riscontriamo alla Questura di Napoli, ad opera del vicario del Questore, nella sua veste di Presidente della Commissione paritetica provinciale per le pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo del personale.

Da oltre tre mesi la nostra Segreteria Provinciale di Napoli sta portando avanti una vertenza contro quella che a parere nostro si configura come una grave discriminazione di ruolo e di genere messa in atto nei confronti di un Vice Ispettore “donna”, in servizio presso la Sezione Cinofili della Questura, rispetto ad altri pari ruolo e pari qualifica “uomini”.
Il 10 dicembre scorso, nell’ambito della riunione della predetta Commissione paritetica, il
componente COISP ha iniziato a prospettare la citata questione illustrando alla Commissione il grave pregiudizio operato nei confronti del Vice Ispettore “donna” … ed il vicario del Questore, Presidente della Commissione, l’ha interrotto bruscamente affermando che nella Commissione “si trattano le questioni che riguardano la pluralità dei dipendenti, non casi specifici…” e che “qui vengono sottoposte problematiche che riguardano la pluralità dei dipendenti, non casi singoli”, impedendo la trattazione e l’enunciazione della problematica rilevata.

Ora, che la citata Commissione sia invero il luogo corretto dove denunciare e discutere di discriminazioni che riguardano molteplici persone o anche una sola di esse, è cosa che dovrebbe essere scontata così come dovrebbe esserlo il fatto che il Presidente di una Commissione “paritetica” non può permettersi di mettere a tacere un componente della Commissione, impedendone l’espressione e svilendo proprio la peculiare caratteristica della “pariteticità” della riunione.

È quindi evidente, alla luce di quanto accaduto, che il citato vicario del Questore di Napoli non si sia accorto affatto di quanto siano mal tollerati, nella nostra Polizia di Stato, condotte che facciano anche minimamente dubitare che ancora oggi prevalga quella oppressione misogina che ha caratterizzato per molto tempo anche la nostra Amministrazione ma dalla quale ci siamo liberati da decenni.

Il 7 dicembre 2019, in occasione del 60° anniversario dell’ingresso delle donne in Polizia, a
Palazzo Montecitorio si è svolto l’incontro “Parità e Sicurezza”, durante il quale si è parlato di violenza di genere e del ruolo delle donne nella Polizia di Stato. In quell’occasione il Signor Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, ha sostenuto che “Tutte le volte che lasciamo cadere una richiesta di aiuto, una denuncia di una donna che vive una condizione di sofferenza, noi abbiamo compiuto due delitti: lo abbiamo compiuto nei confronti di quella donna che sta chiedendo aiuto, ma lo abbiamo compiuto inevitabilmente nei confronti delle tante donne che potrebbero porsi nella condizione di superare la condizione di sofferenza e quindi di chiedere aiuto”.

Evidentemente le indubitabili parole del Prefetto Gabrielli trovano ancora qualche residua
resistenza nell’affermazione della parità di genere e nella lotta alle discriminazioni … e ciò ci preoccupa fortemente.

Tutto ciò premesso, si prega di intervenire immediatamente sulla questione e di voler altresì convocare una urgente riunione del Comitato per le pari opportunità al fine di discutere della vicenda prima descritta.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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