Progetto di revisione Uffici Polizia di Frontiera. NO della Federazione COISP all’accorpamento dei settori di frontiera marittima

Progetto di revisione degli Uffici di Polizia di Frontiera. La Federazione COISP contraria all’accorpamento della Frontiera Marittima di Trieste e Napoli con i relativi Settori di Frontiera Terrestre

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In data odierna, presso il Dipartimento della P.S., si è svolto un incontro, fortemente voluto dalla Federazione COISP, per esaminare approfonditamente il progetto di revisione degli Uffici di Polizia di Frontiera che l’Amministrazione vorrebbe attuare.
L’incontro è stato presieduto dal Vice Capo della Polizia Prefetto Savina, coadiuvato dal Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, Prefetto Bontempi.
La Federazione COISP, nel corso della riunione, ha ribadito che nessuno degli attuali Uffici di Polizia debba essere soppresso ma semmai dovrebbe trovare un incremento di organico così da garantire una sempre maggiore sicurezza dei cittadini e tutela dei loro beni … e che il prospettato possibile accorpamento dell’Ufficio Polizia di Frontiera Marittima di Trieste col Settore Polizia di Frontiera Terrestre pare davvero illogico e contraddittorio.
La Federazione COISP, al riguardo, ha ricordato che la Polizia di Frontiera Marittima di Trieste si occupa dei controlli di frontiera esterna Schengen, verificando che tutte le persone e i mezzi che l’attraversano rispettino le condizioni previste dalla normativa comunitaria ed italiana, nonché della sorveglianza della fascia confinaria pari a 24 km di una costa molto articolata. Ha quindi aggiunto che il porto di Trieste è suddiviso in 5 macro-aree ed è in grande crescita, in termini di traffici e di espansione territoriale; è zona
franca extra-doganale dove è possibile tenere le merci in deposito provenienti da tutto il mondo senza limiti di tempo e dover pagare subito i dazi. Ha poi sottolineato che detto porto risulta già essere:
– il 1° porto in Italia e 11° in Europa per il tonnellaggio delle merci trattate;
– il 1° porto in Italia per il traffico merci gestito a mezzo ferrovia (con Austria, Germania, Lussemburgo, Belgio, Ungheria, Slovacchia e Rep. Ceca);
– il 1° porto nel Mediterraneo per la quantità di traffico di prodotti petroliferi …
… oltre agli aspetti relativi ai recenti accordi internazionali con la Cina il cui fulcro commerciale si dovrebbe incentrare proprio nel porto di Trieste.
La Federazione COISP ha poi rappresentato che analogo discorso riguarda la Polizia di Frontiera Marittima di Napoli che ad oggi si occupa dei circa 7.700.000 passeggeri che annualmente approdano nell’importante scalo partenopeo a cui si aggiungono i compiti di specifica attribuzione che attengono ad un importante settore commerciale che è tra i più rilevanti in Italia.
Dopo aver quindi motivato l’inopportunità di accorpare la Frontiera Marittima di Trieste e quella di Napoli con i relativi Settori di Frontiera Terrestre, la Federazione COISP ha concluso chiedendo l’elevazione alla qualifica di Primo Dirigente del posto funzione del dirigente della Frontiera Aerea di Palermo, in virtù della complessità del citato scalo aereoportuale che già nel 2018 ha visto transitare circa 2.250.000 passeggeri con
prospettive di crescita immediate che dovrebbero far raggiungere i 3.000.000 di passeggeri già nell’anno in corso.
Al termine dell’incontro il Vice Capo della Polizia ha assicurato che saranno effettuate ulteriori approfondite riflessioni sulle osservazioni e richieste formulate dalla Federazione COISP.

Roma, 29 marzo 2019

La Segreteria Nazionale del COISP

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