Offese razziste al figlioletto, agente reagisce e l'aggressore cade a terra: operato alla testa è grave in ospedale
La rissa per un parcheggio fatto male davanti a un kebab: l'agente veneziano, che era con la moglie, assalito e insultato
UDINE – Subisce offese razziste e un tentativo di aggressione, pare per un parcheggio fatto male, e alla fine reagisce mandando all'ospedale l'autore delle offese. L'episodio è avvenuto nella serata di ieri, a Udine, in zona stazione. L'uomo, un agente di polizia in servizio alla Questura di Venezia, ma residente a Udine, aveva fermato la propria auto nei pressi di un chiosco di kebab, lasciando a bordo la moglie e il figlio di colore.
Uscendo dal locale è stato affrontato da un udinese di 52 anni che lo ha minacciato per l'auto parcheggiata male, quindi ha offeso il bambino di 22 mesi con frasi razziste e sferrato un calcio alla vettura. Ha quindi cercato di colpire con un pugno l'agente veneziano che ha reagito scaraventandolo a terra con un calcio. A quel punto l'aggressore si è sentito male ed è stato soccorso e ricoverato d'urgenza all'ospedale con una grave commozione cerebrale: è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
La Questura di Udine sta raccogliendo dati per ricostruire con precisione la vicenda, con le immagini delle telecamere di servizio e testimonianze.
Il procuratore capo. «Un esponente delle forze dell'ordine non deve mai travalicare. Dev'essere sempre equilibrato» commenta il procuratore capo di Udine Antonio Biancardi definendo l'episodio «particolarmente scabroso», anche se il comportamento successivo tenuto dal poliziotto, che ha portato a casa moglie e figlio e si è subito presentato in Questura «non presenta profili di problematicità».
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Lunedì 12 Maggio 2014