Prot.748/18 S.N.                                                             Roma, 21 settembre 2018

 

SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO
SEN.MATTEO
SALVINI

 

OGGETTO: Legge di Bilancio 2019 – L’opportunità del Governo di restituire dignità alle donne e uomini in divisa.

Preg.mo Signor Ministro,
il Contratto di Lavoro siglato con il precedente Governo il 26 gennaio u.s., dopo nove anni di blocco contrattuale, è stato l’ennesimo disconoscimento dell’impegno profuso quotidianamente dai Poliziotti, addirittura economicamente peggiore di quello offerto al restante personale del pubblico impiego, in spregio alla “specificità” del nostro lavoro ed ai pericoli che lo stesso impone.

Le donne e gli uomini della Polizia di Stato che rischiano quotidianamente la propria vita in difesa dei Cittadini e delle Istituzioni sono stati trattati peggio degli appartenenti agli altri comparti del Pubblico Impiego e non è superfluo rammentare che a seguito dell’imposizione di tale Contratto il COISP non mancò di denunciare aspramente l’indifferenza e le modalità con cui fu condotto dal precedente Governo il confronto sindacale. Nemmeno è superfluo ricordare come la S.V. Ecc.ma, Signor Ministro, ha pure espresso forti critiche a tale irrispettoso Contratto di Lavoro e nei confronti di chi ce lo ha imposto, precisando che una volta al Governo vi avrebbe messo mano per restituire dignità al personale delle Forze di Polizia e Armate.

Ebbene, ora Lei ed il Governo avete la possibilità attraverso la Legge di bilancio 2019 di restituire ai Poliziotti quelle spinte motivazionali che inevitabilmente si sono affievolite a causa di una pluriennale disattenzione che gli ultimi Esecutivi ci hanno riservato.

I Poliziotti si aspettano tanto da Lei e da questo Governo!

Alcune priorità ci permettiamo di condividerle da subito:

MAGGIOR TUTELA NEI CONFRONTI DEGLI UOMINI E DELLE DONNE CHE LO STATO CHIAMA A DIFENDERE I CITTADINI E LE ISTITUZIONI

Le aggressioni ai Poliziotti sono oramai quasi all’ordine del giorno. È quindi necessaria una legislazione di supporto alle attività delle Forze di Polizia, a cominciare da una norma che preveda l’impossibilità per chi aggredisce un Poliziotto, un Carabiniere, etc.. di accedere ai benefici concessi con il rito abbreviato, patteggiamento e ad altri sconti di pena.

Più che delle armi in dotazione ai Poliziotti, i delinquenti devono capire che lo Stato intende finalmente difenderli.

CORRETTIVI AL RIORDINO DELLE CARRIERE

Il D.Lgs. 95/2017, di revisione dei ruoli del personale delle Forze di Polizia (c.d. Riordino delle Carriere) si è rilevato, per alcuni aspetti, essere lontano dai principi cui doveva ispirarsi e, per altri, ha visto il personale della Polizia di Stato danneggiato rispetto a quello delle altre Amministrazioni del Comparto Sicurezza e Difesa.

I correttivi che è necessario apporre a tale provvedimento, così come dal COISP più volte sottolineato e come anche rilevato dalle Commissioni Parlamentari che hanno in esame l’Atto Governo n. 35, sono molteplici e abbisognano di una seria copertura finanziaria che non può assolutamente mancare nella Legge di Bilancio che a breve il Governo dovrà predisporre.

STIPENDIO

Dopo ben 9 anni di blocco contrattuale il precedente Governo ha inteso rinnovare il Contratto di Lavoro dei Poliziotti con riguardo al triennio 2016-2018, ignorando la sentenza n. 178 del 24 giugno 2015 della Corte Costituzionale che, nel dichiarare illegittimo il blocco dei contratti nella Pubblica Amministrazione, lo ha dichiarato non più consentito a partire dalla citata data, con ciò significando che agli incrementi per il menzionato triennio dovevano aggiungersene altri per il periodo luglio-dicembre 2015. Tale “dimenticanza” deve quindi essere sanata.

Il predetto Contratto, inoltre, oltre non consentire la salvaguardia del potere di acquisto degli stipendi del personale della Polizia di Stato, che negli anni di scellerato blocco hanno subito una insostenibile perdita di almeno 10 punti percentuali, si è anche ben guardato dall’attribuire quel giusto corrispettivo economico che era dovuto a seguito dell’introduzione del possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado quale requisito ai fini dell’accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli Agenti ed Assistenti, statuito dal decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, di revisione dei ruoli delle Forze di Polizia.

Insomma, la “specificità” delle Forze di Polizia ha portato ancora a tutt’altro che quei riconoscimenti economici che avrebbe dovuto garantire. Adesso, però, il citato gap deve finalmente essere eliminato.

LAVORO STRAORDINARIO, COMPENSI PER IL DISAGIO DERIVANTE DALLA PARTICOLARE ARTICOLAZIONE DELLORARIO DI LAVORO, ULTERIORI INDENNITÀ

– L’art. 2108 del codice civile statuisce che “In caso di prolungamento dell’orario normale, il prestatore di lavoro deve essere compensato per le ore straordinarie con un aumento di retribuzione rispetto a quella dovuta per il lavoro ordinario“. Ciò è riconosciuto al restante pubblico impiego (articolo 25 del CCNL del Comparto Funzioni Centrali per il triennio 2016-2018): calcolo della retribuzione oraria per ogni singola qualifica e maggiorazione della stessa nella misura del 15% per lo straordinario diurno, del 30% per quello notturno o festivo e del 50% per quello notturno e festivo.

Al personale delle Forze di Polizia e Armate (e solo a loro!), in violazione della suesposta norma, è invece riconosciuta una somma forfettaria quale compenso per le prestazioni di lavoro straordinario e tale somma, per un Agente di Polizia e qualifiche equiparate, corrisponde a miseri 5,95 €netti l’ora.

Ebbene, la Legge di Bilancio 2019 deve prevedere risorse finalizzate a riconoscere immediatamente ai Poliziotti i compensi nella misura prevista dalla legge per le prestazioni di lavoro cui sono obbligati in aggiunta all’ordinario lavoro giornaliero. Quantomeno al pari di come avviene nel restante pubblico impiego. Ciò deve essere fatto anche senza attendere il Contratto di Lavoro per il triennio 2019-2021 mai con un Contratto integrativo di quello per il triennio 2016-2018.

– L’articolo 19 del CCNL del Comparto Funzioni Centrali per il triennio 2016-2018 prevede che “Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell’orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità, i cui valori sono stabiliti come segue: a) turno diurno, antimeridiano e pomeridiano (tra le 6,00 e le 22,00): maggiorazione oraria del 10% della retribuzione di cui all’art. 70, comma 2, lett. a) (vale a dire il valore della retribuzione oraria); b) turno notturno o festivo: maggiorazione oraria del 30% della retribuzione di cui all’art. 70, comma 2, lett. a); c) turno festivo-notturno: maggiorazione oraria del 50% della retribuzione di cui all’art. 70, comma 2, lett. a); d) turno festivo infrasettimanale: ulteriore maggiorazione oraria del 10% rispetto a quanto previsto alle lettere b) e c)“.

Quanto sopra non può non essere riconosciuto anche ai Poliziotti, ma deve esserlo anche in misura maggiore.

– Le INDENNITÀ ACCESSORIE di cui ha diritto il personale della Polizia di Stato (indennità di compensazione per l’impiego in servizio nel giorno di riposo; indennità di ordine pubblico in sede e fuori sede; indennità di missione; indennità di presenza nei giorni festivi e c.d. superfestivi; indennità oraria di presenza notturna; indennità di impiego per il personale del NOCS; indennità di bilinguismo; premio di disattivazione per artificieri; indennità per operatori subacquei; indennità di impiego operativo per attività di aeronavigazione, di volo, di pilotaggio, di imbarco; etc…) sono ferme anche ad oltre 20 anni fa. È quindi assolutamente necessario un loro incremento di almeno il 30% come anche l’istituzione di ulteriori indennità per talune altre tipologie di servizio.

I DIRITTI DEI POLIZIOTTI

La PARTE NORMATIVA del Contratto di Lavoro dei Poliziotti ha pure visto negare a tale personale non pochi diritti che invece vengono riconosciuti a tutto il restante pubblico impiego, alcuni dei quali necessitano obbligatoriamente di una copertura finanziaria che in sede di Legge di Bilancio 2019 deve pertanto essere prevista.

Preg.mo Ministro, riteniamo utile la costituzione di un tavolo di confronto permanente per analizzare le priorità, quantificare le eventuali risorse economiche necessarie e quindi programmare gli interventi necessari a restituire la massima efficacia ed efficienza all’azione degli appartenenti alla Polizia di Stato.

Auspicando una Sua favorevole condivisione, Le inviamo i più cordiali saluti.

Con profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
      Domenico PIANESE

 

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