La discrezionalità non può sfociare nell’arbitrio

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Roma, 19 settembre 2019

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: La discrezionalità non può sfociare nell’arbitrio.

Preg.mo Direttore,
se è vero che l’impiego e l’utilizzo del personale in un settore piuttosto che in un altro rientra tra le prerogative proprie dell’Amministrazione, lo è anche il fatto che tale prerogativa non determina la possibilità di una scelta ampiamente discrezionale ma detta scelta deve essere ricondotta al raggiungimento dei massimi obiettivi di efficienza ed efficacia ed all’applicazione dei principi generali stabiliti dal legislatore, tra cui rientrano anche la correttezza e la diligenza.
Ebbene, quanto compiuto ai danni di un nostro collega in servizio presso il Commissariato di P.S. di Castellammare di Stabia (NA) può ben definirsi uso cattivo del potere, scorrettezza in una scelta discrezionale, disparità di trattamento … comportamento scientemente preordinato a cagionare un pregiudizio ad un dipendente.
Tutta una serie di situazioni avverso le quali proprio la nostra Amministrazione dovrebbe
battersi piuttosto che esserne l’artefice.
M.D. è un Vice Ispettore della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Controllo del
Territorio del menzionato Commissariato. Questi, vincitore del concorso per 1400 posti per Vice Ispettori della Polizia di Stato, prima della nuova qualifica espletava servizio di Polizia Scientifica presso il Posto di Segnalamento del ridetto Commissariato di Castellammare di Stabia, avendo frequentato il 34° corso di specializzazione per la formazione di operatori di Polizia Scientifica.
A termine del 9° corso di formazione, con provvedimento di assegnazione della Direzione Generale per le Risorse Umane del Dipartimento della P.S., veniva collocato ai ruoli ordinari e non più ai servizi di Polizia Scientifica.
Con nota indirizzata al Dipartimento della P.S., che ad ogni buon fine si allega, il citato Vice
Ispettore rappresentava la sua volontà di essere riassegnato ai servizi di Polizia Scientifica ed in particolare presso il Posto di Segnalamento di Castellammare di Stabia, evidenziando sia le sue caratteristiche professionali già acquisite sia le peculiari capacità personali e culturali (oltre ad essere formato da codesta Amministrazione attraverso specifici corsi di Polizia Scientifica, lo stesso risulta Laureato in Biologia -classe L13- presso l’Università degli studi di Camerino e specializzando in Biologia Sanitaria -classe LM6- presso l’Università degli studi della Campania, ex II Università di Napoli).
In merito a tale nota, il nostro collega veniva contattato dal Dirigente del Gabinetto
Interregionale di Polizia Scientifica di Napoli e otteneva risposta negativa riguardo la possibile riassegnazione presso il Posto di Segnalamento della Polizia Scientifica del Commissariato di Castellammare, poiché già presente in quel posto un dipendente nel ruolo degli Ispettori (questa la motivazione del diniego).
Tuttavia, a seguito dell’uscita della graduatoria dei vincitori del concorso per 2842 posti per
Vice Ispettori della Polizia di Stato (11° corso per V. Isp.), con provvedimento del Dipartimento della P.S., un dipendente in servizio presso il Posto di Segnalamento della Polizia Scientifica di Castellammare di Stabia (nello stesso posto dove faceva servizio il nostro M.D.) veniva di nuovo assegnato, da Ispettore, al termine del corso previsto per il giorno 17 settembre p.v., nel medesimo posto.
Entrambi erano in servizio presso lo stesso Ufficio e specialità, entrambi vincitori di un concorso per Vice Ispettori, ma quello “più anziano”, che aveva terminato prima il corso per Vice Ispettore, veniva restituito ai ruoli ordinari (non poteva tornare al Posto di Segnalamento della Polizia Scientifica di Castellammare di Stabia perché già vi era un Ispettore), mentre l’altro, quello “meno anziano”, che aveva terminato dopo il corso per Vice Ispettore, veniva riassegnato alla stessa specialità e per di più nello stesso Ufficio … sebbene vi fosse già un Ispettore.
Preg.mo Direttore, queste sono cose che non si possono accettare e che allontanano il personale dall’Amministrazione, non solo chi ne è ingiustamente coinvolto.
La prego quindi di porre in essere un intervento risolutivo volto a sanare l’assurda disparità di trattamento attuata.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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