INCIDENTI STRADALI: COISP, INTRODURRE OMICIDIO STRADALE (AGI)

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INCIDENTI STRADALI: COISP, INTRODURRE OMICIDIO STRADALE (AGI) – Catanzaro, 7 lug. – "Occorre riprendere la discussione sull'omicidio stradale, riconoscendo in maniera definitiva questo reato. Quando le cause di un sinistro mortale sono evidenti e richiamano responsabilita' dirette non si puo' non riconoscere le responsabilita' penali di chi lo ha provocato". Lo sostiene all'Agi il segretario regionale del Coisp Calabria, Sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano, intervenendo sulla morte del poliziotto stradale falciato da un'autovettura pirata a Crotone, mentre stava svolgendo il suo servizio. Il Sindacato calabrese ha espresso la propria "vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell'agente scelto Massimo Impieri, offrendo ogni forma di sostegno che dovesse risultare necessario". "Bisogna passare ai fatti con pene severe e un irrigidimento delle sanzioni, anche penali – ha aggiunto Brugnano – nei confronti di chi si mette al volante senza rispettare nemmeno le nomi basilari, magari sotto l'effetto dell'alcool o di droghe. Per questo lanciamo anche un appello, che ci auguriamo possa essere raccolto fattivamente, a tutti gli automobilisti: prima di mettersi alla guida occorre farsi un esame di coscienza e comprendere se si e' nelle condizioni di farlo senza mettere in pericolo la propria vita, quella dei propri familiari e di chiunque si rischia di incrociare". Secondo Brugnano, infine, "l'incidente di Crotone mette anche in evidenza l'atipicita' del nostro mestiere. Mentre si sente parlare di una burocratizzazione del ruolo delle forze dell'ordine – ha spiegato il segretario del Coisp – ci sono tantissimi tutori dell'ordine che vivono quotidianamente in mezzo alla strada, dovendo fare i conti con tanti rischi e diverse situazioni di pericolo. Chi ci governa deve essere consapevole che rappresentare lo Stato da rappresentanti delle forze dell'ordine non e' un mestiere qualunque, ma ha intrinseco in se' quella responsabilita' e quelle difficolta' che pochi altri mestieri hanno. In qualunque ora del giorno e della notte, tutto l'anno – ha concluso Brugnano – i poliziotti rischiano la vita per portare a termine la propria attivita'". (AGI) Cz1/Ila 071811 LUG 13 NNNN 

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