Roma, 11 settembre 2019
SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO
PREFETTO LUCIANA LAMORGESE
Preg.ma Prefetto Lamorgese,
ci preme innanzitutto formularLe le più vive e sentite congratulazioni per l’incarico ricevuto di Ministro dell’Interno.
Abbiamo avuto modo di apprezzare nel passato la Sua apertura al dialogo e la Sua concretezza, tali peculiarità, unitamente alla piena conoscenza che Lei ha della macchina del Viminale, la pongono sul giusto piano per rivestire il prestigioso quanto delicato incarico di Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza che ha appena assunto.
Ciò premesso, nell’attesa di poterLa incontrare quanto prima e di poter ricevere da Lei
rassicurazioni che il Governo nel suo complesso avrà tra le priorità di programma la Sicurezza del Paese e dei Cittadini, proseguendo anche sul percorso intrapreso del giusto riconoscimento del lavoro dei Poliziotti e della loro tutela, quali fattori peraltro necessari per una sempre maggiore efficacia ed efficienza dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, ci permettiamo di segnalarLe talune questioni, le più preminenti, riguardo le quali è oggi maggiormente rivolta l’attenzione degli uomini e delle donne della Polizia di Stato.
SEPARAZIONE DEL COMPARTO SICUREZZA DAL COMPARTO DIFESA.
Il COISP nel corso degli anni ha più volte sottolineato che uno dei maggiori intralci al conseguimento di migliori risultati economici e normativi per il personale della Polizia di stato è rappresentato dall’attuale composizione del Comparto Sicurezza-Difesa. Se ne è avuta riprova con l’ultimo Contratto di Lavoro ed ora con il Riordino delle Carriere ed i conseguenti decreti correttivi. In tali contesti è emersa in modo prepotente quanto le diverse specificità tra chi si occupa di Sicurezza e chi invece si occupa di Difesa
sono sempre più un ostacolo per il pieno riconoscimento delle legittime aspettative economiche e normative di entrambi le parti. Le differenze sostanziali spesso si tramutano in veti incrociati che paralizzano, rallentano ed in alcuni casi vanificano alcune opportunità che potrebbero essere colte nell’interesse del personale appartenente alle varie Amministrazioni. Ne è stata vittima anche la famigerata equiordinazione che viene puntualmente utilizzata a seconda dei momenti politici e dei colori delle maggioranze che sostengono i governi e che in modo elastico viene estesa o compressa a secondo delle cose che si vogliono o non si vogliono fare. Un principio quello della equiordinazione che di fatto non potrà mai concretizzarsi perché il Comparto cui lo si vuole imporre è composto da
Amministrazioni che hanno modelli ordinamentali, gestionali ed organizzativi diversi.
Da parte Sua, quindi, Preg.mo Signor Ministro, ci attendiamo un impegno concreto e fattivo volto a garantire la creazione di un Comparto Sicurezza omogeneo.
TUTELA DELL’INCOLUMITÀ DEGLI APPARTENENTI ALLE FORZE DI POLIZIA
Preg.mo Signor Ministro auspichiamo che il Governo non indietreggi rispetto alla tutela dell’incolumità delle donne e degli uomini appartenenti alle Forze di Polizia, con particolare riguardo alle innovazioni normative introdotte dal Parlamento in sede di conversione dell’ultimo Decreto Sicurezza, norme a lungo attese che riteniamo imprescindibili per difendere la dignità e l’incolumità di chi tutela la sicurezza dei Cittadini.
CONTRATTO DI LAVORO
L’ultimo CCNL dei Poliziotti riguardava il triennio 2016-2018 e non ha garantito affatto quella
specificità del lavoro dei Poliziotti che è peraltro normata e che tutte le donne e gli uomini “in divisa” auspicavano di veder finalmente riconosciuta, anche economicamente.
Il successivo Contratto di Lavoro relativo al triennio 2019-2021 (periodo quindi già in essere) deve consentire di recuperare gli enormi gap, sia normativi che economici, che ci sono stati imposti anche rispetto al restante pubblico impiego.
In breve: il Contratto dei Poliziotti è scaduto e l’inizio delle trattative per il suo rinnovo devono essere imminenti … dopo aver previsto idonei e non umilianti appostamenti economici nella prossima Legge di Bilancio, adeguate risorse che permettano di consentire, realmente, il riconoscimento della specificità del nostro lavoro rispetto a quello di chiunque altro.
Da parte Sua, quindi, Preg.mo Signor Ministro, ci attendiamo un impegno concreto e fattivo volto a garantire quel giusto Contratto di Lavoro che i Poliziotti meritano.
CORRETTIVI AL RIORDINO DELLE CARRIERE
Il 29 maggio 2017 sono state emanate disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Tale Riordino delle Carriere, atteso da oltre vent’anni, aveva visto stanziate all’uopo risorse che non sono bastate a garantire appieno quell’auspicato riconoscimento della professionalità e dell’abnegazione delle donne e degli uomini “in divisa”.
I tanti errori fatti hanno reso necessario l’emanazione di un primo decreto “correttivo” ed un secondo è in discussione. Le risorse economiche ad oggi disponibili per gli appartenenti alla Polizia di Stato, pari a circa 23 milioni di euro, non riusciranno a risolvere nella loro interezza le problematiche accennate anche a causa di una inaccettabile pretesa che vorrebbe far utilizzare ben 11 milioni di euro per un misero aumento dell’assegno di funzione, di cui invece dovrebbe discutersi in sede contrattuale.
Permarranno non poche ingiustizie e disparità di trattamento.
Da parte Sua, quindi, Preg.mo Signor Ministro, ci attendiamo la volontà e disponibilità a reperire ulteriori risorse economiche affinché siano assecondate le legittime aspettative dei Poliziotti.
LAVORO STRAORDINARIO
Il lavoro straordinario quotidianamente preteso dai Poliziotti è corrisposto, all’ora, meno di quanto percepisce una collaboratrice domestica a cui va tutto il nostro profondo rispetto per il suo lavoro, ma certamente non è chiamata a correre i nostri rischi ed ad assumere le nostre responsabilità.
È chiaro che tale inaudita stortura potrà essere colmata solo in sede di rinnovo del Contratto di Lavoro e sarà nostro impegno pretenderlo in quel contesto. Ancor più inaudito e inaccettabile è comunque il fatto che dal 2018 ad oggi i Poliziotti Italiani siano stati costretti ad effettuare centinaia di migliaia di ore di lavoro straordinario che non sono state ancora pagate.
Signor Ministro La preghiamo di porre tra gli obiettivi immediati del Governo il reperimento delle risorse economiche necessarie a pagare le centinaia di migliaia di ore di lavoro straordinario obbligatoriamente rese dal personale della Polizia di Stato nel 2018 e in questo stesso 2019.
Con profonda stima,
Il Segretario Generale del COISP
Domenico PIANESE