È necessario provvedere all’istituzione di ulteriori Unità Operative di Primo Intervento, in particolare in Calabria … ma non solo

2190
Unità Operative di Primo Intervento (UOPI)
Unità Operative di Primo Intervento (UOPI)

Roma, 14 ottobre 2019

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

OGGETTO: È necessario provvedere all’istituzione di ulteriori Unità Operative di Primo
Intervento della Polizia di Stato (U.O.P.I.), in particolare in Calabria … ma non solo

Dopo gli attentati alla sede di “Charlie Hebdo” del 7 gennaio 2015 la Francia e l’Europa intera si sono ritrovate di fronte ad una nuova ed inaspettata minaccia facendo i conti con vere e proprie scene di guerra, con la differenza che invece di vederle sui vari notiziari come avvenimenti lontani migliaia di km, questa volta avvenivano nelle vie e nelle piazze delle città della tranquilla e pacifica Europa.
Gli efferati attentati avvenuti sul suolo francese e quelli successivi in Belgio, Olanda, Germania (con l’epilogo del conflitto a fuoco di Milano) hanno messo in evidenza delle probabili lacune di carattere info/investigativo ma di contro hanno evidenziato una buona capacità operativa di risposta immediata agli attacchi, sia da parte delle unità di polizia territoriali sia di Unità Speciali antiterrorismo opportunamente formate, attrezzate e logisticamente disponibili.
L’Italia nel 2015 disponeva di sole due unità di polizia in grado di fronteggiare simili attacchi: il N.O.C.S. della Polizia ed il G.I.S. dei Carabinieri, rispettivamente dislocate a Roma e Livorno; tale ubicazione corrispondeva pienamente alla tipologia di impiego per cui poco più di trenta anni fa erano nate, ovvero per mirati interventi “speciali” programmati o contingenti con possibilità d’intervento in un lasso di tempo ragionevole (es. presa di ostaggi, sequestri, ecc.) sia con mezzi terrestri che aerei.
Al fine di migliorare le attività di contrasto ai predetti fenomeni furono istituite le U.O.P.I.,
incardinate alle dipendenze degli UPG e SP, scelta che dimostrò alcuni limiti, infatti furono pochissimi i Questori (Autorità che in prima battuta era tenuta a richiederne l’istituzione) che ne chiesero la creazione e ancor meno quelli che la ottennero.
Il 29 maggio 2018 si tenne una riunione inerente l’istituzione delle Unità Operative di Primo
Intervento (U.O.P.I.) nei Reparti Prevenzione Crimine. In quella sede si discusse sia di questioni burocratiche amministrative che addestrative, di dotazioni e di assegnazioni … ma anche della eventuale istituzione, a parer nostro necessaria, di unità U.O.P.I. in tutti i R.P.C. ed in modo particolare quelli del sud del paese, in special modo in Calabria ove peraltro vi erano ben tre sedi di R.P.C..
Di ulteriori istituzioni non se ne fece nulla.
Ora, al di la dei necessari ed urgenti correttivi inerenti la gestione, l’organizzazione, le indennità, le dotazioni delle U.O.P.I. esistenti, è chiaramente un errore continuare a pensare che l’attuale distribuzione logistica sul territorio nazionale di tali Unità Operative possa corrispondere alla reale necessità operativa. L’errore sarebbe ancor più grave se si pensa di proseguire, in quasi tutta l’area meridionale d’Italia, a delegare determinati interventi esclusivamente alle unità omologhe dei Carabinieri.
Proprio per ciò che concerne tale regione, l’orografia regionale/provinciale, i dati demografici territoriali (in riferimento al rischio criminalità comune, mafiosa e terroristica), la situazione viaria e la distribuzione delle sedi di R.P.C. rendono opportuna l’istituzione urgente di almeno 2 sedi U.O.P.I.:
a nord della regione, a Cosenza; a sud, a Siderno/Reggio Calabria … che insieme all’A.P.I.
dei Carabinieri con sede a Vibo Valentia potrebbero realizzare un reale dispositivo di intervento operativo in quella regione.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

SCARICA QUESTA NOTA IN FORMATO PDF