Contratto di lavoro, il COISP scrive al Presidente Conte

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Roma, 16 novembre 2020

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Professore Giuseppe CONTE

E, p.c.

AL MINISTRO DELL’INTERNO
Prefetto Luciana LAMORGESE

AL CAPO DELLA POLIZIA
DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Prefetto Franco GABRIELLI

OGGETTO: Rinnovo contratto nazionale di lavoro del personale della Polizia di Stato.
Apertura area negoziale per il personale Dirigente della Polizia di Stato.

Signor Presidente,
negli scorsi 27 ottobre e 5 novembre si sono svolti due incontri che hanno dato il via alle procedure negoziali per il Contratto dei Poliziotti e del restante personale del Comparto Sicurezza e Difesa relativamente al triennio 2019-2021 nonché alle procedure relative alla definizione del Contratto relativo al personale Dirigente delle Forze di Polizia ad ordinamento civile per il triennio 2018-2020.

La parte pubblica era rappresentata dal Ministro della Pubblica Amministrazione On. Fabiana DADONE, dal Vice Ministro dell’Interno On. Matteo MAURI, dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze On. Pier Paolo BARETTA e dai Sottosegretari degli altri Ministeri interessati.

Dai dati forniti a questa Organizzazione Sindacale ed alle altre presenti, emerge che lo stanziamento per il contratto dell’intero Comparto Sicurezza e Difesa ammonta a 659 milioni di euro lordo dipendente dei quali 144 milioni per gli appartenenti alla Polizia di Stato. Le risorse per l’area negoziale della Dirigenza, avviata per la prima volta dopo moltissimi anni di attesa, sono ancora più irrisorie, ammontando a circa 3,5
milioni di euro.

Ebbene, questi stanziamenti raffigurano una situazione di sostanziale ed inaccettabile distanza dalle aspettative dei Poliziotti Italiani che, seppur coscienti e partecipi attraverso sacrifici professionali e familiari al particolare momento che sta attraversando l’intero Paese, sono stanchi di ascoltare sempre più spesso, dai rappresentanti delle Istituzioni, parole di riconoscenza per quanto fanno in ogni circostanza, senza poi riscontrare da più di un decennio alcun fatto concreto che dimostri che l’apprezzamento non sia solo una enunciazione senza contenuti.

Preg.mo Signor Presidente del Consiglio, il precedente Contratto di Lavoro siglato il 26 gennaio 2018, dopo nove anni di blocco contrattuale, ha testimoniato il disconoscimento dell’impegno profuso quotidianamente dai Poliziotti, addirittura economicamente peggiore di quello offerto al restante personale del pubblico impiego, in spregio alla “specificità” del nostro lavoro ed ai pericoli che lo stesso impone.

Adesso tale incomprensibile ed inaccettabile mortificazione sta per ripetersi.
Ancora una volta le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato e delle altre Amministrazioni del Comparto Sicurezza e Difesa, che quotidianamente rischiano la propria vita in difesa dei Cittadini e delle Istituzioni, verranno trattati peggio degli appartenenti agli altri comparti del Pubblico Impiego, peggio di qualunque lavoratore di questo Paese se si pensa al fatto che il compenso per le prestazioni di lavoro straordinario corrisponde, per un Agente di Polizia e qualifiche equiparate, a 5,95 € netti l’ora … che è riduttivo definire “una miseria” costituendo invero un vero e proprio “dileggio”, fino a diventare persino immorale considerando che i Poliziotti attendono il pagamento di centinaia di migliaia di ore di lavoro straordinario effettuato da maggio 2019 fino ad oggi!

Ora, è bene sottolinearlo: i Poliziotti sono stanchi di essere maltrattati in tal modo e non intendono subire un ulteriore Contratto mortificante. Lei ed il Governo avete la possibilità, attraverso la legge di bilancio 2021, di restituire agli Operatori della Sicurezza quelle spinte motivazionali che inevitabilmente si sono affievolite a causa di una pluriennale disattenzione che gli ultimi Esecutivi hanno loro riservato.

Diversamente, Gent.mo Presidente, se l’attuale Governo ritenesse di non poter fare alcun sforzo a tutela delle Donne e degli Uomini “in divisa”, correrebbe il rischio di perdere l’opportunità di far corrispondere alle parole i fatti. I Poliziotti continueranno a svolgere il loro lavoro sopportandone gli altissimi rischi … e, per percepire gli adeguati incrementi stipendiali relativi ai periodi considerati dalle procedure negoziali appena avviate, attenderanno tempi migliori e eventualmente un Esecutivo che riesca ad essere nei fatti realmente vicino ai loro diritti e alla loro dignità.

Qualora, invece, – ed è ciò che fortemente auspichiamo – la S.V. ed il Governo riteneste di essere in dovere (e lo siete) di riconoscere e valorizzare le competenze e le specifiche attività svolte dai Poliziotti, per farlo sarebbe necessaria, per il nostro Contratto di Lavoro, l’assegnazione di ulteriori risorse … almeno pari a quelle già stanziate!

Peraltro, se consideriamo che il Governo ha impegnato dall’inizio della pandemia fondi pari a circa 100 miliardi e si appresta a emanare una legge di bilancio di circa 38 miliardi, è assolutamente evidente la possibilità di farvi rientrare un investimento di poche centinaia di milioni di euro che farebbe la differenza tra un contratto dignitoso per i circa 430 mila appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa del nostro Paese ed un contratto che invece, con le sole attuali risorse, sarebbe inaccettabile.

Come difatti questa Organizzazione Sindacale ha puntualizzato ai rappresentanti del Governo presenti alle sopra richiamate due riunioni di apertura delle procedure negoziali per il Contratto dei Poliziotti e del restante personale del Comparto Sicurezza e Difesa nonché delle procedure relative alla definizione del Contratto relativo al personale Dirigente delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, le risorse effettivamente disponibili per rinnovare il Contratto di Lavoro del personale della Polizia di Stato dei Ruoli Agenti e Assistenti, Sovrintendenti, Ispettori e Commissari, è pari a 144 milioni di euro a regime, vale a dire appena il 13% superiori a quelle stanziate per il Contratto del triennio 2016/2018 che all’epoca noi (ed i Poliziotti) avevamo giudicato insufficienti e che quindi continuiamo a giudicare inadeguate anche oggi.

Dette risorse potrebbero consentire esclusivamente un aumento delle voci fisse e continuative (parametro ed indennità pensionabile) di circa 100 € medie lordo dipendente (poche decine di euro nette), ma non consentirebbero i necessari interventi normativi relativi alle tutele del personale fermi da 11 anni e un appropriato incremento delle indennità operative con particolare riguardo a quella di servizio esterno e di ordine pubblico che da ben 18 anni non vengono aumentate, per non parlare della retribuzione del lavoro straordinario che – come prima detto – vede un Agente compensato con appena 5,95 euro l’ora, che è una misura che abbiamo definito da “caporalato di stato” anche per i ritardi con cui tale lavoro viene pagato.

Quanto all’Area Negoziale dei Dirigenti della Polizia di Stato, la somma stanziata non permette di incidere su alcuna indennità accessoria come non potrà consentire di istituire il Fondo incentivante o incrementare una inaccettabile indennità di reperibilità che è oggi fissata a circa 3 euro nette, garantire una indennità per i servizi di ordine pubblico, etc.. etc., prevedendo l’assurda percezione di indennità e riconoscimenti di gran lunga inferiori a quelli percepiti dal personale che sono chiamati a dirigere.

Ulteriori risorse dovrebbero poi essere assegnate per valorizzare il ruolo Dirigenziale della Polizia di Stato, cui sono affidate responsabilità che nessun altro ha all’interno del Comparto Sicurezza e Difesa, per eliminare le esistenti assurde sperequazioni tra gli ufficiali delle Forze Armate ed i Dirigenti di Polizia, in danno di questi ultimi, per emanare un ulteriore correttivo al Riordino delle Carriere del 29 maggio 2017, essendo rimaste, nonostante già ben due decreti “correttivi”, delle disomogeneità notevoli a sfavore di tutti i Poliziotti e non poche questioni irrisolte.

Signor Presidente del Consiglio, Signor Ministro, non chiediamo null’altro che il rispetto del nostro lavoro e della dignità delle nostre funzioni.

Certi di una Sua più che favorevole condivisione, in attesa di cortese riscontro, Le inviamo i più cordiali saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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