COISP Genova, lettera ai Politici per granito in memoria Carlo Giuliani

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Genova, li 26 Luglio 2013

Al Signor Sindaco = G E N O V A =

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale = G E N O V A =

Alla cortese attenzione dei capigruppo del Consiglio Comunale = G E N O V A =

Oggetto: Monumento alla Memoria di Carlo Giuliani in Piazza Alimonda: il Coisp , sindacato indipendente di Polizia, non può accettare un simile oltraggio, rendendo omaggio a chi durante il G8 del 2001, cercò di uccidere un appartenente alle Forze dell’Ordine.

In data 20 luglio 2013, in Piazza Alimonda, è stato posizionato un cippo, ovvero un blocco di granito, in memoria di Carlo Giuliani , in sostituzione della targa già posta nella piazza in occasione del decimo anniversario della morte dello stesso , ossia nel 2011.

Il COISP, Sindacato Indipendente della Polizia di Stato, vorrebbe innanzitutto sapere chi ha potuto autorizzare una simile iniziativa, e chiede una risposta pubblica, quale valore, quale ideale, quale sacrificio rappresenta nella memoria del Paese il giovane Carlo Giuliani.

Vorrebbe una spiegazione dalle Istituzioni genovesi e dai Partiti Politici presenti in Giunta e Consiglio Comunale, di come si sia giunti a posizionare un monumento di granito con una targa dedicata a lui, in Piazza Alimonda, aGenova, onorandolo a seguito della sua morte, avvenuta durante gli scontri gravissimi del G8 del 2001.

Sono necessarie risposte chiare e dirette, perché si deve sapere per quale motivazione il Comune possa aver autorizzato una simile onorificenza e dunque di riflesso quale genere di considerazione abbia, la politica genovese, per le Forze di Polizia, quale genere di rispetto abbiano per la legalità, quanto conti per loro la sicurezza dei cittadini e soprattutto la dignità delle donne e degli uomini in divisa che ogni giorno, anche a Genova come nel resto del nostro paese, mettendo a repentaglio la propria incolumità, garantiscono la sicurezza e la convivenza sociale tra tutti i cittadini.

E’ necessario che tutto venga chiamato con il suo vero nome: è necessario che tutti sappiano con la dovuta chiarezza se a Genova aggredire un Appartenente alle Forze dell’Ordine per ammazzarlo è considerato motivo di orgoglio e comporta un tributo alla memoria. Si ha la consapevolezza che così facendo si va di fatto ad istigare a compiere violenze contro le divise, considerato anche il momento sociale delicato e l’imminente inizio dei lavori del terzo valico che potrebbero portare ulteriori stati di tensione e d’agitazione, dove le Forze dell’Ordine saranno impegnate in prima linea a difesa della democrazia, colonna portante del nostro paese.

Il Coisp attende delle risposte a queste domande, mentre si tenta invano di smaltire lo sbigottimento per quanto avvenuto sabato scorso in piazza Alimonda, mentre in città il Coisp è tornato a mostrare le immagini reali e vivide della devastazione che subirono Genova ed i genovesi ad opera di violenti inarrestabili camuffati da contestatori mossi da idee politiche, ma giunti in città solo per fare quanto più male fosse possibile.

Il Coisp è tornato in strada contro l’ipocrisia, contro le menzogne, contro l’opportunismo, contro la mancanza di ogni ritegno.

E’ tornato a chiedere perché aggredire chi porta una divisa rende eroi e difendere i cittadini e se stessi rende torturatori, sperando in una riflessione approfondita e in una presa di coscienza seria.

Impossibile attendersi qualsiasi barlume di decenza da chi ammette che per affermare le proprie idee si possa usare la violenza.

Mentre in ogni possibile sede e grado di giudizio è stato appurato che Mario Placanica ha agito per legittima difesa perché la sua vita era in pericolo e Carlo Giuliani non era là per porgergli una rosa, era là per distruggere tutto quanto trovava sulla sua strada, come chiunque può appurare guardando foto e filmati di quei tragici eventi, si assiste alla commemorazione di Carlo Giuliani, onorando dunque una persona che era in piazza Alimonda e partecipava all’aggressione contro un Appartenente alle Forze dell’Ordine che era in pericolo di vita.

Consentire il posizionamento di un monumento in memoria di Carlo Giuliani significa avallare il ragionamento in base al quale merita un tributo chi si comporta come i contestatori che si trovavano in piazza Alimonda quel maledetto luglio.

Pertanto, vogliano le SS.VV avere il coraggio e la dignità di far sapere al Coisp e ai cittadini genovesi quali principi stanno alla base di detta commemorazione e quali risorse sono state utilizzate per realizzarla, auspicando anche un’interrogazione comunale nelle sedi appropriate, per capire chi ha delle reali ed effettive responsabilità, su questo, che noi riteniamo censurabile, gesto d’affetto, nei confronti di un manifestante che oggi, se non fosse deceduto, sarebbe stato in carcere per omicidio di un Carabiniere, motivi per i quali riteniamo giusta un’immediata rimozione dello stesso.

Segreteria Provinciale COISP Genova

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