CASO MAGHERINI: PERITI ESCLUDONO PESTAGGIO DA CARABINIERI (Adnkronos) Firenze 23-MAG-14 – Droga e asfissia e nessuna violenza o pestaggio da parte dei carabinieri sul corpo dell'ex calciatore viola Riccardo Magherini, morto nella notte del 3 marzo scorso a Firenze mentre veniva arrestato. E' quanto risulterebbe da un verbale firmato dai consulenti tecnici della Procura, che conduce l'inchiesta, e dai consulenti delle parti (indagati e famiglia Magherini), sulla base degli esiti dell'autopsia. Per la morte di Magherini risultano indagati con l'accusa di omicidio preterintenzionale quattro carabinieri. Sono indagati anche cinque sanitari che arrivarono in ambulanza in Borgo San Frediano per prestare i soccorsi dopo la richiesta d'aiuto inviata dai carabinieri: per loro l'accusa è omicidio colposo. Dagli accertamenti principali sarebbe emerso che la causa principale del decesso di Magherini sarebbe stata la cocaina, a cui sarebbe collegata come concausa marginale un'insufficienza respiratoria che potrebbe essere derivata dalla stessa cocaina oppure da una compressione eccessiva da parte dei carabinieri durante l'intervento. ''Sono esclusi segni di percosse o pestaggio da parte dei carabinieri. Non ci sono lesioni da pugni, calci e cazzotti. E' un primo passo per riqualificare l'intervento dei carabinieri, che sicuramente è stato effettuato secondo protocollo'', ha commentato l'avvocato Francesco Maresca, legale dei quattro carabinieri indagati.
Riccardo Magherini: dall'autopsia risulta morto per cause tossiche e asfissia – Ora che i risultati dell’autopsia sono agli atti, le cause della morte di Riccardo Magherini, deceduto il 3 marzo a Firenze mentre veniva arrestato dai carabinieri, dovrebbero essere chiare. Il verbale steso al termine della riunione dei consulenti tecnici del pm, degli indagati e della famiglia Magherini, parla di cause ''legate a un meccanismo complesso di tipo tossico, disfunzionale cardiaco e asfittico''. Il padre: un giorno triste – Su facebook, il padre di Riccardo, Guido, parla di ''giorno molto triste, perché abbiamo saputo quanto Riccardo abbia sofferto prima di morire. Questo però ci darà ancora più forza per andare avanti per far sapere a Brando'', il figlio di Riccardo, ''chi era suo padre, un uomo fantastico unico che solo degli incapaci, per il momento, poi vedremo come chiamarli, gli hanno tolto''. La difesa dei carabinieri – Per il difensore dei carabinieri, l'avvocato Francesco Maresca, ''il rilievo più importante'' è che i consulenti ''escludono segni di lesioni derivanti da traumi in seguito a percosse o addirittura pestaggio. La causa principale di morte è l'uso dello stupefacente, vi è una parte residuale marginale di causazione dovuta a difficoltà respiratoria, che può essa stessa derivare dall'uso dello stupefacente. In considerazione dell'esclusione di qualsiasi riscontro lesivo – conclude Maresca -, perché quelli che sono stati riscontrati sono collegabili all'attività di rianimazione, penso che debba essere riconsiderato e rivalutato il tanto contestato intervento dei carabinieri, che è avvenuto secondo protocollo''. I legali della famiglia – Gli indagati sono 11: quattro carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale, cinque operatori e due centralinisti del 118 accusati di omicidio colposo. "Questo verbale – ha commentato il legale della famiglia Magherini, l'avvocato Fabio Anselmo – lo dedico a coloro che hanno sostenuto fin dal primo momento che l'unico responsabile della morte di Riccardo fosse lui stesso. A questo punto dobbiamo avere un processo. Di fronte alla corte d'assise la verità emergerà in modo chiaro. Riccardo deve avere il suo processo". 23 maggio 2014