“Non siamo più di fronte a semplici manifestazioni di protesta, ma ad azioni programmate e organizzate, mirate a destabilizzare l’ordine pubblico e mettere in ginocchio intere città. Bloccare porti, occupare stazioni ferroviarie e paralizzare il Paese proclamando scioperi generali fuori da ogni regola, di fatto significa compiere atti sconsiderati contro le libertà dei cittadini. Ancora più grave è che dietro a queste mobilitazioni vi siano sigle sindacali che dovrebbero tutelare i lavoratori e difenderne i diritti, e non sacrificarne il futuro trasformando la protesta in un teatro di scontro politico e di guerriglia urbana. Chi ha davvero a cuore il mondo del lavoro sa che ogni blocco selvaggio colpisce prima di tutto cittadini e famiglie ed è per questo che chi li rappresenta non dovrebbe strumentalizzare i lavoratori trasformandoli in strumenti di lotta politica” – dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Chi scende in piazza mettendo a rischio la vita delle persone e impedendo ai servizi essenziali di funzionare – aggiunge Pianese – non sta esercitando un diritto costituzionale, ma commette un abuso. Chi sceglie l’ambiguità, il giustificazionismo o il silenzio di fronte a simili episodi diventa complice di chi tenta di piegare lo Stato con la violenza e il ricatto sociale” conclude.