È sempre più necessario che si ristabilisca il rispetto verso chi è chiamato a garantire ordine e sicurezza pubblica. Lettera alla Premier Giorgia Meloni

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Roma, 6 marzo 2024

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Onorevole Giorgia MELONI

OGGETTO:   È sempre più necessario che si ristabilisca il rispetto verso chi è chiamato a garantire ordine e sicurezza pubblica.

Preg.mo Signor Presidente del Consiglio,

La ringraziamo innanzitutto per aver voluto incontrare questa Federazione COISP MOSAP in rappresentanza delle migliaia di uomini e donne che quotidianamente espletano con massima abnegazione e professionalità i propri compiti a salvaguardia delle Istituzioni democratiche del Paese ed a tutela di tutti i Cittadini.

Questo incontro, che fa seguito a quello dello scorso mese di novembre, conferma la particolare premura che l’attuale Esecutivo ha nei confronti degli uomini e delle donne in divisa ed il fatto che vi è un Capo del Governo Italiano, la Preg.ma S.V., che è particolarmente attento alla funzionalità delle Amministrazioni alle quali è deputata la Sicurezza del Paese ed il rispetto delle regole che i Cittadini italiani si sono dati … ma è egualmente attento ai bisogni dei Poliziotti e del restante personale delle Forze di Polizia e Armate che danno concretezza agli obblighi di citate Amministrazioni.

Ora, lo scorso 16 novembre, immediatamente dopo esserci incontrati, si è tenuta una importante riunione del Consiglio dei Ministri, da noi apprezzatissima, dedicata alle misure di carattere economico, ordinamentale e di tutela degli operatori del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, durante la quale sono stati approvati tre disegni di legge, ora al vaglio del Parlamento, che intervengono in materia di prevenzione e contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, beni sequestrati e confiscati, controlli di polizia, in materia di sicurezza urbana, introducono norme a tutela del personale delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, etc….

Ebbene, anche alla luce dei recenti fatti occorsi in diverse città e nondimeno delle successive dichiarazioni di taluni, è di tutta evidenza la necessità di apportare, magari già in sede di discussione parlamentare dei predetti disegni di legge, ulteriori modifiche alla vigente normativa, attribuendo con decisione una reale e concreta tutela nei confronti dei Poliziotti e del personale delle Forze dell’Ordine che quotidianamente si ritrovano a dover fronteggiare le “pilotate esuberanze” di chi probabilmente non riesce affatto a comprendere che in un Paese Democratico, quale è il nostro, il dissenso può e deve essere manifestato nel rispetto delle leggi della Repubblica e dei principi democratici espressi dalla Costituzione.

Se, come è evidente che sia, il mancato rispetto di quelle regole non trova sufficiente dissuasione nelle sanzioni ad oggi previste è certamente necessario che queste ultime vengano migliorate.

Quanto accaduto a Firenze, Pisa, Torino ed in tante altre città è soprattutto il fallimento della cultura della legalità. È il frutto di una subcultura che trascende il rispetto delle regole e delle leggi, il rispetto degli altri, delle donne, dei bambini e degli anziani ed anche e soprattutto di quelle donne e uomini che indossando una divisa difendono i Cittadini e le Istituzioni mettendo a rischio anche la loro stessa incolumità.

Proprio a questi ultimi, che sono pure madri, padri e figli, vengono riservate le peggiori offese e ingiurie, di essere dei manganellatori e dei violenti, e se a tali offese siamo abituati quando vengono dagli scalmanati professionisti del disordine, esse assumono un significato insostenibile quando vengono pronunciate da esponenti politici ed istituzionali che celebrano processi sommari nei confronti di chi nelle strade e piazze non va per difendere i propri interessi ma quelli della collettività.

Ora, le norme attuali chiaramente non offrono ai Poliziotti quella dovuta e necessaria tutela … e quanto si pretende di introdurre con i disegni di legge approvati dal Consiglio dei Ministri il 16 novembre scorso non è sufficiente, seppur è già molto.

Preg.mo Signor Presidente del Consiglio, in merito a quanto è stato fatto, contro tutta la Polizia, a seguito ai fatti di Pisa, Lei ha detto di ritenere “che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra, è un gioco che può diventare molto pericoloso” … e da lì a poco quanto era pericoloso lo abbiamo visto a Torino, con una Volante della Polizia presa d’assalto da decine di persone e poi anche domenica scorsa a Cosenza con circa 800 tifosi del Catanzaro Calcio che, muniti di bastoni e incappucciati, alla fine della partita, hanno attaccato le Forze di Polizia.

Ebbene, servono, oggi più che mai, sanzioni che riescano efficacemente a scoraggiare coloro che, nelle manifestazioni sportive o nelle piazze d’Italia, si riuniscono con l’intento di scagliarsi contro chi si occupa di garantire l’ordine pubblico e di tutelare i Cittadini.

Comprendiamo quanto possa essere difficile, in questo Paese, legiferare qualcosa a tutela delle Forze dell’Ordine, qualcosa che possa sostenere fattivamente la cessazione di quell’odio verso di noi che da parte di taluni vi è sempre stato e che sta alimentando giovani animi. Non è però possibile che si continui in questo modo, né che una certa parte politica abbia deliberatamente deciso di minare la credibilità della Polizia e di umiliare i Poliziotti.

Chiediamo quindi che le sanzioni previste per gli illeciti commessi durante le manifestazioni sportive vengano ulteriormente incrementate, che si preveda l’impossibilità di far valere esimenti e circostanze attenuanti per tutti i reati compiuti ai nostri danni … nonché che si statuisca che al mancato preavviso di una pubblica manifestazione conseguano importanti punizioni qualora si dia ugualmente corso alla manifestazione e l’incremento e la statuizione di giuste sanzioni amministrative per tutti i partecipanti, maggiorenni e minorenni (ne risponderanno in solido i genitori), non solamente, quindi, per i promotori e chi prende la parola.

La Polizia di Stato e le altre Forze dell’Ordine difendono la libertà ma la libertà si sostanzia nel rispetto delle leggi.

Quando accaduto negli ultimi giorni a Firenze, Pisa, Torino, a Cosenza e Milano, per ricordarne solo alcune, rappresenta il fallimento della cultura della legalità e del potere deterrente delle norme.

È gravemente irresponsabile, poi, che ci sia qualcuno che utilizza l’ordine pubblico come terreno di scontro politico, perché nelle strade e nelle piazze del nostro Paese ci vanno donne e uomini in uniforme che devono essere tutelati dallo Stato … mentre oggi è passata l’idea che è possibile aggredire, minacciare ed offendere un Poliziotto senza che ci siano conseguenze e questo è intollerabile sia che tali reati siano commessi da minorenni che da maggiorenni.

È necessario dunque recuperare l’indispensabile rispetto delle regole e della legge e lavorare per riaffermare una cultura della legalità.

A tal fine bisogna cominciare con il rendere effettive e realmente dissuasive le sanzioni a carico di chi si pone, con violenza, contro le Forze dell’Ordine, perché chi non ha rispetto di chi rappresenta lo Stato figuriamoci se rispetta gli altri.

Gli appartenenti alla Polizia di Stato ed i colleghi delle altre Amministrazioni del Comparto Sicurezza e Difesa non invocano impunità ma neanche può essere consentita l’impunità a chi li aggredisce, ferisce e offende.

Certi di una Sua più che favorevole condivisione, Le inviamo i più cordiali saluti.

Con sincera stima

Il Segretario Generale
Domenico Pianese

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