Polstrada Latina. Violazioni delle norme in materia di relazioni sindacali e dei diritti del personale

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Polizia Stradale
Polizia Stradale

Roma, 17 agosto 2018

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

Compartimento Polstrada per il Lazio – Sezione Polstrada di Latina.
Violazioni delle norme in materia di relazioni sindacali e dei diritti del personale della Polizia di Stato. Richiesta intervento urgente

Gent.mo Direttore,
S.E. il Signor Capo della Polizia, il Prefetto Franco Gabrielli, ha chiarito sin dal suo insediamento l’importanza che attribuisce al Sindacato e la necessità di corrette relazioni sindacali, stimolando in tal senso, in più circostanze, tutti i Dirigenti della Polizia di Stato.
Beh, come puntualizzato in oggetto, il Dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria nonché quello della Sezione Polstrada di Latina disattendono l’applicazione delle norme in materia di relazioni sindacali, circa le prerogative delle OO.SS. ed i diritti del personale.
1) L’art. 7 del vigente ANQ prevede, al comma 1, che “L’orario di servizio è il periodo di tempo giornaliero necessario ad assicurare la funzionalità e l’efficienza delle strutture e degli Uffici, centrali e periferici, del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Le tipologie di orari previste nel presente accordo sono dirette a favorire la piena efficienza dei servizi di polizia, tenuto conto delle finalità istituzionali e delle esigenze operative, nel rispetto di quanto stabilito dall’ordinamento e dalle norme contrattuali vigenti in materia di
orario di lavoro.” ed al comma 2 che “La scelta delle tipologie di orario di servizio da applicarsi presso gli Uffici deve essere coerente e finalizzata al tipo di servizio.”
Al comma 6, poi, è statuito che “L’adozione per periodi determinati di orari diversi da quelli indicati negli artt. 8 e 9 del presente Accordo, resa necessaria per comprovate e specifiche esigenze, ovvero in ragione di specifiche esigenze locali, di cui all’art. 24, comma 5 lett. c) del D.P.R. 164 del 2002, è assunta previe intese con le Segreterie Provinciali delle organizzazioni sindacali firmatarie del presente Accordo. In tali casi, il titolare dell’Ufficio interessato invia alle Segreterie provinciali l’informazione in ordine al periodo,
all’articolazione oraria da adottare ed alle esigenze che la determinano e, contestualmente, invita le medesime Segreterie all’incontro per il raggiungimento dell’accordo…” mentre al comma 7 è previsto che “In occasione di eccezionali, imprevedibili e indilazionabili esigenze operative che si ha necessità di assicurare entro 48 ore dal momento che se ne ha notizia e che non consentono né l’attivazione delle procedure stabilite per la contrattazione periferica, né l’applicazione degli orari previsti contrattualmente ovvero dai prospetti 1
e 2 allegati al presente accordo, i titolari degli uffici possono disporre adeguati turni di servizio, anche in deroga alle fasce orarie di cui ai predetti prospetti ed a quelle oggetto di intesa, informandone, senza particolari formalità, le segreterie provinciali delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente accordo e fornendo, ove richieste, successive motivazioni scritte. Le modifiche alle turnazioni saranno limitate al tempo strettamente necessario per assicurare le esigenze che le hanno determinate, fermo restando l’avvio, entro 24 ore, delle procedure di cui al comma 6, da concludersi tassativamente entro 48 ore, nel caso in cui le stesse si protraggano entro 3 giorni consecutivi.”.
L’articolo 8 dell’Accordo prevede quindi che “I servizi continuativi possono essere articolati nei seguenti quadranti giornalieri:
a) articolazione in 6 turni settimanali:
00,00-07,00, 07,00-13,00, 13,00-19,00, 19,00-24,00, con la previsione per effetto dei 13 minuti in più espletati per ogni turno, di un giorno libero dal servizio, oltre al riposo settimanale, dopo l’effettuazione di
28 giorni lavorativi, secondo quanto indicato nel prospetto 1 allegato al presente Accordo comprese anche le assenze legittime. Per il personale impiegato occasionalmente nei servizi continuativi, per un periodo di tempo inferiore ai 28 giorni lavorativi la prestazione aggiuntiva dei 13 minuti giornalieri sarà utilmente contabilizzata al compimento dei 60 minuti e remunerata come lavoro straordinario nei limiti dei monte ore assegnati all’Ufficio di appartenenza.
b) articolazione in 5 turni settimanali, da applicarsi esclusivamente per i servizi interni: 22,00-07,00, 07,00-14,00, 14,00-22,00 secondo quanto indicato dal prospetto 2 allegato al presente accordo.
Mentre l’articolo 9 statuisce al comma 1. che “I servizi non continuativi sono articolati:
a) articolazione in 6 turni settimanali:
a.1) sulla fascia oraria 08,00-20,00 con turni 08,00-14,00 e 14,00-20,00, ovvero, in relazione a specifiche e motivate esigenze di servizio, sulla fascia oraria 07,00-19,00 con turni 07,00-13,00 e 13,00-19,00, secondo aliquote fissate dal responsabile dell’ufficio in maniera da assicurare la presenza di personale in entrambi i turni fermo restando che ogni dipendente potrà effettuare non più di due turni pomeridiani la settimana;
a.2) con orario 08,00-14,00;
b) articolazione in 5 turni settimanali, con esclusione dei servizi esterni di controllo del territorio;
b.1) Con orario 08,00/14,00 ovvero, in relazione a particolari esigenze di servizio, 07,00/13,00 integrata da due rientri di 3 ore compresi nella fascia 14,00/18,00 che devono essere programmati dal lunedì al venerdì. Tra il turno di lavoro antimeridiano ed il rientro pomeridiano deve essere prevista una interruzione di almeno mezz’ora per la consumazione del pasto;
b.2) Sulla fascia oraria 8.00/20.00 con turni 8.00/14.00 e 14,00/20,00 ovvero, in relazione a particolari esigenze di servizio 07,00/13,00 e 13,00/19,00, integrata da due rientri di 3 ore che sono programmati dal lunedì al venerdì, compresi nella fascia 10,00/18,00. Uno dei rientri può essere svolto in orario antimeridiano. Tra il turno di lavoro ordinario ed i rientri deve essere prevista una interruzione di almeno mezz’ora per la consumazione del pasto.
Ciò ricordato, preme adesso puntualizzare che – come disposto dal Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria (cfr. informazione preventiva del 16.12.2010 recante prot. nr.1000012996/110A.7) e fino a tutto il mese di maggio c.a. – il personale addetto ai servizi non continuativi della Sezione Polizia Stradale di Latina è stato inquadrato nella turnazione prevista dall’art. 9 comma 1 lettera b.1), con orario 8-14 dal lunedì al venerdì, integrato da due rientri nella fascia pomeridiana. Il personale delle
dipendenti Unità Operative Distaccate (Distaccamenti di Aprilia, Terracina e Formia) è stato invece inquadrato nella turnazione prevista dall’art. 9 comma 1 lettera a.2), con orario 8-14 e 14-20 articolati in 6 turni settimanali.
Premesso tutto quanto sopra, con nota del 28 febbraio u.s., recante prot. 18002837/22023, avente ad oggetto “Servizi finalizzati al controllo della legalità in materia di circolazione stradale in ambito regionale – Programmazione mese di marzo 2018”, il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Latina, ha disposto una serie di servizi esterni cui comandava Ispettori Superiori e Sostituiti Commissari, nonché altro personale, della
Sezione di Latina e dei Distaccamenti di Aprilia, Formia e Terracina.
Tutto il citato personale, normalmente adibito ai servizi non continuativi, veniva comandato in turni con orario 7:00-13:00, 13:00-19:00 ed anche 01:00-07:00. In altre parole, il citato Dirigente aveva modificato unilateralmente gli orari e le turnazioni (settimana corta con orario 8/14 e due rientri pomeridiani …) previste per il personale che opera presso la Sezione Polizia Stradale di Latina e quelli (08:00-14:00 / 14:00-20:00) previsti per i Distaccamenti di Aprilia, Formia e Terracina, prevedendo la cumulazione di detti orari non
continuativi (art. 9 dell’ANQ) con quelli statuiti dalla turnazione continuativa (art. 8 dell’ANQ), che peraltro sarebbero stati adottati, illegittimamente, vale a dire senza seguire – come sarebbe d’obbligo fare – quanto indicato nel prospetto 1 allegato all’ANQ ….!
Nondimeno, l’impiego del personale apicale del ruolo degli Ispettori avveniva in aperta violazione delle loro funzioni (così come peraltro più volte richiamate da circolari del Dipartimento, che di certo sono state pure trasmesse alla Sezione Polstrada di Latina), in quanto i ridetti Ispettori Superiori o Sostituti Commissari si trovavano a svolgere il servizio a bordo di autovettura con autista ed una sola pattuglia da coordinare, quando
invece non meno di due pattuglie dovevano essere poste al loro comando.
Ebbene, le giuste ed immediate lamentele della nostra Segreteria Provinciale di Latina, formalizzate, con nota del 5.3.2018 recante prot. 27/SP/2018, al Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria e allo stesso Dirigente della Sezione di Latina, venivano da quest’ultimo ignorate mentre trovavano riscontro, peraltro in maniera affatto concludente, da parte del Dirigente del Compartimento, solamente in data
22 marzo (quando i servizi contestati erano prossimi a concludersi) allorquando il predetto, con nota recante prot. n. 18/6335 Rep. 110A.7, ignorava la contestata commistione di orari ricompresi negli artt. 8 e 9 dell’A.N.Q., disposti in violazione di legge in quanto in assenza di previe intese (art. 6, co. 6, A.N.Q.) con le OO.SS., e con riguardo all’impiego dell’Ispettore nei servizi di cui sopra, affermava che lo stesso “non può e non deve essere accompagnato da non meno di due pattuglie nell’attuazione del servizio” … condizione che
non poteva non essere nota anche al Dirigente della Sezione di Latina, il quale evidentemente ha poca cura della dignità professionale del personale dipendente del ruolo degli Ispettori, circostanza peraltro confermata in altre sue disposizioni.
2) Il 12 marzo 2018 la nostra Segreteria Provinciale di Latina si trovava nuovamente costretta a chiedere l’intervento del Dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria.
Allo stesso, con nota recante prot. 30/SP/2018, veniva denunciato l’impiego in servizi interni, presso la Sezione Polizia Stradale di Latina, nelle giornate di sabato, domenica e nei festivi infrasettimanali, di personale del ruolo degli Ispettori in rotazione con quello del ruolo dei Sovrintendenti.
In particolare, il COISP di Latina rappresentava che citato impiego, in precedenza coincidente con turni di reperibilità pattizia, continuava ad essere disposto anche in assenza dello svolgimento di tale istituto (sul quale da tempo non si raggiunge un accordo tra le parti) e senza che alcuna valida motivazione sia posta alla sua base, in chiara violazione, quindi, dell’art. 7 dell’A.N.Q. prima richiamato.
La necessità di una presenza “per la gestione del coordinamento delle emergenze”, posta alla base dell’istituto della reperibilità in precedenza effettuata, con conseguente impiego nel turno 8:00-14:00, non poteva avvalorare la continuazione dell’impiego, in assenza di reperibilità, di personale che svolge normalmente turni non continuativi nelle giornate di sabato, domenica e nei festivi infrasettimanali, nel solo turno 8:00-14:00
(quello oggi disposto). Se la necessità, difatti, era di assicurarsi la presenza di personale per garantire la ridetta “gestione del coordinamento delle emergenze” nelle giornate di chiusura degli uffici (necessità peraltro non riscontrata nelle Sezioni della Polstrada di tutta Italia), l’impiego di personale in un solo quadrante orario (8:00-14:00) non poteva certo soddisfare la stessa, ma appariva e appare, in maniera evidente, come la volontà
di oberare il personale di compiti inutili (durante quei servizi il personale è comandato a non fare nulla ma a girarsi i pollici in attesa di una eventuale emergenza così da coordinarne la gestione) e non coerenti con gli obblighi dell’Amministrazione, sminuendo peraltro il personale del ruolo degli Ispettori e ponendo in essere un sistematico svilimento dei ruoli e delle funzioni, in quanto gli Ispettori vengono ritenuti pari ai Sovrintendenti visto che tra essi l’Amministrazione attua una rotazione di impiego nelle ridette giornate.
Alle suddette rimostranze ed alla richiesta di risolvere le problematiche che affliggono il personale della Polstrada della provincia di Latina con un dialogo costruttivo e garantendo la differenziazione delle funzioni del personale dei ruoli degli Ispettori e dei Sovrintendenti, il Dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria, con nota datata 15.3.2018 e recante prot. n. 18/5837 Rep. 110A.7, rispondeva con un banale richiamo alla “informazione preventiva del 16 dicembre 2010” che a parer suo legittimerebbe quanto denunciato dal COISP, ovvero l’orario di lavoro del personale appartenente ai ruoli dei Sovrintendente e degli Ispettori nella turnazione di servizio dei giorni del sabato, domenica e di quelli festivi.
Beh, nulla di più sbagliato!
L’informazione preventiva sopra citata, con riguardo al personale della Sezione di Latina addetti a servizi non
continuativi, prevedeva che: “Al fine di assicurare la continuità dell’azione organizzativa e di supporto ai
servizi esterni con la presenza di un’aliquota minima di personale anche nelle giornate di sabato e/o
domenica nonché nei giorni festivi, saranno individuati dal Dirigente dell’ufficio, nell’ambito della programmazione settimanale, i dipendenti che attraverso un’equa rotazione effettueranno (per la sola settimana di impiego di sabato, domenica e/o festivo) 6 turni settimanali anziché 5, con orario 08-14…”.
Ebbene, tale previsione – devono saperlo bene anche i citati Dirigenti del Compartimento e della Sezione Polstrada di Latina, seppur all’epoca in servizio altrove – venne inserita in quanto allora (nel 2010) il personale della Sezione di Latina effettuava la reperibilità pattizia nelle giornate in argomento. Veniva quindi comandato con turno 8:00-14:00 e per tutta la giornata erano reperibili, così assicurando “la continuità dell’azione organizzativa e di supporto ai servizi esterni”. Una volta che gli accordi sull’istituto della reperibilità non sono più stati raggiunti, doveva venire meno anche quell’impiego nel solo turno 8:00-14:00
nelle giornate di sabato, domenica e festivi, non avendo alcun senso, e quindi in contrasto con l’art. 7 dell’A.N.Q., l’impiego di personale, a non fare nulla, solo per assicurare una presenza per 6 ore su 24.
Peraltro la ridetta informazione della quale il COISP di Latina ha ripetutamente chiesto una revisione, prevede, illegittimamente, che il personale, normalmente in regime di settimana corta, allorquando è comandato di servizio nella giornata di sabato, domenica e/o festivi, “effettuerà 6 turni settimanali anziché 5”…… prevede illegittimamente che il personale svolga adesso la c.d. settimana lunga (6 turni settimanali) e la settimana successiva quella c.d. corta (5 turni settimanali) con evidenti gravi implicazioni anche sul conteggio
del congedo ordinario.
La ridetta informazione, ancora, prevede una rotazione tra il personale dipendente (nei fatti viene attuata tra il personale del ruolo degli Ispettori e quello dei Sovrintendenti) senza tenere conto delle diverse funzioni e conseguente della loro dignità.
Tutto questo è stato denunciato dalla nostra Segreteria di Latina e, incomprensibilmente, ignorato dalla dirigenza del Compartimento e della Sezione.
3) In data 10.4.2018 il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria ha inteso inviare alle OO.SS. della provincia di Latina una informazione preventiva relativa alla articolazione dei turni di servizio continuativi e non continuativi con la quale prevedeva, con decorrenza 1 maggio 2018, una diversa turnazione, rispetto a come era in precedenza, di alcuni servizi tra cui quelli non continuativi per la Sezione Polstrada di Latina (in luogo dell’impiego nella sola fascia oraria 8:00-14:00 veniva previsto l’impiego nella fascia 8:00-20:00). Veniva poi previsto che “La Sezione capoluogo dovrà assicurare nei giorni di sabato, domenica e in quelli delle festività infrasettimanali la presenza di un appartenente al ruolo degli Ispettori o a quello dei Sovrintendenti e di un appartenente al ruolo degli Agenti e Assistenti, presi dal personale che, di norma, effettua attività burocratica”.
In sede di esame congiunto, svoltosi il 26 aprile 2018, il COISP solleva tutta una serie di questioni, tra cui, con riguardo ai “Turni di sabato, domenica e festivi”, la necessità di “specificare i compiti previsti per il ruolo degli Ispettore e per il ruolo dei Sovrintendenti” nonché le incombenze del personale del ruolo degli Agenti ed Assistenti.
Anche in questo caso il Dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria ha ignorato le richieste del COISP.
4) In data 11.6.2018 il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria ha inteso inviare alle OO.SS. della provincia di Latina una ulteriore informazione preventiva relativa alla articolazione dei turni di servizio non continuativi con la quale prevedeva ancora, con decorrenza 1 luglio 2018, una diversa turnazione dei servizi non continuativi per la Sezione Polstrada di Latina (in luogo dell’impiego nella fascia orario 8:00-20:00 si ritornava alla precedente fascia 8:00-14:00) e per i Distaccamenti di Aprilia, Formia e
Terracina veniva disposta la turnazione su 5 turni settimanali.
Quanto sopra avveniva in violazione delle norme vigenti (art. 7, comma 4, A.N.Q.) e circolari anche a firma del Signor Capo della Polizia (nr. 557/RS/01/113/0461 dell’8.3.2010), che negano la possibilità di modificare gli orari di servizio definiti con informazione preventiva prima che siano trascorsi tre mesi dalla loro adozione.
Conseguentemente l’informazione preventiva dell’11.6.2018, che prevede orari di servizio con decorrenza 1.7.2018 quando non erano ancora trascorsi 3 mesi dall’adozione degli orari di servizio disposti con informazione preventiva del 10.4.2018, che avevano decorrenza 1.5.2018, è da ritenersi illegittima e va quindi annullata.
5) In data 28.6.2018 la nostra Segreteria Provinciale di Latina si rivolgeva ancora al Dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria al quale, con nota recante prot. 30/SP/2018, lamentava l’inadeguatezza dell’informazione preventiva del 20.4.2018 ed il mancato invio, alle OO.SS., delle determinazioni assunte dall’Amministrazione a seguito dell’esame congiunto del 26 aprile. Concludeva invitando l’Amministrazione a “voler dare il giusto peso alle relazioni con le OO.SS. ed a valutare in maniera proficua la necessità e l’opportunità del dialogo” e ribadiva che “anche se la presenza delle OO.SS. da qualcuno è mal digerita, essa è costituzionalmente tutelata qual strumento finalizzato al buon governo del personale ed al perseguimento degli obiettivi istituzionali”.
In riscontro a tale missiva, in data 11.7.2018, con nota recante prot. n. 18/14434 Rep.110°.7 del 12.7.2018, il mpredetto Dirigente ha lapidariamente affermato l’inutilità di comunicare alle OO.SS. le proprie determinazioni susseguenti all’esame congiunto, ritenendo “sufficiente quanto già prodotto”, ovvero l’informazione preventiva.
Beh, anche in questo caso, nulla di più sbagliato. Il Dipartimento della P.S. e le OO.SS. nazionali, in data 12 settembre 2012, in sede di “Tavolo di confronti permanente ai sensi dell’art. 25 dell’A.N.Q.”, hanno chiarito che “l’Amministrazione, al termine dell’esame congiunto, è tenuta ad inviare alle OO.SS. formale comunicazione delle determinazioni assunte ovvero i provvedimenti conseguenti adottati”.
Quanto sopra senza se e senza ma … ed il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria lo sa bene … solo che è sua intenzione – è evidente a tutti – negare le prerogative sindacali, essendo anch’egli tra coloro che, in quest’Amministrazione, pochi ad onor del vero, mal digeriscono la presenza del Sindacato.
6) In data 28.7.2018 la nostra Segreteria Provinciale di Latina avanzava al Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Latina una formale richiesta di accesso a documenti amministrativi. La nota era trasmessa per conoscenza anche al Dirigente del Compartimento.
Il COISP di Latina, in breve, dopo aver rappresentato di “numerose segnalazioni ricevute in ordine a presunte violazioni delle norme dell’A.N.Q. in tema di turnazioni di servizio, orario di lavoro, cambi turni, straordinario, etc..” e dopo aver evidenziato (anche se non ve n’era bisogno) la propria “legittimazione ad agire a tutela dei diritti dei lavoratori e dei propri iscritti”, chiedeva di poter accedere a “ordini di servizio giornalieri, pianificazione dei servizi settimanali, documentazione relativa ai cambi turno disposti d’ufficio e a domanda del personale, documentazione relativa alla pianificazione trimestrale dello straordinario
programmato, documentazione relativa allo straordinario emergente suddivisa per ufficio ed evitando ogni riferimento al singolo dipendente, documentazione relativa all’attività di intervento su reperibilità ex art. 64 L. 121/1981, documentazione relativa all’addestramento professionale e all’esercitazione al tiro, fogli firma di entrata e uscita”.
In data 1.8.2018 veniva effettuato il richiesto accesso ed in tale sede la nostra Segreteria Provinciale di Latina evidenziava, in maniera assolutamente pacata ed educata (presenti testimoni), al Dirigente della Sezione Polstrada, la mancanza di ben 11 decreti di ratifica di giornate di reperibilità su un totale di 13, e quest’ultimo, “con tono provocatorio” (presenti medesimi testimoni), rispondeva che quello era lo stato degli atti e che se il COISP avesse formalmente segnalato la problematica egli avrebbe proceduto nei confronti del Capo
dell’Ufficio Servizi.
Quanto sopra, con lettera del 6.8.2018, è stato rappresentato dal COISP Latina al Dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria, al quale è stata sottolineata la chiara volontà del Dirigente della Sezione di Latina di negare un confronto corretto con il COISP ma invero di tentare di screditarlo.
In data 9.8.2018 il Dirigente del Compartimento ha risposto al COISP su altre questioni, sorvolando sulla questione sopra rappresentata, seppur di palese gravità.
Tutto ciò premesso, codesto Ufficio è pregato di voler intervenire con assoluta urgenza su tutte le questioni sopra denunciate, richiamando, nondimeno, i funzionari sopra menzionati a porre in essere corrette relazioni sindacali con il COISP, così come disposto dallo stesso Capo della Polizia.

In attesa di riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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