Tortura, relatori ok a taglio parola ‘reiterate’ da violenze su emendamento a prima firma del senatore M5S Cappelletti (ANSA)

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Tortura, relatori ok a taglio parola 'reiterate' da violenze  (ANSA)

giovedì 07/07/2016 13:51

Ira FI stravolto lavoro commissione mai piu' accordi con Pd – ANSA – ROMA 7 LUG – Parere favorevole all'emendamento a prima firma del senatore M5S Cappelletti secondo il quale si elimina parola reiterate per tipizzare le violenze o minacce gravi attraverso le quali si puo' incorrere nel reato di tortura. E' quanto ha annunciato in Aula il senatore Enrico Buemi – relatore del ddl tortura con Nico D'Ascola – confermando un emendamento – presentato dai relatori – stesse che alza da 3 a 4 anni la pena di reclusione minima per chi e' colpevole di reato di tortura. La presa di posizione dei relatori riporta di fatto l'impianto del testo a quello approvato alla Camera eliminando alcune delle modifiche principale apportate dalla commissione Giustizia del Senato. E FI si infuria. Il fatto che lapartecipazione di Forza Italia ai lavori della Commissione viene stravolta da una nuova maggioranza dovrebbe far riflettere i componenti del Nuovo Centro destra sottolinea Nitto Francesco Palma annunciando che FI non stipulera' piu' nessun accordo con la maggioranza in sede di Commissione . ANSA . KZ2 07-LUG-16 13 51 NNNN

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ANSA – ROMA 7 LUG – Il clima in Aula si e' fatto subito incandescente con Palma che ha annunciato come FI fara' dichiarazioni di voto su ogni emendamento scelta dal chiaro intentoostruzionistico. E forte e' stata l'opposizione anche del gruppo Ala che con Ciro Falanga ha chiesto di rinviare i lavori alla prossima settimana e di permettere ai senatori di subemendare gli emendamenti dei relatori. Relatori che inoltre hanno espresso parere favorevole anche a un emendamento che tocca il punto dell'aggravante quando il fatto e' commesso da pubblici ufficiali. In particolare e' stato dato parere favorevole ad una proposta di modifica del senatore Tito Di Maggio Cor secondo la quale l'aggravante da 5 a 12 anni di carcere entra in gioco quando i fatti sono commessi da un pubblico ufficiale da un incaricato di un pubblico servizio con abuso dei poteri o in violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio ed eliminando cosi' la dicitura nell'esercizio delle funzioni o nell'esecuzione del servizio prevista dal testo uscito dalla commissione. I relatori hanno inoltre annunciato la riformulazione di un loro emendamento che va toccare il punto dell'istigazione previsto dall'articolo 1 del ddl. Con quest'ultima riformulazione il reato di istigazione alla tortura si registra con una pena fino a 3 anni di carcere quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio il quale nell'esercizio delle funzioni o del servizio istiga in modo idoneo e non piu' concretamente idoneo come prevedeva inizialmente l'emendamento altro pubblico ufficiale o altro incaricato di un pubblico servizio a commettere il delitto di tortura se l'istigazione non e' accolta ovvero se l'istigazione e' accolta ma il delitto non e' commesso . ANSA . KZ2 07-LUG-16 14 40 NNNN

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