Razionalizzazione e riorganizzazione delle Squadre Nautiche. Il COISP scrive al Capo della Polizia

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Preg.mo Signor Capo della Polizia,
il precedente Governo, in attuazione della delega prevista dalla legge 7 agosto 2015 n. 124 (c.d. legge Madia) per la razionalizzazione delle funzioni di polizia, ha adottato il decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 177 con il quale è stato previsto il passaggio delle funzioni di sicurezza in mare alla Guardia di Finanza (art. 2) e la conseguente chiusura delle Squadre Nautiche della Polizia di Stato e dei siti navali dell’Arma dei Carabinieri, fatto salvo il mantenimento delle moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e delle unità navali impiegate nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori (art. 4).
In data 13 settembre 2016 il suddetto decreto è entrato in vigore.
Il menzionato articolo 2, in particolare, ha statuito che:

La Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza esercitano, in via
preminente o esclusiva, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell’interno ai sensi
dell’articolo 1 della legge 1° aprile 1981, n. 121, compiti nei seguenti rispettivi comparti di specialità,
ferme restando le funzioni rispettivamente attribuite dalla normativa vigente a ciascuna Forza di
polizia, nonché’ le disposizioni di cui alla medesima legge:
a) POLIZIA DI STATO:
1) sicurezza stradale;
2) sicurezza ferroviaria;
3) sicurezza delle frontiere;
4) sicurezza postale e delle comunicazioni;
b) ARMA DEI CARABINIERI:
1) sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari;
2) sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare;
3) sicurezza in materia di lavoro e legislazione sociale;
4) sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale;
c) CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA:
1) sicurezza del mare, in relazione ai compiti di polizia, attribuiti dal presente decreto, e alle altre
funzioni già svolte, ai sensi della legislazione vigente e fatte salve le attribuzioni assegnate
dalla legislazione vigente al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera;
2) sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento.

L’art. 4 ha invece statuito che:

1. Ai fini dell’esercizio da parte del Corpo della guardia di finanza delle funzioni in mare ai sensi
dell’articolo 2, sono soppresse le squadre nautiche della Polizia di Stato e i siti navali dell’Arma dei
carabinieri, fatto salvo il mantenimento delle moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e delle unità
navali impiegate nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori ove per esigenze
di ordine e sicurezza pubblica è già dislocata una unità navale, nonché’ i siti navali del Corpo di
polizia penitenziaria, ad eccezione di quelli dislocati a Venezia e Livorno.
2. Sono trasferiti al Corpo della guardia di finanza i mezzi interessati dalle soppressioni di cui al
comma 1, da individuare con decreto interdirettoriale dei Ministeri dell’interno, della difesa,
dell’economia e delle finanze e della giustizia.
3. Ferme restando le funzioni e le responsabilità di ciascuna Forza di polizia, il Corpo della guardia
di finanza assicura con i propri mezzi navali il supporto alla Polizia di Stato, all’Arma dei
carabinieri e al Corpo della polizia penitenziaria per le attività connesse con l’assolvimento dei
rispettivi compiti istituzionali, nonché’ al Corpo della polizia penitenziaria con i propri mezzi aerei
il supporto per il servizio delle traduzioni, secondo modalità da stabilire con appositi protocolli
d’intesa, adottati previo assenso del Ministero dell’economia e delle finanze.
4. Il Corpo della guardia di finanza provvede all’attuazione dei compiti di cui al comma 3 nell’ambito
delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

Ebbene, il COISP ha continuamente esposto la propria ferma contrarietà a tale soppressione delle Squadre Nautiche, evidenziando a sostegno della propria posizione molteplici motivazioni tra le quali, le più evidenti, la volontà di una militarizzazione delle Forze di Polizia che hanno competenza in ambito marittimo nonché l’inopportuna cancellazione di un importantissimo settore specialista della Polizia di Stato, unica forza civile e direttamente responsabile dell’ordine e la sicurezza pubblica anche in mare, in una nazione con migliaia di chilometri di costa e litorali.

È di rilevanza sostanziale evidenziare la contraddittorietà dello stesso provvedimento Decreto Legislativo 177/2016, che assegna alla Polizia di Stato i compiti esclusivi di sicurezza delle frontiere del Paese che ha uno sviluppo costiero di circa 7458 chilometri e poi priva l’Amministrazione a cui affida tali compiti degli strumenti per eseguire le disposizioni impartite.

Abbiamo rilevato sensibilità sostanzialmente diverse nell’ambito di applicazione del citato
decreto legislativo, infatti sebbene il citato art. 4 pretendeva anche la soppressione dei siti navali dell’Arma dei Carabinieri, il Comando Generale di detta Forza di Polizia ad ordinamento militare ha emanato un bando di gara (Allegato 1) avente ad oggetto la «fornitura di n. 16 motovedette d’altura classe “N800”, per il rinnovo della flotta navale in dotazione ai principali 16 siti navali dell’Arma – Valore stimato, IVA esente: Euro 16.000.000,00».

L’Arma dei Carabinieri sta acquistando 16 motovedette per utilizzarle «in missioni di ordine e sicurezza pubblica su disposizione della Prefettura» e che abbiano la «capacità di operare in acque costiere così come in mare aperto … un raggio di almeno 150 miglia dalle linee di base» (vedasi Capitolo Tecnico relativo al bando di gara di cui all’allegato 1, presente alla pagina http://www.carabinieri.it/docs/default-source/gareappalto/2018/77168756b3/capitolato-tecnico-16-motovedette-classe-80022
803ac4a6be62f2877cff000071f215.pdf?sfvrsn=acc15823_2) …. che è tutt’altra cosa che le acque interne indicate dalla ridetta legge Madia quale unico luogo ove avrebbero potuto continuare ad operare Polizia e Carabinieri, peraltro con le sole moto d’acqua.

Mentre la nostra Amministrazione in attuazione della predetta norma si preoccupava di dover dismettere le Squadre Nautiche della Polizia di Stato e ha iniziato a chiedere il supporto del Corpo della Guardia di Finanza per adempiere in mare alle proprie attività, in primis quelle di ordine pubblico, l’Arma dei Carabinieri ha ben pensato di proseguire con propri mezzi a svolgere i propri compiti istituzionali in mare … e anche quelli la cui responsabilità ricade in primis sulla Polizia di Stato (le missioni di ordine e sicurezza pubblica).

Ora, visto anche l’impegno posto in essere dall’Arma dei Carabinieri nel non voler recedere
dallo svolgimento dei propri compiti istituzionali in mare con mezzi propri, è necessario che la nostra Amministrazione faccia un passo in avanti.
È necessario provvedere alla revisione e riorganizzazione delle Squadre Nautiche della Polizia di Stato.

È necessario provvedere ad assicurare tutti gli stanziamenti di fondi necessari per le forniture di nuove divise per il personale navigante (oggi tale personale non ha ricevuto le divise di specialità perché non ne avrebbe avuto diritto stante l’imminente soppressione e non ha ricevuto nemmeno le divise ordinarie in quanto considerato ancora specialista di mare), nonché per i lavori per la manutenzione dei natanti (oggi sono assicurati fondi per assicurare la sola galleggiabilità del mezzo mentre se vi è bisogno di diversi e maggiori lavori si dismettono i natanti).

È necessario che le nostre Squadre Nautiche riprendano a svolgere i servizi di vigilanza costiera e di ordine pubblico con propri mezzi, dei quali deve essere previsto un opportuno ammodernamento così come sta facendo l’Arma dei Carabinieri.
È necessario che i competenti settori del Dipartimento della P.S. forniscano una risposta
favorevole alle richieste di impiego di una motovedetta delle nostre Squadre nautiche che formulano i vari Questori.

È necessario che non si assista più a quanto verificatosi appena ieri 19 maggio, quando
nell’ambito del Pisa Air Show 2019, con l’esibizione nel cielo del litorale pisano delle Frecce Tricolori che ha coinvolto decine di migliaia persone, vi erano in campo operativo le motovedette della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto e, anche, dell’Arma dei Carabinieri … ma non della Polizia di Stato.

È necessario restituire funzionalità alle nostre Squadre Nautiche e contestualmente dignità ai tanti Poliziotti che vi prestano servizio.
È necessario evitare che alla Polizia di Stato rimanga la direzione dell’ordine pubblico in mare solo a parole mentre nei fatti la stessa va sempre più ad altre Forze di Polizia.

In attesa di un cortese riscontro, Le rinnovo i sentimenti di sincera e profonda stima.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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