Commissione Centrale premi e ricompense. Lettera aperta al Signor Capo della Polizia

1668

Roma, 9 ottobre 2018

Pref. Franco Gabrielli
Capo della Polizia
Direttore Generale della P.S.
Ministero dell’Interno
Roma

Oggetto: Commissione Centrale premi e ricompense.
Lettera aperta al Signor Capo della Polizia

Le sottoscritte OO.SS. hanno più volte rappresentato l’incongruenza delle attuali modalità di definizione dei procedimenti a carattere premiale.
Siamo sempre più convinti che i procedimenti premiali, e in particolare quelli finalizzati alle promozioni per merito straordinario, debbano individuare il loro atto conclusivo attraverso una interazione sinergica tra Amministrazione e Sindacati in posizione di pari dignità per la rappresentanza e tutela dei due diversi interessi.
Del resto, in altre amministrazioni del Comparto sicurezza e difesa, anche dopo l’emanazione del DL 25 giugno 2008 n. 112 che ha soppresso gli organismi collegiali a partecipazione sindacale, istituiti con legge o regolamento, il funzionamento della commissione a carattere premiale e le relative procedure sono rimaste sostanzialmente immutate rispetto al passato. Dobbiamo, dunque, ritenere che l’impostazione secondo la quale l’Amministrazione decide ed il Sindacato debba limitarsi a registrane le volontà non appartiene al comparto ma è esclusiva del Dipartimento della P.S..
Peraltro, nelle ultime riunioni, finalizzate alla determinazione di procedimenti di competenza della soppressa commissione centrale premi e ricompense, in riferimento ad alcune pratiche che registravano una differenziazione di posizioni rispetto alla parte sindacale, l’Amministrazione, non avendo argomenti a giustificazione dell’incongruità della propria posizione, si è trincerata dietro l’aspetto procedurale, traendo dal quadro normativo vigente la conclusione che la decisione spetta all’Amministrazione, residuando, per il sindacato, una funzione di mera presa d’atto.
Alla luce della rinnovata frequenza di detto atteggiamento, nel riproporre l’esigenza di individuare soluzioni normative per una revisione dei procedimenti in materia di premi e ricompense, con il ripristino dei meccanismi di pariteticità, le sottoscritte OO.SS comunicano che, in futuro, qualora non cambi la prassi instaurata dall’Amministrazione, nelle more di nuove procedure per ripristinare la pariteticità delle parti, si vedranno costrette a non aderire più alle convocazioni dell’Amministrazione, a meno che non emergano novità di rilievo idonee a valorizzare il coinvolgimento sindacale, in tutte le fasi della complessa
articolazione delle modalità di conferimento dei premi e delle ricompense di servizio.
Contestualmente, si riterranno libere da vincoli di sorta, e determinate, se necessario, a sindacare ogni decisione che nel denotare incoerenza e contraddittorietà di giudizio configurano l’adozione di scelte arbitrarie e discriminatorie con grave danno ai singoli colleghi interessati e all’aspetto motivazionale di tutto il personale.
Ci ritroveremmo, insomma, di fronte ad un vero e proprio paradosso, nel quale un aspetto, quello premiale,che dovrebbe essere d’incentivo alla motivazione del personale, di fatto per l’atteggiamento dell’Amministrazione si sta concretizzando come un freno che provoca danni al personale.
Conoscendo la Sua sensibilità su questi temi, si resta in attesa di un cortese riscontro inviando cordiali saluti.

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