COISP / G8 GENOVA: CORTE EUROPEA SI RISERVA DI ACCOGLIERE I RICORSI SU MALTRATTAMENTI (ANSA)

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G8: STRASBURGO, NO PRONUNCIAMENTO SU RICORSI DIAZ E BOLZANETO CORTE SI RISERVA DECISIONE DOPO INFORMAZIONI RICHIESTE A ITALIA (ANSA) – STRASBURGO, 11 GEN – La Corte europea dei diritti umani ha comunicato al governo italiano di aver ricevuto i ricorsi sui fatti accaduti alla Diaz e alla caserma di Bolzaneto durante il G8, ma non si e' ancora pronunciata sulla loro ammissibilita'. E' quanto la Corte ha precisato all'ANSA. La Corte ha chiesto al governo italiano di fornire entro il 10 aprile informazioni sui fatti e solo successivamente decidera' sull'ammissibilita' dei ricorsi. (ANSA).

G8 GENOVA: CORTE EUROPEA ACCOGLIE RICORSO SU MALTRATTAMENTI (ANSA) – GENOVA, 11 GEN – La Corte Europa dei diritti dell' uomo di Strasburgo ha giudicato ammissibili i ricorsi presentati da 20 cittadini italiani e europei per i maltrattamenti subiti alla caserma di Bolzaneto, durante il G8 di Genova del luglio 2001. Lo ha comunicato l'avvocato Riccardo Passeggi del foro genovese che, insieme ad alcuni colleghi e al professor Valerio Onidae Barbara Randazzo, aveva presentato ricorso. La Corte ha comunicato la pendenza al Governo italiano che ha tre mesi per presentare informazioni sull'accaduto e pene comminate. La Corte Europea ha ritenuto di trattare il ricorso ai sensi dell'articolo 41 del regolamento che ne disciplina il funzionamento, in via prioritaria e urgente. La Corte ha chiesto al Governo italiano di fornire tutta una serie di informazioni in ordine al procedimento penale e ai suoi esiti. ''E' da notare – spiega l'avvocato Riccardo Passeggi – che uno dei motivi di ricorso e' inerente all'insufficiente tutela accordata dall'ordinamento giuridico italiano alle vittime dei fatti di Bolzaneto. E' da ricordare che tutti i reati contestati nel processo di Bolzaneto a funzionari e agenti furono dichiarati prescritti proprio in ragione dell'assenza, nell'ordinamento italiano, di una espressa norma incriminatrice che preveda e punisca il reato di tortura''. ''Tra l'altro – ha aggiunto il legale genovese – nel 2010 l'Italia aveva pubblicamente respinto una raccomandazione dell'Onu che la invitava a inserire il reato di tortura nell'ordinamento giuridico nazionale''. (ANSA).

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